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Strumenti e Verifiche nei Background Checks: negative news, bonifici istantanei e altri profili di rischio

Strumenti e Verifiche nei Background Checks: negative news, bonifici istantanei e altri profili di rischio

18 luglio 2025

di Annamaria GALLO

I background checks rappresentano un insieme strutturato di controlli finalizzati a raccogliere e analizzare informazioni rilevanti sul cliente, con l’obiettivo di valutare il rischio di riciclaggio, finanziamento del terrorismo e altri rischi legali o reputazionali.

Oltre alla verifica delle Persone Politicamente Esposte (PEP) e alle liste di sanzioni internazionali, il quadro dei background checks include una serie di controlli chiave: dallo screening delle notizie negative alle verifiche sui bonifici istantanei, dalle segnalazioni CAI fino alle procedure fallimentari.

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Governance, Risk & Compliance –  Cosa si intende per GRC? Una breve storia dell’acronimo dalle origini ad oggi

Governance, Risk & Compliance –  Cosa si intende per GRC? Una breve storia dell’acronimo dalle origini ad oggi

16 luglio 2025

di Fabio ACCARDI

Premessa

Ormai l’acronimo GRC è di utilizzo diffuso da parte dei professionisti e degli esperti sia di estrazione aziendale che giuridica. Ricorre anche negli approfondimenti relativi a temi di grande attualità come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) nell’ambito della compliance  con la finalità di prevenire e mitigare rischi emergenti complessi ed articolati.

Consideriamo  molto rilevante focalizzare l’attenzione su questi argomenti   sui quali si gioca  il futuro delle professioni nell’ambito delle  funzioni interne di assurance, come di tutte le altre.  Ma riteniamo altrettanto importante  periodicamente interrogarci su temi di fondo,  cosiddetti “fondamentali”, non dando  per scontato nulla  relativamente al significato di termini o acronimi.

Anche perché, come vedremo  in questo contributo, allo stesso acronimo possono essere attribuite valenze e contenuti diversi in ragione del contesto nel quale esso è inserito. 

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Salute e Sicurezza: l'individuazione del datore di lavoro nelle imprese complesse

Salute e Sicurezza: l’individuazione del datore di lavoro nelle imprese complesse

14 luglio 2025

di Michela BOI

1.  Datore di lavoro: oltre la qualifica formale, la sostanza del ruolo

Nel quadro normativo nazionale in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il datore di lavoro è il fulcro dell’organizzazione prevenzionistica, in quanto soggetto primariamente responsabile della gestione del rischio e dell’attuazione delle misure di protezione in azienda. 

L’art. 2087 del codice civile(1) attribuisce infatti all’imprenditore l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori, in ossequio al potere organizzativo e direttivo che l’ordinamento gli riconosce ex artt. 2086(2) e 2094(3) c.c. È da questa correlazione tra potere e responsabilità che discende la posizione di garanzia propria del datore di lavoro: egli è colui che ha la possibilità concreta di governare i fattori di rischio e porre in essere le misure prevenzionistiche necessarie.

Di conseguenza, risponde degli eventi lesivi che derivino da un esercizio inadeguato di tale potere-dovere.

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Infortuni sul Lavoro: una catena con anelli deboli

Infortuni sul Lavoro: una catena con anelli deboli

11 luglio 2025

di Giovanni COSTA

La settimana si è aperta male: altri tre morti sul lavoro nella sola giornata di martedì(1).

C’è da aspettarsi la sequela di richieste di norme più rigorose, maggiori controlli e così via. Mentre servirebbero analisi più approfondite sulla tipologia di infortuni.

Sono in aumento i casi riguardanti piccole o micro imprese terziste o appaltatrici. Questo dovrebbe far riflettere i regolatori e far loro rivedere le politiche di controllo e prevenzione.

Le procedure pensate per aziende strutturate, con ruoli definiti e stabili, non si adattano a contesti precari che si basano sull’elusione delle norme.

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Background Checks, PEP e Sanzioni Internazionali: controlli essenziali per la valutazione del rischio

Background Checks, PEP e Sanzioni Internazionali: controlli essenziali per la valutazione del rischio

9 luglio 2025

di Annamaria GALLO

Gli intermediari finanziari per valutare accuratamente il rischio associato a un cliente eseguono numerosi controlli, noti come “background checks”, una serie di riscontri effettuati nell’attività quotidiana e spesso proprio per prepararsi al colloquio con il cliente in sede di monitoraggio.

Queste verifiche sono indispensabili per conoscere a fondo il cliente e rappresentano una parte essenziale della misurazione del rischio.

Le banche spesso adottano misure più restrittive di quanto richiesto dalla legge per tutelarsi. Ad esempio, valutano i rischi inerenti alle persone fisiche che compongono i consigli di amministrazione (CDA) per garantire un controllo efficace su tutte le entità correlate alla controparte esaminata, anche se la normativa non lo richiede esplicitamente.

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Compliance e IA generativa: la guida per scrivere prompt efficaci

Compliance e IA generativa: la guida per scrivere prompt efficaci

7 luglio 2025

di Elena DE FALCO

Nel mondo della compliance, la capacità di accedere a informazioni normative aggiornate, precise e rilevanti è un fattore determinante per la qualità delle decisioni e la riduzione del rischio operativo. 

L’Intelligenza Artificiale generativa, sempre più presente nei processi delle funzioni di controllo, rappresenta oggi uno strumento strategico per chi deve gestire adempimenti complessi, monitorare cambiamenti regolamentarie garantire la conformità in contesti altamente dinamici.

Tuttavia, il vero valore dell’IA si esprime solo quando l’interazione con la tecnologia è efficace. Per far sì che questo accada, è fondamentale seguire alcune linee guida nella scrittura dei prompt – ovvero le istruzioni e le richieste che si fanno all’IA.

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Usufrutto su Quote Societarie: Adeguata Verifica, Controlli e Titolare Effettivo

Usufrutto su Quote Societarie: Adeguata Verifica, Controlli e Titolare Effettivo

4 luglio 2025

di Lorenzo BIZZI

I Nuovi casi di adeguata verifica: l’usufrutto sulla quota societaria

La possibilità di costituire su quota di società il diritto di usufrutto è stata a lungo dibattuta e, ad oggi, in linea generale si ritiene che le quote di società, in particolare  quelle di persone – anche se analoghe previsioni potrebbero essere estese e rese comunemente applicabili anche a quelle di capitale, quali le srl – siano qualificabili come beni mobili immateriali e, di conseguenza, su di esse si possa costituire il diritto di usufrutto. 

Infatti, alla luce di quanto stabilito dall’art. 2471 c.c. in merito a ciò che può costituire oggetto di usufrutto, ovvero in considerazione dell’ipotesi di espropriazione forzata di quote non liberamente trasferibili, si potrebbe affermare che anche le quote di società a responsabilità limitata possono essere oggetto di scomposizione tra nuda proprietà e usufrutto.

Ciò comporta alcune conseguenze, in particolare in relazione al diritto di voto, come verrà approfondito in seguito.

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Conformità e sicurezza finanziaria: le nuove frontiere della collaborazione pubblico‑privato

Conformità e sicurezza finanziaria: le nuove frontiere della collaborazione pubblico‑privato

2 luglio 2025

di Giulia ALECCE, Andrea DI CORRADO e Mirco DI LORENZO

Resoconto del Financial Crime & Compliance Forum  “Conformità e sicurezza finanziaria in un contesto innovativo” – Senato della Repubblica, 14 aprile 2025

La criminalità economico finanziaria sta vivendo una trasformazione profonda: dai tradizionali traffici illeciti all’uso di sofisticati veicoli societari, dall’impiego di tecnologie evolute alla ricerca di nuove aree di vulnerabilità normativa. 

Il 14 aprile 2025, presso la sala Zuccari del Senato della Repubblica, rappresentanti delle principali istituzioni italiane ed europee si sono confrontati sull’evoluzione dei fenomeni, sull’impatto delle riforme continentali e sul ruolo strategico dei partenariati pubblico-privati (PPP) nella tutela dell’economia legale. Di seguito, una sintesi ragionata degli interventi.

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Due diligence e sostenibilità: come le nuove regole UE (CS3D e CSRD) riducono gli obblighi per le imprese

Due diligence e sostenibilità: come le nuove regole UE (CS3D e CSRD) riducono gli obblighi per le imprese

30 giugno 2025

Redazione

Sostenibilità sotto revisione: l’Unione Europea punta a norme più leggere per le grandi imprese

In un momento storico in cui la sostenibilità continua a occupare un posto di rilievo nelle agende politiche internazionali, l’Unione Europea sceglie un cambio di passo strategico. Le regole europee sulla responsabilità delle imprese nei confronti dell’ambiente, dei diritti umani e delle condizioni di lavoro lungo le filiere globali stanno per essere profondamente modificate.

L’obiettivo non è abbandonare la direzione intrapresa, ma piuttosto calibrare gli strumenti legislativi per evitare che diventino un ostacolo alla crescita. Nei fatti, si apre una nuova fase in cui si cerca di bilanciare due esigenze apparentemente opposte: la tutela responsabile e la competitività economica.

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Le infiltrazioni mafiose nel mondo delle energie rinnovabili

Le infiltrazioni mafiose nel mondo delle energie rinnovabili

27 giugno 2025

di Andrea DANIELLI

L’Italia si posiziona tra i paesi europei con una significativa penetrazione delle energie rinnovabili nel mix energetico nazionale. Nel 2023, tali fonti hanno contribuito per il 44% della produzione elettrica nazionale totale, con un trend in crescita rispetto agli anni precedenti.

Come è composto il mix di produzione?

La principale fonte è l’idroelettrico, che copre dal 38 al 40% del totale delle rinnovabili, seguito dal fotovoltaico (24-26%) ed eolico (18-20%); la distribuzione geografica del fotovoltaico vede primeggiare, per potenza prodotta, la Puglia, seguita da Lombardia ed Emilia Romagna. Nell’eolico, vediamo un grande protagonismo del meridione, dove nuovamente in testa troviamo la Puglia, seguita da Campania e Sicilia(1).

Le rinnovabili in Italia hanno raggiunto una capacità complessiva di oltre 78 GW (78.050 MW), con circa 1 milione e seicentomila impianti attivi.

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