Ivo Invernizzi

Ivo Invernizzi

Vice Presidente AnalisiBanka
Vicepresidente Associazione dei professionisti di banca AnalisiBanka .

Laurea in Economia Aziendale all'Università Bocconi. Pluriennali esperienze presso la direzione finanza di Banco BPM come trader, analista finanziario, controller, tesoriere, monitoraggio e reporting; dal 2019 è entrato nel team property portfolio management banking books. Ha perfezionato la conoscenza delle politiche monetarie Fed seguendo il corso ‘Central Banks and Monetary Policy’ di Gies College of Business – University of Illinois Urbana Champaign.

Appassionato dei mercati finanziari e di banca, dal 2015 collabora con l'Università degli Studi di Brescia, dipartimento di Economia e Management corso di Tecnica degli Investimenti e dei Finanziamenti e dal 2021 con l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "A.Avogadro", Dipartimento per gli Studi dell'Economia e l'Impresa, corso di Economia del Mercato Mobiliare. Dal 2022 con l'Università di Macerata, Dipartimento di Economia e Diritto, corso di Economia e Strumenti degli Intermediari Finanziari e con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Statistiche, corso Economics of Financial Markets e con il Master in Accounting e Auditing dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, corso di Financial Markets, con l'Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Economia Aziendale, corso di Economia del Mercato Mobiliare. Dal 2023 con l’Università degli Studi di Verona, Dipartimento di Management, corso di Investimenti e Mercati Finanziari. Dal 2024 con l’Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche, corso di Economia degli Intermediari Finanziari.


invernizziivo@analisibanka.it
www.analisibanka.it.
BCE, le elezioni, Trump ed i tassi: esame rimandato a settembre

BCE, le elezioni, Trump ed i tassi: esame rimandato a settembre

19 luglio 2024

di Ivo INVERNIZZI

1. Lagarde rallenta sui tagli: “Temo sarà un’estate impegnativa”

In attesa del meeting monetario BCE di luglio, la comunità degli investitori prevedeva piccole novità rispetto a giugno, soprattutto nelle modalità di  comunicazione di Christine Lagarde. Il Governing Council BCE avrebbe ribadito che le misure dell’inflazione di fondo stavano rallentando con condizioni finanziarie tuttora restrittive, riconoscendo che in area euro le pressioni sui prezzi permanevano elevate con conseguente crescita salariale sostenuta.

La vera decisione sui tassi sarebbe stata rimandata a settembre.

La BCE doveva affrontare crescenti speculazioni su un suo possibile taglio di tassi nel caso in cui le elezioni francesi scatenassero il panico sui mercati, poi fortunatamente rientrato in fase post-elettorale. L’attentato al candidato presidente USA Trump aveva aggiunto ulteriori fattori di incertezza.

Continua a leggere
Powell: ancora tassi invariati

Powell: ancora tassi invariati

13 giugno 2024

di Ivo INVERNIZZI

1. Nel dot plot di giugno un solo taglio da 25 basis point atteso

Alla vigilia del meeting monetario Fed del 12 giugno 2024, i mercati finanziari attendevano un mood paziente della banca centrale americana, sia nello Statement, sia da Jerome Powell in call. Si riteneva fossero contenuti i rischi riguardo ai progressi d’inflazione, visti sia i dati positivi in uscita ad aprile, sia la accelerazione del primo trimestre 2024. 

Continua a leggere
BCE: cronaca di un taglio di tassi annunciato?

BCE: cronaca di un taglio di tassi annunciato?

7 giugno 2024

di Ivo INVERNIZZI

1. A maggio l’inflazione europea sale ancora: servizi ed energia guidano il rialzo

In attesa del meeting monetario BCE del 6 giugno, l’attenzione del mercato era focalizzata sia sulle proiezioni macroeconomiche BCE, sia sulle prossime azioni di politica monetaria. Il messaggio BCE di fondo si sarebbe incentrato sulle minori aspettative accomodanti riguardo alla strategia dei tassi, nonostante l’ampiamente atteso taglio in giugno.

Il Governing Council avrebbe spostato il focus dalla convergenza verso il target inflattivo 2%, al ritmo appropriato dei tagli che riducesse il grado di restrittività della politica monetaria, mediante una guidance gradualmente “ammorbidita” tra giugno e settembre.

Continua a leggere
Amsterdam Jerome Powell Klaas Knot

FBA Amsterdam: USA e UE, Jerome Powell e Klaas Knot a confronto

19 maggio 2024

di Ivo INVERNIZZI

     Il 14 maggio 2024 il Kit Royal Tropical Institute di Amsterdam è stata la splendida venue dell’annuale Special event organizzato da Foreign Bankers Association Netherlands (FBA). Un evento finanziario prestigioso che ha visto protagonisti in ‘fireside chat’ il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell gradito ospite  del Presidente della Banca Centrale d’Olanda e membro del Governing Council BCE, Klaas Knot. Un ‘botta e risposta’ stimolante in cui i due top banker hanno risposto alle domande di Claire Jones, US economic editor del Financial Times. Ben 400 i banker presenti all’evento. A fare gli onori di casa introduttivi, Bas Marteijn, co-chair di FBA.

Per Risk & Compliance sono stati invitati a partecipare, Ingrid Gacci ed io.

Leit motiv del dibattito: un parallelo costruttivo Stati Uniti – Europa nel contesto del sistema economico finanziario internazionale e il ruolo di Fed e BCE.  Di seguito la sintesi dei temi affrontati dai due banchieri centrali nel corso della duplice intervista.

Continua a leggere
FED Report Powell 2024-05

Per Powell i tassi resteranno sempre più “higher for longer”

2 maggio 2024

di Ivo INVERNIZZI

1. L’inflazione è alta e non rallenta a sufficienza: rinviato il taglio dei tassi

    Alla vigilia del terzo intervento monetario Fed del 2024 del 1° maggio, la sensazione di una parte del mercato era che, nonostante i recenti sviluppi sull’inflazione, non vi sarebbe stato alcun cambiamento di guidance nello Statement monetario, con un mood sui tassi Fed repentinamente tornato a “higher for longer”.

Nel periodo antecedente al blackout period, Jerome Powell aveva apertamente dichiarato che forse “Ci vorrà più tempo di quanto previsto in precedenza affinché la Fed acquisisca la fiducia necessaria per tagliare i tassi, ed è pronta a mantenere i tassi stabili fino a quando necessario” e che “Servono più dati per essere confidenti sulla traiettoria d’inflazione.”

In sintesi, la mancanza di veri progressi d’inflazione introduceva nuove incertezze su “quando e se” la Fed avrebbe fatto easing.

Continua a leggere
BCE ECB Lagarde Report Marzo 2024

Per Lagarde l’esame sui tagli di tasso forse è “rimandato a giugno”

12 aprile 2024

di Ivo INVERNIZZI

1. L’inflazione europea scende più del previsto: è ora di easing?

Nei giorni che hanno preceduto l’intervento monetario BCE dell’11 aprile 2024, l’interpretazione dei dati e delle recenti comunicazioni dei funzionari BCE era che il consensus di mercato riguardo al meeting monetario di giugno fosse il vero banco di prova per iniziare a mettere in discussione la restrittività della politica monetaria, seppure non fosse scontato.

In particolare, le pressioni interne sui prezzi tuttora elevate nel breve termine e l’attività economica pronta a riaccelerare, avrebbero riproposto per Lagarde l’ormai nota enfasi sulla data dependency di BCE.

In sintesi, il meeting monetario dell’11 aprile sarebbe stato ‘interlocutorio’ preparando il terreno per il kick-off dei tagli dei tassi da giugno.

Continua a leggere
FED Report Powell Jerome 2024 03

La FED lascia i tassi invariati, tre i tagli nel 2024

21 marzo 2024

di Ivo INVERNIZZI

1. Forse raggiungibile il fatidico ‘soft landing’ dell’economia negli Stati Uniti

Alla vigilia del meeting FOMC del 19-20 marzo 2024, il mercato attendeva pochi cambiamenti nell’atteggiamento paziente della Fed, sia riguardo alle proiezioni macroeconomiche sia alle risposte del presidente Powell in call.

I messaggi chiave delle Staff Economic Projections sarebbero stati in sintesi: la crescita più rapida del PIL e l’assenza di un’inflazione in rapida escalation, ma da tenere sotto attento controllo.

Nella testimonianza di Powell davanti al Congresso del 6 marzo 2024 erano emersi questi temi:

l’importante finalizzazione di Basilea III, sulla quale Powell attendeva “cambiamenti sostanziali e di ampia portata” “la direzione dell’economia determinerà la guidance di politica monetaria” la carenza di alloggi negli Stati Uniti, “sarà ancora lì quando l’impatto dei tassi più alti si farà sentire” alla crisi del Commercial Real Estate (CRE) Powell replicava fiducioso in  una possibile soluzione e che “il problema è sotto controllo” ci vorranno “diversi anni” per la risoluzione e la Fed sta lavorando con le banche medio piccole con esposizione significativa al CRE Continua a leggere
BCE mantiene i tassi a livelli record, i primi tagli forse non prima di giugno

BCE mantiene i tassi a livelli record, i primi tagli forse non prima di giugno

8 marzo 2024

di Ivo INVERNIZZI

1. Per Lagarde i salari europei rassicurano sull’inflazione, ma servono più dati per procedere ai tagli dei tassi

Alla vigilia del secondo intervento monetario BCE del 2024, le attese degli investitori erano di tagli di tasso a partire dalla seconda metà dell’anno in linea con i recenti pricing di mercato.

Tuttavia, tale attesa non equivaleva a una fiducia nelle previsioni di taglio sufficientemente elevata, soprattutto perché la riduzione dei salari europei era in una fase iniziale.

Gli esperti ritenevano che Lagarde avrebbe segnalato la necessità di ulteriori conferme nel processo disinflazionistico prima che il Governing Council BCE affermasse con ragionevole certezza il raggiungimento del target inflattivo 2%.  In tal senso, il meeting di marzo avrebbe potuto differire il ciclo di easing, per dare spazio al dibattito tra falchi e colombe riguardo al ciclo di tagli.

Continua a leggere
FED Powel Report gennaio 2024

Economia USA forte e inflazione in calo: Powell non tocca i tassi, per Powell improbabile un taglio in marzo

1 febbraio 2024

di Ivo INVERNIZZI

1. Powell non esclude un possibile easing, ma non nel prossimo meeting FOMC

In occasione del meeting monetario FOMC del 30-31 gennaio 2024, i mercati attendevano l’invarianza del Fed Funds rate per la quarta volta consecutiva.

Già in dicembre 2023 sia lo Statement Fed, sia la conference call di Jerome Powell avevano fatto presagire un probabile tightening monetario, citando l’affermazione “un ulteriore rafforzamento della politica monetaria“. Tuttavia, l’ultimo Statement FOMC rivelava soddisfazione riguardo a:

Continua a leggere
BCE non tocca i tassi. Lagarde: "Siamo determinati ad assicurare il ritorno d'inflazione al 2%"

BCE non tocca i tassi. Lagarde: “Siamo determinati ad assicurare il ritorno d’inflazione al 2%”

26 gennaio 2024

di Ivo INVERNIZZI

1. A Davos, Lagarde individua ‘il kick-off’ della normalizzazione economica europea

Al ‘kick off’ del 2024, prima del meeting monetario BCE del 25 gennaio, tutti gli occhi erano puntati sull’inizio del ciclo di easing di tasso con le premesse: 

prospettive d’inflazione invariate da dicembre; proiezioni BCE con inflazione superiore al target 2% per il triennio conferma delle stime macroeconomiche sul PIL BCE di dicembre attesa di tassi invariati e conferma dell’approccio BCE “data dependent” senza un timing preciso sulla fase di avvio dell’easing. Continua a leggere