di Ermelindo LUNGARO
La sfida a cui sono sottoposte le imprese chiamate alla ripresa delle attività nella fase 2, in questo periodo emergenziale da COVID 19, è sicuramente un importante stress test di resilienza, non solo in termini di business continuity ma anche sotto il profilo della tenuta e dell’efficacia del sistema dei controlli interni.
In altri termini è un’opportunità unica per le imprese di fare un bel tagliando alla compliance, ove già esistente, piuttosto che comprenderne il valore e avviare un percorso qualora ciò non sia stato fatto prima.
Mi riferisco in particolare alle imprese private che non fanno business in settori regolati (es. banche, assicurazioni, Pubblica Amministrazione) e che ora probabilmente con la fase 2 si renderanno conto che non possono prescindere dalla compliance, considerandone anche le potenzialità come fattore competitivo di successo.