Ivo Invernizzi

Ivo Invernizzi

Vice Presidente AnalisiBanka
Vicepresidente Associazione dei professionisti di banca AnalisiBanka .

Laurea in Economia Aziendale all'Università Bocconi. Pluriennali esperienze presso la direzione finanza di Banco BPM come trader, analista finanziario, controller, tesoriere, monitoraggio e reporting; dal 2019 è entrato nel team property portfolio management banking books. Ha perfezionato la conoscenza delle politiche monetarie Fed seguendo il corso ‘Central Banks and Monetary Policy’ di Gies College of Business – University of Illinois Urbana Champaign.

Appassionato dei mercati finanziari e di banca, dal 2015 collabora con l'Università degli Studi di Brescia, dipartimento di Economia e Management corso di Tecnica degli Investimenti e dei Finanziamenti e dal 2021 con l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "A.Avogadro", Dipartimento per gli Studi dell'Economia e l'Impresa, corso di Economia del Mercato Mobiliare. Dal 2022 con l'Università di Macerata, Dipartimento di Economia e Diritto, corso di Economia e Strumenti degli Intermediari Finanziari e con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Statistiche, corso Economics of Financial Markets e con il Master in Accounting e Auditing dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, corso di Financial Markets, con l'Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Economia Aziendale, corso di Economia del Mercato Mobiliare. Dal 2023 con l’Università degli Studi di Verona, Dipartimento di Management, corso di Investimenti e Mercati Finanziari. Dal 2024 con l’Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche, corso di Economia degli Intermediari Finanziari.

Contatto: invernizziivo@analisibanka.it
Sito Internet: www.analisibanka.it.
Lagarde Coronavirus EU BCE Crisis

BCE: Come affrontare la crisi con il Pandemic European Purchase Program

30 aprile 2020

di Ivo INVERNIZZI

1. LE VIEW DI MERCATO ANTERIORI ALL’ANNUNCIO DEL 30 APRILE 2020: UN QUADRO RIASSUNTIVO

Dopo l’annuncio del 12 marzo 2020 incentrato sul piano di acquisto titoli PEPP (Pandemic European Purchase Program), e l’aggravarsi della crisi Covid-19 l’intervento BCE si è manifestato con forza. Le misure erano ampie: dall’espansione del Quantitative Easing fino all’allentamento delle regole sulla stanziabilità dei collaterali, BCE si è profusa nell’adozione di interventi mirati al fine di garantire che le banche potessero iniettare liquidità all’economia reale già fortemente provata da due mesi di lockdown.

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ECB Lagarde Alex Kraus /Bloomberg

Coronavirus: la grande prova per le Banche Centrali

13 marzo 2020

di Ivo INVERNIZZI

1. Le mosse di FED e Bank of England: alcune considerazioni propedeutiche all’annuncio BCE

A seguito del diffuso rischio di contagio da Covid 19 e conseguente possibile recessione, il 3 marzo 2020 il Federal Open Market Committee FED è intervenuto in modo perentorio tagliando il tasso ufficiale sui FED Funds di 50 basis points portandolo nel range 1-1.25%  al fine di contrastare il sell-off sul mercato azionario e l’incremento dei credit spread sull’asset obbligazionario.

Anche il Monetary Policy Committee della Bank of England l’11 marzo ha replicato l’orientamento FED votando all’unanimità il taglio di 50 basis points del tasso ufficiale portato a 0.25%,  unitamente a un nuovo schema di funding a termine finanziato con liquidità bancaria e incentivi aggiuntivi per le piccole e medie imprese; uno schema questo, molto simile al nostro TLTRO III europeo.

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Quantitative Easing BCE

Anno 2020: l’importanza del Quantitative Easing BCE e i mercati

6 marzo 2020

di Ivo INVERNIZZI

La questione centrale trattata nel presente lavoro è capire come le emissioni di titoli di Stato europei possano da un lato fornire risorse fresche ai conti pubblici dei rispettivi Stati, dall’altro supportare i mercati assorbendo la domanda derivante dal Quantitative Easing BCE.

Con il ripristino degli acquisti netti mediante Asset Purchase Program (APP) a 20 miliardi di euro al mese da novembre 2019, le dinamiche di interazione tra offerta di governativi europei e domanda, pesantemente influenzata dal Quantitative Easing potrebbero presentare uno scenario incerto in futuro per le economie dell’area dell’euro.

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Titoli di Stato MEF

Titoli di Stato Italiani, anno 2020: il programma del MEF

1 marzo 2020

di Ivo INVERNIZZI

La questione centrale trattata nel presente lavoro è capire come le emissioni di titoli di Stato europei possano da un lato fornire risorse fresche ai conti pubblici dei rispettivi Stati, dall’altro supportare i mercati assorbendo la domanda derivante dal Quantitative Easing BCE.

Considerate sia la scadenza in titoli di stato a medio e lungo termine per 202 miliardi, sia la presenza di un fabbisogno statale pari a 45 miliardi di euro, secondo quanto comunicato dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), le emissioni a primario sulla parte a medio e lungo termine della curva dei rendimenti dovranno adeguarsi ai due dati quantitativi citati.

Il MEF ha anche dichiarato il proprio intento a impegnarsi in emissioni obbligazionarie di tipo green.

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Bund BCE

Le emissioni governative in Europa e il Quantitative Easing: un gioco di equilibrio

19 febbraio 2020

di Ivo INVERNIZZI

LE EMISSIONI DI GOVIES IN EUROPA NEL 2020: UN CONFRONTO COL 2019

Secondo quanto si evince dai documenti ufficiali relativi alla strategia di finanziamento pubblicati dai ministeri del Tesoro nazionali delle sette principali nazioni dell’Europa continentale, le emissioni lorde di titoli di stato nel 2020 dovrebbero ammontare a circa 744,2 miliardi di euro, quindi circa 4 miliardi di euro in più rispetto alle emissioni 2019.

Tale incremento, è imputabile a un marcato contenimento del fabbisogno finanziario netto dei paesi europei.

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FED Jerome Powell

FED: liquidità, reazioni dei mercati e attese 2020

27 gennaio 2020

di Ivo INVERNIZZI

Federal Open Market Committee (FOMC) di dicembre: un’analisi comparativa con ottobre

Con riferimento al tema delle immissioni di liquidità riteniamo opportune alcune considerazioni critiche.   Nei verbali del 20 novembre del FOMC si legge che “Il programma si è rivolto a una revisione degli sviluppi del mercato monetario dall’inizio di ottobre. Il Desk ha condotto operazioni regolari che hanno offerto almeno 75 miliardi di dollari in finanziamenti mediante pronti contro termine overnight e tra 135 e 170 miliardi di dollari in finanziamenti mediante long term repos.

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FED Sede

FED: uno sguardo al Bilancio

20 gennaio 2020

di Ivo INVERNIZZI

Federal Open Market Committee (FOMC) di dicembre: un’analisi comparativa con ottobre

Nei verbali del FOMC pubblicati dopo l’annuncio di ottobre, troviamo alcune considerazioni interessanti relative alla politica delle riserve ufficiali, in particolare: “i benefici dei programmi di acquisto di attività (titoli) su larga scala sono stati significativi e che molti dei potenziali costi di tali programmi non si sono concretizzati o si sono manifestati in misura minore rispetto alle attese …

Qui il messaggio forte di Fed è che un oculato incremento delle riserve (lato passività di Stato Patrimoniale Fed) deve necessariamente accompagnarsi all’acquisto di titoli (lato Attività di Stato Patrimoniale)”.

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FED-Tassi-Dicembre

La FED e l’espansione economica: i tagli possono aspettare

23 dicembre 2019

di Ivo INVERNIZZI

Federal Open Market Committee di dicembre: un’analisi comparativa con ottobre

Come noto, il Federal Open Market Committee (FOMC), organo Fed deputato alle decisioni di politica monetaria negli Stati Uniti, fissa tra i propri obiettivi la stabilità dei prezzi e la piena occupazione.

In occasione dell’annuncio di politica monetaria dell’11 dicembre 2019, il FOMC ha definito l’intervallo obiettivo per il Fed Funds rate tra 1.5% e 1.75%.

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R&C TV Intervista Ivo Invernizzi

Video-Intervista con il Dr. Ivo Invernizzi – BCE e FED: quali strumenti per stimolare l’espansione economica?

14 novembre 2019

Redazione

È indubbio il ruolo cruciale che le due banche centrali con maggiore influenza a livello mondiale hanno ricoperto dopo la crisi del 2008. La Federal Reserve Americana e la Banca Centrale Europea propongono una politica monetaria marcatamente espansiva ma i metodi e gli strumenti utilizzati sono differenti.

In questa intervista con il Dott. Ivo Invernizzi – Vice Presidente dell’Associazione AnalisiBanka e autore per Risk & Compliance di articoli in tema di TLRO, Tiering, BCE, SFTR, SNP – scopriamo le similitudini e delle implicazioni negli approcci di FED e BCE, gli obiettivi e parliamo del futuro delle politiche monetarie.

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BCE Politica Fiscale

BCE: Whatever it takes… e l’appello alla politica fiscale

29 ottobre 2019

di Ivo INVERNIZZI

Il fatto che il presidente BCE Mario Draghi abbia invocato ripetutamente e a gran voce che i governi della zona euro attuino una politica fiscale espansiva è da interpretare come giudizio implicito di minor efficacia degli strumenti di politica monetaria, anche quelli ‘non convenzionali’ di recente adozione.

In termini di fondamentali per le banche, cioè incremento di reddito e valore di capitale economico, gli interventi annunciati si tradurrebbero probabilmente in un beneficio ridotto nonostante l’evidente effetto sui risparmi di costo della gestione ordinaria caratteristica della banca sia derivanti dal tiering sia da TLTRO III.

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