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Gli impatti del Data Act UE sulla compliance nei settori altamente regolamentati

Gli impatti del Data Act UE sulla compliance nei settori altamente regolamentati

22 ottobre 2025

di Martino ARACRI

Il Regolamento UE 2023/2854 – il cosiddetto Data Act – rappresenta una svolta per la gestione, l’accessibilità e la condivisione dei dati nei settori altamente regolamentati del continente europeo. 

A poche settimane del via dell’applicabilità degli obblighi introdotti nell’UE del documento, è utile approfondire le principali novità introdotte dal regolamento, le implicazioni operative per la compliance e le sfide che le aziende dovranno affrontare per garantire trasparenza, sicurezza e competitività nel nuovo scenario europeo dei dati.

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Dalla prevenzione alla sostenibilità: il nuovo paradigma della colpa di organizzazione nella filiera

Dalla prevenzione alla sostenibilità: il nuovo paradigma della colpa di organizzazione nella filiera

20 ottobre 2025

di Marcella VULCANO

Abstract 

Il contributo analizza l’applicazione della misura di amministrazione giudiziaria ex art. 34 d.lgs. n. 159/2011 alle imprese caratterizzate da criticità nella gestione della filiera e da un rischio sistemico di sfruttamento del lavoro.

Muovendo dai più recenti orientamenti giurisprudenziali – in particolare dal caso Loro Piana S.p.A. – l’articolo approfondisce le finalità e gli strumenti della misura, con particolare attenzione al ruolo dell’amministratore giudiziario quale promotore di un piano rimediale volto a correggere le vulnerabilità organizzative e a rafforzare i presìdi di controllo interno.

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L’effetto Nexperia: come un conflitto geopolitico rischia di fermare l’industria europea

L’effetto Nexperia: come un conflitto geopolitico rischia di fermare l’industria europea

17 ottobre 2025

Redazione

Un nuovo fronte di tensione tra Europa e Cina sta scuotendo le fondamenta della manifattura europea. Al centro della disputa c’è un’azienda di semiconduttori nata nei Paesi Bassi, oggi di proprietà cinese, che si trova improvvisamente al cuore di una crisi industriale potenzialmente devastante. La decisione del governo olandese di intervenire direttamente nella gestione del gruppo ha innescato una reazione immediata da parte di Pechino, che ha bloccato l’esportazione di chip fondamentali per l’industria automobilistica e dell’elettronica.

A prima vista, la vicenda potrebbe sembrare un episodio tecnico di politica industriale. In realtà, si tratta di una questione strategica che tocca la sovranità tecnologica europea, la dipendenza dalla Cina e la resilienza delle catene globali del valore.

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Earnings Management e accesso al credito delle PMI: significato, tecniche e impatti

Earnings Management e accesso al credito delle PMI: significato, tecniche e impatti

15 ottobre 2025

di Cristiano ROMAGNOLI

Il fenomeno del “Earnings management” non rappresenta di per sé una novità nel mondo dell’economia aziendale, in quanto il suo studio da parte del mondo accademico inizia già nella seconda metà degli anni 70(1); è con alcuni recenti scandali societari e finanziari (limitatamente alla cronaca nazionale, giova ed esempio ricordare i casi di Cirio e Parmalat nelle annate 2001 – 2003) che lo stesso ha però generato un’attenzione sempre maggiore da parte degli studiosi.

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La Compliance Legislativa nel sistema sanitario e ospedaliero: governance, responsabilità e gestione integrata del Rischio

La Compliance Legislativa nel sistema sanitario e ospedaliero: governance, responsabilità e gestione integrata del Rischio

13 ottobre 2025

di Alessandro FOTI

Compliance sanitaria: come migliorare governance, sicurezza e responsabilità negli ospedali italiani

Il concetto di compliance legislativa ha assunto, negli ultimi anni, un ruolo sempre più strategico nei sistemi organizzativi complessi, come quello sanitario e ospedaliero, caratterizzati da una molteplicità di norme, regolamenti e standard di riferimento.

Nella sua accezione più ampia, la compliance non rappresenta soltanto l’adesione formale alle disposizioni di legge, ma costituisce un vero e proprio modello di comportamento organizzativo volto a garantire la conformità etica, gestionale e operativa alle norme cogenti e volontarie, favorendo la trasparenza e la prevenzione dei rischi.

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La Legge 132/2025 sull’intelligenza artificiale: impatti e prospettive sulla responsabilità da reato di persone fisiche ed enti

La Legge 132/2025 sull’intelligenza artificiale: impatti e prospettive sulla responsabilità da reato di persone fisiche ed enti

10 ottobre 2025

di Marta VALENTINI

Il ricorso sempre più ampio a soluzioni di intelligenza artificiale (IA) “autonoma”(1), accanto alle indubbie opportunità che offre, ha acceso un vivace dibattito sui rischi connessi al suo impiego e sulle nuove sfide – etiche e giuridiche – che essa pone alla tutela delle libertà individuali e alla tenuta delle istituzioni democratiche.

In questo scenario si inseriscono le numerose iniziative normative avviate a livello internazionale, europeo e nazionale, finalizzate a definire una regolamentazione tempestiva, capace di governare gli usi dell’IA nei diversi ambiti della società.

L’obiettivo è duplice: da un lato, permettere a cittadini, istituzioni e imprese di sfruttarne appieno i benefici; dall’altro, garantire la salvaguardia degli interessi nazionali e dei principi fondamentali, quali i diritti umani, la protezione dei dati personali, la sicurezza, l’equità e la trasparenza.

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Innovazione AML/CFT tra rischi e opportunità: dall’indagine di Banca d’Italia alle soluzioni tecnologiche emergenti

Innovazione AML/CFT tra rischi e opportunità: dall’indagine di Banca d’Italia alle soluzioni tecnologiche emergenti

8 ottobre 2025

di Lorenzo BIZZI

La digitalizzazione dei servizi finanziari ha accelerato profondamente il dibattito intorno alle modalità con cui gli intermediari vigilati possono garantire il rispetto degli obblighi di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo.

Le esigenze di rapidità e fruibilità da parte della clientela si intrecciano con la necessità di rafforzare i presidi di sicurezza e i controlli sull’identità digitale.

Questo scenario è stato recentemente al centro dell’attenzione della Banca d’Italia, che con la pubblicazione dell’Indagine qualitativa sull’adozione di strumenti innovativi per l’adempimento degli obblighi AML/CFT del 2 settembre 2025, ha analizzato come le nuove tecnologie possano essere impiegate a supporto delle funzioni di controllo.

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Partenariato Pubblico-Privato (PPP) e Governance: come la “G” degli ESG rende sostenibile la gestione degli impianti sportivi

Partenariato Pubblico-Privato (PPP) e Governance: come la “G” degli ESG rende sostenibile la gestione degli impianti sportivi

6 ottobre 2025

di Alessandro MICOCCI

Il Partenariato Pubblico-Privato (in breve “PPP”) rappresenta oggi uno degli strumenti strategici più promettenti. Come già ho avuto modo di illustrare anche in un precedente articolo(1), lo strumento non deve essere considerato unicamente come leva finanziaria, ma come spinta per l’innovazione, la sostenibilità e il coinvolgimento attivo di attori privati nella promozione del benessere sociale.

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Consolidare per competere: perché l’Europa ha bisogno di meno banche, ma più forti

Consolidare per competere: perché l’Europa ha bisogno di meno banche, ma più forti

3 ottobre 2025

Redazione

Tra dossier caldi, timori politici e l’appello di Draghi a investire €800 mld l’anno, la finestra per la grande razionalizzazione bancaria europea si sta aprendo. A due condizioni: regole davvero uniche e disciplina di rischio affidabile anche a costo di sembrare noiosa. Il punto di partenza: un consolidamento che non può più aspettare

La mappa del credito europeo resta iper-frammentata: circa 4.400 istituti, con mercati nazionali dove —come in Germania e, anche in Italia — la banca “di città” è ancora la norma. Nel frattempo, negli Stati Uniti un pugno di operatori serve la gran parte di una base clienti comparabile per dimensioni. La situazione è radicalmente diversa: negli USA su una popolazione di circa 350 milioni di persone, l’80% del mercato è controllato da appena cinque grandi banche. In Europa, pur avendo 450 milioni di abitanti, lo stesso 80% del mercato è diviso tra circa ottanta istituti.

Il risultato è noto: efficienza, valutazioni di Borsa e capacità d’investimento si concentrano oltreoceano. Se l’Europa vuole colmare il gap con USA e Cina — come chiede Mario Draghi — servono banche più grandi, più produttive e più profittevoli, capaci di sostenere fino a €800 miliardi l’anno di investimenti in innovazione, energia e sicurezza.

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Cessione dei Crediti in blocco come cessione di Ramo d'Azienda: cherry picking dell'art. 58 T.U.B.

Cessione dei Crediti in blocco come cessione di Ramo d’Azienda: cherry picking dell’art. 58 T.U.B.

1 ottobre 2025

di Gianluca BOZZELLI

            A molti sorprende il rinvio che la Legge sulla cartolarizzazione (art. 2 L. 130/99) opera in relazione all’art. 58 del Testo Unico Bancario, che governa la cessione di aziende o rami di aziende bancarie (rapporti giuridici in blocco).

Gli interpreti – giudici, avvocati e operatori – non pare abbiano ancora ben compreso le ricadute di questo rinvio, limitandosi al c.d. cherry picking: invocano la normativa di rinvio solo per poter beneficiare dell’estensione dei privilegi e delle garanzie riconosciute dall’ordinamento bancario alle cessioni previste dal Testo Unico Bancario.                

            Eppure, la logica sottesa a tale rinvio di favore emerge con tutta evidenza laddove si tengano in considerazione gli istituti giuridici civilistici generali, nei quali la disciplina speciale si inserisce.

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