Massimo Balducci
Nato ad Ancona nel 1949 ha studiato in Italia al “Cesare Alfieri”, alla Columbia University, alla Albert Ludwigs Universitaet di Freiburg in Brg,, alla Hochschule fuer Oeffentliche Verwaltung di Speyer a. Rh, alla Essex University. Insegna o ha insegnato, alla Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze, allo European Institute of Public Administration di Maastricht, alla Scuola Nazionale di Amministrazione Roma, all’Università della Svizzera Italiana, alla Hochschule fuer Oeffentliche Verwaltung di Kehl a. Rh. È stato responsabile dei programmi dello European Network of Training Organizations of Local and Regional Authorities (ENTO). Collabora con UE, WorldBank, UNDP, Gemeinschaft fuer Internationale Zusammenarbeit,. È esperto del Center of Expertise on Local Government Reform del Consiglio d’Europa. È autore di numerose pubblicazioni in Francese, Inglese e Italiano in materia di analisi istituzionale e di public management. Tra l’altro è l’autore, negli anni ’80, dei concetti di “stato regolatore” e “stato funzionale” poi ripresi da tutta la letteratura mondiale.
di Massimo BALDUCCI
La quantità di risorse che sta per essere attivata dal Recovery Fund e dai provvedimenti EU collegati alla risposta alla crisi determinata dalla pandemia del Covid19 è destinata a determinare un impatto “gigantesco”, nel bene e/o nel male.
Basti pensare che, calcolato in rapporto al PIL, per alcuni Paesi (segnatamente Italia, Spagna e anche Francia) la quantità di risorse attivate dalla UE per reagire alla pandemia (ca. il 19%) sono di gran lunga superiori a quelle messe in campo, nel secondo dopoguerra, dal piano MARSHALL (che si aggirò intorno al 12%).
Uno tsunami di queste dimensioni non può non avere ripercussioni sulle attività di compliance e su chi di queste attività si occupa. Qui cercheremo di anticipare che cosa queste risorse possano implicare per le attività di compliance.
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di Massimo BALDUCCI
Sembrano maturare i tempi in cui si possono /debbono tirare le prime conclusioni sulle modalità con cui è stata affrontata l’emergenza determinata dal Covid19.
In queste prime considerazioni emerge che l’impatto del virus corona e della conseguente Covid19 è stato meno virulento di quanto non potesse sembrare all’inizio della pandemia. Una decisione del tribunale amministrativo della Bassa Sassonia annulla senza possibilità di ricorso l’obbligo imposto dal governo federale di essere sottoposti a quarantena perché la quantità di casi sulla popolazione mondiale non giustifica questi provvedimenti (1).
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di Massimo BALDUCCI
Nella ricerca si è oramai affermata la metodologia indicata da Popper.
Popper articola il processo della “scoperta” in due fasi: una prima fase di natura intuitiva in cui si mette a punto una ipotesi e una seconda fase in cui l’ipotesi è sottoposta al vaglio della verifica, verifica che in italiano (con un evidente marchiano errore di traduzione) viene definita come validazione (quando l’ipotesi viene confermata empiricamente ) o falsificazione (quando l’ipotesi viene smentita alla prova empirica).
Alcune ipotesi di Einstein sono state validate solo recentemente, molto dopo la morte di Einstein.
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di Massimo BALDUCCI
La filosofia che sta alla base dell’approccio della compliance può dirci qualcosa su come affrontare la crisi determinata dal virus corona 2019? Personalmente penso di sì. Qui di seguito svilupperò il mio ragionamento e le mie considerazioni.
Richiamiamo innanzi tutto i concetti fondamentali della compliance (Ma cosa è questa Compliance?). In soldoni possiamo dire che la compliance riguarda quelle modalità di controllo che si dovrebbero adottare quando si lavora per processi.
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di Massimo BALDUCCI
Il termine compliance è entrato nell’uso comune. Ma sul significato di tale termine esistono in Italia molte incertezze e confusioni.
L’Agenzia delle Entrate usa il termine compliance per definire gli inviti bonari a controdedurre in via non contenziosa ad eventuali infrazioni evidenziate dall’Agenzia stessa o a pagare il dovuto con sanzioni ridotte.
Sembrerebbe qui che la compliance sia una sorta di forma di controllo soft messo in opera per contrastare infrazioni minori.
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di Massimo BALDUCCI
La vicenda Mes dovrebbe far pensare a come il nostro Paese gestisce i rapporti con gli organismi sovra o internazionali. Nel caso del Meccanismo Europeo di Stabilità ci è andata bene. I trattati devono prima essere firmati e poi ratificati.
Arrivare all’ultimo per chiedere di rivedere il testo non ci fa certo fare bella figura.
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di Massimo BALDUCCI
Riportiamo la trascrizione dell’Intervista rilasciata dal nostro autore Prof. Massimo Balducci a Radio InBlue
Se vogliamo cercare di dire qualcosa al di là di quello che ormai tutti hanno detto è che il Regno Unito si trova nella difficoltà di decidere, perché deve ritrovare una sua identità. Non è più l’Inghilterra che comandava il mondo.
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di Massimo BALDUCCI, Christiane COLINET, Giorgio NATALICCHI
Una guida per profittare della UE e orientarsi nel dibattito pro o contro la UE
La necessità di modificare i rapporti con Bruxelles per troppo a lungo limitati alla fase di ricezione delle normative e, invece, di essere più presenti nella fase di definizione delle stesse.
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di Massimo BALDUCCI, Christiane COLINET, Giorgio NATALICCHI
Una guida per profittare della UE e orientarsi nel dibattito pro o contro la UE
La UE non è un buco nero, un mondo opaco dove le decisioni vengono prese all’oscuro dei cittadini. La realtà è esattamente l’opposto.
Questa parte presenta alcuni fatti che dimostrano che con le sue istituzioni la UE è meno lontana dalla società civile di quello che si creda. In effetti, i fatti mettono in luce uno scenario assai differente da quello presentato dal “coro”.
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di Massimo BALDUCCI, Christiane COLINET, Giorgio NATALICCHI
Una guida per profittare della UE e orientarsi nel dibattito pro o contro la UE
La UE non è dunque uno Stato, non tanto perché sia una realtà incompiuta quanto perché si è scelto che la UE sia uno spazio di libera circolazione basato su norme e, sopra tutto, valori condivisi. Si tratta, quindi, di una realtà mai prima comparsa nella storia.
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