L’espressione che in questi ultimi giorni riecheggia alla mente a ritmo serrato è senza ombra di dubbio “Recovery plan”.
Il Piano per la ripresa dell’Unione Europea, denominato “Next Generation EU”, meglio conosciuto come “Recovery plan” presentato dalla Commissione europea nel maggio 2020 che contiene un pacchetto di misure e iniziative che come fine si prefigge quello di supportare economicamente gli Stati membri al fine di fronteggiare la gravissima crisi economica conseguente alla pandemia da Covid-19.
Piano che ha trovato la sua applicazione definitiva dal Parlamento e Consiglio UE nel Febbraio 2021 con approvazione del Regolamento n. 2021/241(1) prevedendo fondi per Euro 750 MLD articolato in tre pilastri ed in diversi programmi e iniziative.
Nell’ambito del Piano, la parte più importante è costituita dal meccanismo per la ripresa e la resilienza nel quale sono stati stanziati euro 672,5 MLD per le riforme ed investimenti, di cui euro 360 MDL di prestiti e euro 312, 5 MLD di sovvenzioni a fondo perduto.