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Decreto Rilancio Rischi

Decreto rilancio, continuità aziendale e false comunicazioni sociali

7 agosto 2020

di Antonio ROSSI

COVID-19: DEROGA TEMPORANEA AL PRESUPPOSTO DI CONTINUITÀ AZIENDALE E RISCHIO DI FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI

Il Decreto Rilancio(1) ha introdotto una deroga temporanea al presupposto della continuità aziendale al fine di fornire una maggior tutela per le aziende italiane alla luce dell’impatto economico e finanziario generato dall’emergenza COVID-19.

La deroga potrebbe costituire un rischio significativo in termini di false comunicazioni sociali nel caso in cui venisse utilizzata strumentalmente al fine di occultare una situazione di crisi preesistente e/o indipendente dall’emergenza sanitaria. In tale ambito e al fine di mitigare tale rischio, risulta di fondamentale importanza il ruolo del Revisore Contabile e del supporto di un “Fraud Specialist“.

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3 lines model- risk management

Il nuovo Modello delle Tre Linee: al centro la creazione di valore e l’interazione

5 agosto 2020

di Francesco Domenico ATTISANO

Le principali Novità del Modello delle Tre Linee: la Nuova Visione della governance del Rischio e del Sistema di Controllo Interno

Dopo oltre 7 anni, “The Three Lines Model“(1) ha sostituito il Modello delle 3 Linee di Difesa(2).

Finalmente, il position paper “The Three Lines of Defense in Effective Risk Management and Control“, pubblicato nel lontano gennaio 2013 dall’Institute Internal Auditors, è stato aggiornato, anzi, rimpiazzato dal nuovo modello 3 Lines (20 luglio 2020).

Bisogna, infatti, subito evidenziare che le novità sono importanti e non lievi e marginali.

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PSD2 Open Banking Ostacoli

PSD2 a che punto siamo? Capire dove si annida l’inefficienza

3 agosto 2020

di Andrea VIVOLI

GLI STANDARD TECNICI DI AUTENTICAZIONE E COMUNICAZIONE

Come abbiamo visto, nel nuovo contesto normativo è stabilito che l’accesso ai conti avvenga mediante interfacce dedicate, predisposte da ogni banca, per l’autenticazione in conformità a quanto stabilito dall’art. 97 della PSD2(1) e dal citato Regolamento Delegato n. 389/2018 (di seguito, RTS)(2).

In particolare, è richiesta l’autenticazione forte del cliente (Strong Customer Authentication – SCA) quando il pagatore:

a) accede al suo conto di pagamento on line; b) dispone un’operazione di pagamento elettronico, comprendendo elementi che colleghino in maniera dinamica l’operazione a uno specifico importo e a un beneficiario specifico; c) effettua qualsiasi azione, tramite un canale a distanza, che può comportare un rischio di frode nei pagamenti o altri abusi.

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trust storia profili

I Profili Elusivi del Trust

31 luglio 2020

di Simone MAZZONETTO

Il trust è stato concepito come uno strumento giuridico atipico con particolari caratteristiche al fine della protezione del patrimonio di un soggetto.  Il trust originariamente è nato sotto forma di una consuetudine medievale diffusa tra i nobili e i vassalli inglesi i quali dovendo partire per le Crociate, affidavano fino al loro ritorno, le proprietà a dei soggetti di fiducia il quale incarico era di gestire e custodire il patrimonio ricevuto.

Solo grazie alle prime sentenze dalla Cancelleria Regia inglese la quale interveniva per risolvere i contrasti che sorgevano in virtù di questo primordiale rapporto fiduciario, il trust da essere una sola consuetudine ottenne forza di legge e gli fu riconosciuto a tutti gli effetti lo status di negozio giuridico.

Tuttavia, a differenza dei Paesi di Common Law, per quelli di Civil Law, compreso lo Stato Italiano, non fu così semplice identificarlo come uno degli strumenti giuridici previsti dal ordinamento a causa della sua atipicità caratteristica.

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Cambiamenti Climatici Immobili

Cambiamenti climatici e rischi di svalutazione del settore immobiliare

29 luglio 2020

di Marco SOVERINI

I cambiamenti climatici rappresentano attualmente uno dei principali argomenti di confronto e di preoccupazione in tutti i livelli della società. Uno dei settori più coinvolti è quello immobiliare, con riferimento sia agli effetti del clima sugli immobili ed alle rispettive azioni di adattamento, sia agli effetti degli immobili sul clima ed alle relative azioni di mitigazione.

Ne consegue una urgente necessità di azioni correttive con correlate opportunità imprenditoriali.

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PSD2 Open Banking

PSD2 a che punto siamo? Il percorso a ostacoli dell’open banking alla luce dell’Opinion EBA del 4 giugno 2020

27 luglio 2020

di Andrea VIVOLI

Nella storia recente sono poche le innovazioni regolamentari capaci di indurre un vero e proprio break strutturale nella gestione del business bancario, come nel caso della seconda direttiva in materia di servizi di pagamento (Dir. UE n. 2366/2015, c.d. PSD2)(1).

Neanche l’overreaction delle Autorità di vigilanza alla crisi finanziaria del 2008, con le nuove regole sul capitale (da Basilea III in avanti), ha indebolito la posizione dominante delle banche nella relazione con i clienti. Anzi, le disposizioni di volta in volta introdotte accrescevano le barriere all’entrata per chi desiderava proporsi come concorrente credibile nella proposta di servizi finanziari alternativi a quelli bancari.

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Compliance Norme

Compliance, PA e Corruzione

24 luglio 2020

di Gennaro Giancarlo TROISO

Il Covid-19, ovvero il contesto emergenziale che ne è scaturito con il presentarsi di oggettive e, man mano, anche nuove situazioni di difficoltà fin dal livello più pratico e semplice della vita di tutti i giorni, ha dato forma e corpo a tantissimi dibattiti. Ha generato la formazione di pareri e analisi fra i più vari, circa l’interpretazione da dare, ancorché in itinere, agli scenari prefigurabili legati al punto di vista del tessuto economico-imprenditoriale e sociale, che lega le componenti produttive e istituzionali di ogni Paese nella ricerca del benessere comune.

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Rischio Investimento Post Covid19

Rischi nei Finanziamenti alle imprese e crediti d’imposta post Covid-19

22 luglio 2020

di Nicola LORENZINI

Aiuti all’economia in crisi post Covid-19: opportunità e rischi dei Finanziamenti alle imprese e dei crediti d’imposta.  Il Rischio riciclaggio e autoriciclaggio nei reati di cui agli artt.316 ter c.p. e 640 bis c.p

L’emergenza sanitaria “pandemia”, ha decretato una chiusura “di Stato” dell’economia nazionale di proporzioni non prevedibili e da effetti inimmaginabili, determinando nel contempo una imponderabile crisi economica, che su base annua contrarrà il nostro PIL di circa il 10%, ma si valuta una caduta di circa l’80% se ci si limita ad osservare il periodo in cui si è avuta la chiusura di quasi la totalità delle attività economiche. Un lockdown, che non si è mai verificato nella storia economico sociale dei tempi moderni.

La reazione della politica e del Governo è stata una decretazione legislativa d’urgenza finalizzata a sostenere i cali di fatturato che in alcuni settori economici nel periodo di chiusura è stata totale.

Lo scenario è però non solo di deflazione, ma anche di notevoli opportunità e agevolazioni finanziarie e fiscali, che nel contempo celano dei rischi sia per i vari soggetti coinvolti, che per i responsabili e rappresentanti legali delle aziende, che per poter cogliere appieno aiuti e finanziamenti potrebbero incappare in rischi e insidie che di contro affosserebbero ancor più sia loro che le loro imprese.

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Smart Working Cosa Non Fare

Smart Working durante e dopo il Covid: Pro e Contro

20 luglio 2020

di Maurizio RUBINI

Negli ultimi mesi moltissime persone hanno imparato a conoscere e a praticare il lavoro da remoto.

Trasporti pubblici contingentati, distanziamento obbligatorio negli uffici: la situazione emergenziale che si sta ancora protraendo ha portato ad una “sperimentazione forzata” dello smart working (quale evoluzione del tradizionale concetto di lavoro con modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa e allentamento del vincolo di presenza in una determinata sede di lavoro) che è diventato e sarà ancora a lungo protagonista delle nostre giornate anche dopo la Fase 3. Uno dei decreti emanati di recente dal governo raccomanda infatti “il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza”.

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Single King Chess Piece Textured With European Union Flag and Metallic Euro Currency Symbol Standing on Black and White Chessboard

BCE: Pronti per la ripresa?

16 luglio 2020

di Ivo INVERNIZZI

IL QUANTITATIVE EASING E LA RIPRESA CON CRESCITA “A DUE VELOCITÀ”

Le attese degli operatori finanziari sulla decisione di politica monetaria BCE del 16 luglio 2020 erano per un nulla di fatto, proprio perché BCE già aveva ampliato il Quantitative Easing in misura considerevole già all’inizio di giugno e si era attivamente impegnata su tali acquisti fino alla metà del 2021. Non era quindi irragionevole concludere che, l’incontro di luglio sarebbe servito a BCE per confermare un clima ultra-accomodante e trasmettere ai mercati il proprio leitmotiv improntato alla flessibilità sia quantitativa sia temporale nell’attuare acquisti di bond.

Partendo dalla plausibile tesi che il “kit degli strumenti disponibili a BCE“, se tra essi non si annovera la sola riduzione dei tassi, non fosse totalmente esaurito, non pochi esperti si sono domandati quali fossero realmente le armi ancora disponibili al fine di combattere la terribile crisi che affligge le economie del vecchio continente ormai da cinque mesi.

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