Top Story

Pass Vaccinali

Pass vaccinali – L’importanza della certezza del diritto

24 marzo 2021

di Florinda SCICOLONE

Il giorno 1 Marzo 2021 il Garante della Privacy italiano ha pubblicato una nota di enorme rilievo nella quale esplicita il “no ai pass vaccinali”(1) per accedere a locali o fruire servizi senza disposizione legislativa nazionale.

Il Garante, in particolare, indica, che: “i dati relativi allo stato vaccinale, infatti, sono dati particolarmente delicati e il loro trattamento non corretto può determinare conseguenze gravissime per la vita e i diritti fondamentali delle persone: conseguenze che, nel caso di specie, possono tradursi in discriminazioni, violazioni e compressioni illegittime di libertà costituzionali”.

Conseguentemente, il Garante ritiene che il trattamento dei dati vaccinali ai fini di accesso a determinati locali o di fruizioni di determinati servizi, debba essere oggetto di una norma di legge nazionale ad hoc che risulti conforme ai principi della normativa privacy in vigore.

Continua a leggere

Rischio Reputazionale

Imprese e verifica della supply chain: evitare il rischio reputazionale

22 marzo 2021

di Marco AVANZI

Ulteriori spunti specifici di settore: anticorruzione, antiriciclaggio, antitrust, protezione dei dati

Le imprese sempre più spesso includono nella gestione del rischio aziendale  anche il monitoraggio e controllo della propria supply chain e delle terze parti.

Interessanti spunti possono essere colti anche dalle linee guida dell’International Chamber of Commerce e in particolar modo dal documento: ICC Anti-corruption Third Party Due Diligence: a Guide for small and medium sized Enterprises(1).

In questo documento prettamente volto alla prevenzione dei rischi corruzione, l’approccio di due diligence suggerito prevede la focalizzazione su alcuni fattori circostanziali che possono far emergere situazioni di anomalia o maggior rischio nell’intraprendere relazioni commerciali, ad esempio:

Continua a leggere

La FED e lo stimolo fiscale da 1.9 trilioni di dollari

18 marzo 2021

di Ivo INVERNIZZI

Il wording Fed, le proiezioni macroeconomiche, il FOMC e le banche

L’evento più importante che avrebbe fatto da prologo all’annuncio Fed del 17 marzo 2021 era indubbiamente l’approvazione da parte del Senato degli Stati Uniti del nuovo imponente pacchetto di intervento fiscale anti-pandemia da 1,9 trilioni di dollari varato dall’amministrazione Biden. Non restava che l’approvazione della Camera l’11 marzo e la firma del Presidente.

Il piano di spesa pubblica, su un totale di 1.900 miliardi di dollari prevedeva circa 400 miliardi destinati a trasferimenti diretti alle famiglie e tra essi i cosiddetti buoni spesa (food stamps). I trasferimenti alle famiglie consumatrici parevano addirittura superare il reddito perso durante la recessione. La parte residua dell’intervento, prevedeva un articolato piano d’investimenti strutturali a forte incidenza di spesa in conto capitale al fine di ultimare grandi opere.

Una prima osservazione relativa al piano fiscale, riguardava che i suoi effetti fortemente espansivi sarebbero stati controbilanciati dalla proposta Biden di alzare l’aliquota delle imposte sulle società da 21% a 28% e incrementare le imposte sui redditi privati superiori a 400.000 dollari.

Continua a leggere

Transazione Fiscale

Crisi d’Impresa e Reati Tributari: la transazione fiscale

17 marzo 2021

di Nicola LORENZINI

Rischi e responsabilità nella Crisi d’impresa post “Pandemia” l’opportunità della Transazione fiscale nei reati tributari di omesso versamento.

È trascorso ormai più di un anno di pandemia e l’Italia conteggia i danni economici. L’ISTAT calcola il Prodotto interno lordo nel 2020 in diminuzione dell’8,9% e quantificati in 160 miliardi di Euro in meno rispetto al 2019.

Ognuno di noi ha “perso” 2.600 euro di Pil. Se tutto va bene nel 2021 la ricchezza nazionale risalirà del 3-4%. La più ottimista è Standard & Poor’s: +5,3%. In ogni caso non basta per tornare dove eravamo prima. Ci saremo forse nel 2023.

Tutto il mondo ha perso vite umane e Pil ma, tra le aziende, c’è chi ha incassato il brusco calo delle vendite e dei ricavi in una situazione economicamente di forza e chi paga debolezze che si trascinano dalle precedenti crisi globali. La ricchezza della Germania, pandemia compresa, negli ultimi 25 anni è cresciuta comunque, del 30%, il nostro incremento dal 1995 ad oggi è zero.

Nel 2020 le famiglie italiane hanno avuto un decremento reddituale si calcola pari a 29 miliardi di Euro e hanno consumato 108 miliardi di Euro in meno. Le famiglie che invece non hanno perso reddito hanno però risparmiato, visto che molte spese, sono state “vietate” dal distanziamento fisico.

Continua a leggere

Societa Benefit Sostenibile

Le società Benefit: La nuova frontiera della corporate social responsibility italiana

15 marzo 2021

di Francesco Domenico ATTISANO

L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e le problematiche connesse al climate change, hanno portato negli ultimi tempi a far percepire sempre più la necessità di integrare le tematiche ESG (Environmental, Social, Governance) nei processi di business delle aziende. L’attenzione generalizzata alle tematiche correlate alla sostenibilità era già stata vivamente sostenuta a livello mondiale dall’Agenda 2030(1) per lo Sviluppo Sostenibile(2).

Gli obiettivi fissati(3) hanno una validità globale, riguardano e coinvolgono tutti i Paesi e le componenti della società, dalle imprese private al settore pubblico, dalla società civile agli operatori dell’informazione e culturali(4). In questo contesto, pertanto, le aziende hanno l’opportunità di giocare un ruolo cruciale nel percorso di miglioramento continuo della sostenibilità, soddisfando volontariamente anche i bisogni e gli interessi degli stakeholder.

Per incoraggiare questo nuovo percorso “sostenibile”, il legislatore italiano (primo in Europa), coerentemente con la strategia adottata dalla Comunità Europea e traslando il concetto di corporate social responsibility nell’ordinamento giuridico, ha regolamentato le società benefit(5).

Continua a leggere

Christine-Lagarde

Lagarde: il dilemma tra azione e comunicazione e l’approccio olistico BCE

11 marzo 2021

di Ivo INVERNIZZI

Parola d’ordine: preservare ‘condizioni finanziarie favorevoli’

La riunione BCE dell’11 marzo si preannunciava come un altro ‘non-event’ che avrebbe lasciato il mercato in uno stato interrogativo. In tal senso, i mercati attendevano che Lagarde chiarisse la view BCE riguardo alla evidente crescita nei rendimenti dei titoli di Stato che si era registrata nella seconda parte di febbraio.

In particolare, gli investitori si domandavano in che misura tali rialzi fossero coerenti al leit motiv BCE della preservazione di condizioni finanziarie favorevoli, pur nella ragionevole constatazione che, in questi frangenti di pandemia, il mercato si era mosso evidenziando un disallineamento rispetto ai fondamentali economici del vecchio continente.

Gli occhi degli investitori istituzionali erano puntati sulle nuove proiezioni macroeconomiche BCE di marzo. Una buona parte della comunità di analisti attendeva che tali proiezioni avrebbero palesato un quadro di crescita sostanzialmente invariato rispetto a dicembre 2020, pur nella ragionevole ipotesi che il percorso dell’inflazione fosse più accentuato, fenomeno questo prevalentemente dovuto all’atteso aumento dei prezzi dell’energia.

Continua a leggere

Supply chain Due diligence

La due diligence della supply chain tra Compliance, gestione del rischio, obblighi e facoltatività

10 marzo 2021

di Marco AVANZI

Un tema di rilievo all’interno delle organizzazioni aziendali riguarda il controllo e monitoraggio della propria supply chain e delle proprie terze parti all’interno degli assetti di gestione del rischio aziendale.

Posto come i rischi per un’entità aziendale possano derivare da fonti interne ma, altresì, da fonti esterne, nel momento in cui un business specifico dipenda o comunque veda parte delle proprie attività condivise con terzi, questi terzi devono essere oggetto di attenzione e di assorbimento all’interno della valutazione e gestione dei rischi. A sua volta, la maggiore presenza di soggetti esterni o la maggior dipendenza del proprio business da questi comporta, proporzionalmente, una maggior attenzione.

Osservando gli sviluppi a livello normativo nazionale ma soprattutto comunitario, emerge la necessità di considerare le valutazioni del rischio di business partner con approcci sempre più olistici e comprensivi di plurime tematiche.

Questa necessità soddisfa, in prima battuta le esigenze di mitigazione di singoli e specifici rischi ma, altresì, prospettive di efficienza aziendale tendenti ad eliminare valutazioni plurime e ridondanti nei processi e considerazioni trasversali dei rischi.

Continua a leggere

PMI covid ripresa

PMI in tempo di pandemia: tra resilienza e ripresa economica

8 marzo 2021

di Ermelindo LUNGARO

Tutte le organizzazioni pubbliche e private stanno ormai vivendo da oltre un anno un periodo straordinario caratterizzato dall’emergenza pandemica da Covid-19.

In particolare, le PMI da una parte sono costrette a riorganizzarsi e a rivedere le loro procedure interne per fronteggiare i nuovi rischi (sanitari e non) e dall’altra devono garantire la continuità del loro business in un periodo caratterizzato dalla peggior crisi economica dal secondo dopoguerra.

Il Covid 19, come chiarito da Confindustria nel documento “La responsabilità amministrativa degli enti ai tempi del COVID-19 – prime indicazioni operative”(1), ha infatti generato/amplificato alcuni potenziali profili di rischio sanitario indiretto e diretto.

Continua a leggere

Il Caso Mueller

Dal caso Mueller alle tecniche di fraud prevention applicabili

5 marzo 2021

di Antonio ROSSI

Il caso Mueller rappresenta uno dei casi di frode più emblematici in termini di “opportunità” fornite al frodatore da parte dell’organizzazione frodata. In particolare, la mancanza/carenza di adeguati presidi di controllo interni, oltre ad aver favorito la condotta fraudolenta, ha garantito, che la stessa si perpetrasse nel tempo.

Pertanto, muovendo dal case study sopracitato, risulta fondamentale, al fine di mitigare il rischio di frode, che le organizzazioni pongano in essere delle attività di monitoraggio e controllo efficaci.

IL CASO

Tra il 2003 e il 2007, Nathan J Mueller – Accounting Manager di una primaria società finanziaria americana (di seguito, “la Società”) – si occupava, tra le altre, di effettuare talune registrazioni contabili e di autorizzare l’emissione di assegni maggiori di USD 250 mila e, grazie al suo ruolo, è riuscito a mettere in atto ben due schemi fraudolenti finalizzati all’appropriazione indebita, da parte dello stesso, di disponibilità liquide aziendali pari a complessivi USD 8,5 milioni.

Continua a leggere

GDPR ricerca sanitaria

L’EDPB interviene nuovamente sull’applicazione del GDPR nell’attività di ricerca sanitaria

3 marzo 2021

di Michela BARBAROSSA

La ricerca scientifica ed in particolare quella dedicata alla sperimentazione sanitaria si conferma essere la tematica più rilevante nel contesto europeo, tanto che la Commissione Europea ha chiesto e ottenuto un nuovo intervento(1) dal Comitato Europeo per la Protezione dei dati personali (EDPB) volto a chiarire le numerose tematiche legate alla protezione dei dati personali.

Come noto il Comitato Europeo è già intervenuto sul tema della ricerca sanitaria con parere 3/2019 relativo alle FAQ sull’interazione tra il regolamento sulla sperimentazione clinica (CTR) e il Regolamento Generale sulla protezione dei dati personali (GDPR)(2) e con le linee guida per chiarire i primi dubbi legati all’applicazione del GDPR nell’ambito della ricerca sanitaria legata alla lotta contro il SARS-CoV-2(3); inoltre è intervenuto su numerose tematiche rilevanti nel contesto della ricerca sanitaria, come ad esempio sulle condizioni di validità del consenso.

Continua a leggere