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Certificazione-Parita-di-genere-genderbalance

Comincia l’era della certificazione della parità di genere

20 luglio 2022

di Florinda SCICOLONE

Il croupier francese, nel gioco della roulette per indicare ai giocatori seduti al tavolo che essendo in movimento la pallina non possono piu posizionare perché i giochi sono fatti, indicano l’espressione “le jeux son faits, rien ne plus” letteralmente la traduzione in italiano “i giochi sono fatti, niente di più”.

Prendo in prestito tale espressione per indicare che in tema di certificazione di parità di genere “i giochi sono fatti” perché comincia ufficialmente da questo momento in poi l’era della certificazione della parità di genere.

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Rating Legalita

Rating di Legalità: uno strumento premiale per società virtuose

18 luglio 2022

di Paola GRIBALDO

Il Rating di Legalità è un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità, introdotto nell’ordinamento italiano ad opera dell’art. 5-ter del D.L. 1/2012 (convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 2012, n. 27) con l’obiettivo di promuovere principi di comportamento etico in ambito aziendale.

1. Funzionamento del Rating di Legalità

Il Rating di Legalità (“Rating”) prevede l’assegnazione di un titolo di riconoscimento, commisurato attraverso l’utilizzo di un sistema a “stellette”, indicative del livello di compliance rispetto ai requisiti indicati all’interno del Regolamento di attuazione(1) (“Regolamento”), in favore di imprese che ne abbiano fatto esplicita richiesta all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM”), attraverso la piattaforma telematica WebRating.

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ESG-Due Diligence

ESG Due Diligence – Trasparenza nel settore dei servizi finanziari

15 luglio 2022

di Nunzia RUSSO

Ormai si sente parlare tanto di ESG (Environmental, Social and Governance) quando il processo decisionale di investimento prende in considerazione aspetti sociali, ambientali e di governance.

La cosiddetta “finanza sostenibile” è diventata parte del nostro agire quotidiano determinando maggiormente investimenti a lungo termine in attività e progetti economici sostenibili.

Un Istituto Finanziario affronta questo tema su due piani:

Diretto: è direttamente soggetta ai fattori ESG come ad es: le emissioni di anidride carbonica o gli effetti sulla reputazione di fattori sociali o le condizioni di lavoro. Tramite controparti, è indirettamente soggetta ai rischi causati dall’impatto dei fattori ESG.

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Zero Trust Approach

Verso un approccio integrato strategico al governo dei rischi in tema di cybersecurity: ”The Zero Trust Approach“

13 luglio 2022

di Fabio ACCARDI

Premessa

Nell’ultimo articolo da me proposto in tema di miopia strategica e governo dei rischi davo evidenza del difetto di percezione che la comunità globale ha manifestato nei confronti dei rischi tecnologici considerati una minaccia prevalentemente solo nel breve termine(1). Mi riferivo a quanto segnalato nel Global Risk Report 2022 che parla, appunto, di difetto di percezione dei rischi globali (blind spot in risk perceptions)(2).

In questo articolo intendo svolgere qualche riflessione su questa forma di miopia provando a comprendere come ed in che modo con un più consapevole approccio ai rischi, possiamo curarla(3).

Va premesso come certamente appare giustificato che l’attenzione della comunità globale abbia orientato la percezione ai temi di cambiamento climatico, agli effetti della pandemia anche in termini di rischi economici, peraltro esacerbati dal recente conflitto in Ucraina. E questo terribile evento fa emergere la crescente rilevanza che i rischi tecnologici stanno assumendo e, quindi, pone i conseguenti interrogativi di come aumentare la nostra capacità di resilienza.

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hic sunt leones la società del rischio

DVR e rischi di Safety: il Covid-19 al banco di prova delle imprese

11 luglio 2022

di Valeria d’AGOSTINO

Nelle carte geografiche dell’antica Roma in corrispondenza di quelle regioni dell’Africa ritenute ignote, inesplorate o pericolose campeggiava l’espressione latina “hic sunt leones”. Fino a poco tempo fa, volgendo lo sguardo ad una ideale mappa territoriale dell’universo-231, avremmo trovato lo stesso monito con riferimento all’astratta applicabilità di tale disciplina agli enti con sede principale all’estero, ma operanti in Italia.

Come sottolineato in precedenza, tale ipotesi risulta infatti attualmente priva di qualsivoglia copertura normativa, a differenza della speculare ipotesi dell’ente con sede principale in Italia, ma nel cui interesse/vantaggio venga commesso un reato-presupposto all’estero (art. 4, d.lgs. n. 231/01).

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Innovazione Aziendale

La forza di andare oltre

8 luglio 2022

di Giovanni COSTA

Delle seimila imprese italiane in cui, secondo i dati di Leanus, si concentra il 70% dei ricavi e il 77% dell’’ebitda (margine operativo lordo) del sistema Paese, ben 800 hanno sede in Veneto (MF del 25 maggio).  Nell’immaginario collettivo nazionale e internazionale il Veneto viene associato alle piccole imprese.

Lo giustificano le incredibili e mai abbastanza celebrate performance di queste imprese, la loro capacità di crescere in termini aggregati e in molti casi di trasformarsi in robuste medie aziende, come è confermato dalla quinta edizione della ricerca sui Champions di ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera, presentata lunedì scorso a Milano.

Eppure non mancano le realtà che per modello di business, capacità di innovazione, dimensione e presenza internazionale costituiscono un unico nella storia del capitalismo italiano ed europeo.

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Una prospettiva internazionale sugli obblighi delle imprese in materia di catene di fornitura

6 luglio 2022

di Marco AVANZI

Il 23 febbraio di quest’anno si è giunti, dopo un articolato percorso in Commissione UE, alla presentazione di una prima bozza di Direttiva UE in materia di obblighi di due diligence nella catena di fornitura(1).

Con la proposta normativa in questione, l’UE intende introdurre un nuovo strumento volto a rendere cogenti una serie di buone prassi fino ad oggi ancora lasciate alla libera adozione da parte delle imprese nonché basate fondamentalmente su strumenti di soft law.

Lo scenario normativo che ora si appresta ad essere discusso prevede una serie di attività da considerarsi da parte delle imprese di grandi dimensioni finalizzate all’identificazione, mappatura e gestione dei rischi che possono pregiudicare valori ambientali e sociali insorgenti all’interno della supply chain.

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Rischio Frode

La responsabilità del presidio del rischio frode nelle organizzazioni e l’importanza di una adeguata comunicazione aziendale

4 luglio 2022

di Andrea FELICANI

Ogni caso di frode può avere il suo proprio dramma, ma sfortunatamente non c’è nessun deus ex machina, nessun dispositivo che miracolosamente risolve il problema o offre una protezione perfetta e assoluta.

In un’epoca caratterizzata da un’economia globale e internazionale, le organizzazioni, per mitigare potenziali rischi operativi e reputazionali, devono svolgere opere di dissuasione e rilevamento dei comportamenti fraudolenti.

Lo sforzo richiede l’esercizio di uno sano scetticismo e parte con l’esempio portato concretamente dal “management”, il quale deve promuovere, concretamente, una cultura etica, rafforzata dal board, dai comitati di audit, dai revisori interni e deve essere rafforzata per mezzo della conoscenza e della presenza dei revisori esterni.

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AML-follow the money

Gli Strumenti e i poteri di contrasto alla criminalità organizzata

1 luglio 2022

di Nicola LORENZINI

Laboratorio Antiriciclaggio – Focus Compliance: Dal metodo Falcone agli algoritmi che scovano l’impresa infiltrata

1) Il metodo Falcone

«Segui i soldi, troverai la mafia», Giovanni Falcone, attuando una semplice tecnica investigativa, che per l’epoca fu rivoluzionaria, ha rappresentato una scuola nel mondo, sia per la lotta sia al crimine organizzato transazionale, che al riciclaggio dei proventi.

«Il vero tallone d’Achille delle organizzazioni mafiose è costituito dalle tracce che lasciano dietro di sé i grandi movimenti di denaro connessi alle attività criminali più lucrose». Per quel tempo il “metodo Falcone” era innovativo e rivoluzionario – pochi però erano quelli che lo apprezzavano.

Di fatto l’economia del tempo girava intorno agli “affari mafiosi” con il principio “pecunia non olet”.

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Sanitâ e Risk Management

Legge Gelli-Bianco: Enterprise Risk Management e flussi informativi

29 giugno 2022

di Mauro PRADELLA

Strutture sanitarie e sociosanitarie: la Legge Gelli-Bianco e le opportunità del Risk Management.

La “Legge Gelli”, o “Gelli-Bianco”(1), sulla responsabilità degli operatori in ambito sanitario e sociosanitario, ha avuto un impatto positivo su tutto il sistema con la diffusione delle tematiche di Risk Management.

In particolare, in un articolo precedente(2) si è giunti alla conclusione che nelle strutture sanitarie e sociosanitarie il livello di complessità è tale da rendere ormai assolutamente necessario implementare sistemi di controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) evoluti che prevedono un approccio di “compliance integrata” e che agevolino il dialogo tra tutti i comparti dell’azienda e tra i diversi organi di controllo, interni ed esterni.

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