Prevenzione infortuni lavoro

Sistemi di controllo interno e prevenzione infortuni sul lavoro

2 ottobre 2023

di Fabio ACCARDI

Riflessioni in tema di un approccio integrato alla gestione dei rischi in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro. Come accrescere la cultura della prevenzione con il contributo di tutti gli attori (Stakeholder).

Premessa

Il tragico recente evento occorso presso la stazione ferroviaria di Brandizzo nella notte del 30 agosto 2023 e che ha causato la morte di cinque lavoratori è una notizia che rattrista profondamente dal punto di vista umano e non può lasciare indifferente nessuno e, men che meno, chi si occupa di controlli interni e compliance.

Purtroppo questo incidente conferma un trend negativo che si è accentuato al volgere dell’emergenza pandemica e che non accenna a diminuire. In tal senso, l‘evento in sé rappresenta un punta negativa che colpisce in termini di impatto e gravità e per i dettagli che stanno emergendo sulle modalità in cui esso è avvenuto.

Ci si riferisce al filmato che è stato proposto anche su reti televisive nazionali, di cui è autore una delle vittime, che lascia assolutamente increduli nel prendere visione dei suoi contenuti a cominciare dalla totale assenza di percezione dei rischi da parte degli attori presenti al momento dell’incidente.

Superando i sentimenti di dolore e di infinita tristezza che quelle vite spezzate ti portano, una riflessione strutturata su come opera o dovrebbe operare il sistema dei controlli in questo ambito è dovuta. Ritengo che essa possa essere utile se si considerano i molti interventi sui giornali e i media che riconducono l’incidente alle carenze del sistema dei controlli, invocando accertamenti delle responsabilità da parte delle autorità inquirenti(1). Si intende evidenziare, tuttavia, che non sempre questi interventi privilegiano un approccio sistemico al tema, come proprio l’ oggetto delle valutazioni richiederebbe. Ma piuttosto in molti casi prevale l’intento di attribuire le cause degli eventi all’ uno o all’altro attore, senza inquadrarli in una visione di insieme. Considerata la centralità del sistema di controllo interno (in seguito SCI) nell’ambito del sistema dei controlli, può essere utile fornire una chiave di lettura rivolta oltre che agli addetti ai lavori anche a chi voglia approfondire il tema in modo più adeguato di quello che una rapida (per non dire superficiale) consultazione “on line” consenta. Non ho la presunzione di essere tenutario dello scibile in materia ma la consapevolezza di averne appprofondito i contenuti, sia dal punto di vista metodologico sia con riferimento a casi affrontati nell’esperienza. Ciò con la sincera volontà di fornire un contributo che possa accrescere la cultura dei rischi in questo ambito che costituisce il presupposto per invertire il trend negativo che questi tragici eventi stanno manifestando.

Disegno ed effettività del sistema dI controllo (SCI) in tema di sicurezza sul lavoro

Una prima prospettiva di lettura dei temi relativi alla sicurezza è quella di natura strettamente legale ossia di approfondimento delle normative in materia ed in particolare, con riferimento a quella italiana, del TU sulla sicurezza (d.lgs 81/2008).

Tale prospettiva è certamente il punto di partenza per un adeguato approccio alla compliance in quanto il disegno del sistema dei controlli deve essere prioritariamente finalizzato al rispetto delle norme di legge.

Se, tuttavia, il tema della sicurezza sul lavoro viene vissuto come tema di natura specialistica, di formale aderenza alle norme di legge, le organizzazioni potrebbero essere indotte a limitarsi a quello che io definisco un approccio difensivo-certificatorio(2). Ossia cerco di dare evidenza del rispetto ai requisiti di legge perché nel caso avvenga un sinistro potrò dimostrare che ho predisposto tutte le misure volte a prevenirlo. Questo atteggiamento di fatto è mirato non a prevenire i rischi ma a limitarne le conseguenze con riguardo alle sanzioni applicabili ad alcune categorie di portatori di interesse (board e management, in primis). Sappiamo, tuttavia, che allorché un evento negativo si manifesta in tema di sicurezza le conseguenze sono di norma gravi non solo da un punto di vista sanzionatorio ma anche umano, etico e reputazionale per tutti i portatori di interesse e per l’ impresa come entità a sé stante.

Se allora vogliamo prevenire gli eventi anziché subirne le conseguenze è opportuna una visione d’insieme delle diverse componenti del sistema dei controlli, cosi come ci viene proposta dai più diffusi framework internazionali di generale adozione(3). Questo approccio è mirato a:

  1. verificare se il sistema di controllo della sicurezza è adeguato a livello di disegno;
  2. ed è effettivamente applicato.

Proviamo ad esaminare sinteticamente questi elementi ad a svolgere alcune riflessioni in tema:

Ambiente interno

Attiene si valori ed ai principi etici al quale tutti gli stakeholder (portatori di interesse) che interagiscono con l’organizzazione devono orientare la propria condotta. Certamente l’adozione di un codice etico è il comune riferimento ma dovremmo chiederci se l’organizzazione opera in reale aderenza a questi principi e valori. Ciò può significare in termini di sicurezza che se un sopralluogo deve essere svolto, va fatto comunque anche se ciò può ritardare o rallentare le operazioni.

Chiediamoci sempre quanto quel mancato ritardo potrebbe costarci se un infortunio si manifesta.

Gestione dei rischi

Gestire rischi significa:

  1. identificare gli eventi di rischio,
  2. valutarli e
  3. definire le adeguate risposte,
    • mirate ad eliminare i rischi o
    • a, laddove possibile, trasferirne le conseguenze ad altri soggetti (come nel caso delle assicurazioni).

Ma in rapporto a cosa? A quello che tecnicamente si chiama “appetito al rischio” ossia l’esposizione al rischio che in termini di tipologia e quantità, l’organizzazione è disposta ad accettare.

In termini di sicurezza sul lavoro credo che le organizzazioni non possano che perseguire obiettivi di “zero incidenti”. Ossia operare in modo che tutti i propri dipendenti possano terminare la propria giornata di lavoro senza alcun infortunio subito. Nella parte finale di questo scritto svolgeremo alcune riflessioni sulle condizioni affinché esso sia perseguibile.

Attività di controllo

Normalmente quando si parla di controlli interni si fa correttamente riferimento alle procedure tramite le quali le risposte al rischio hanno garanzia di avere continuità e costanza di applicazione nel tempo e nei diversi ambiti in cui l’organizzazione opera. In tema di sicurezza, i sistemi normativi interni prescrivono divieti e conseguenti sanzioni per quei comportamenti che possono esporre le persone al rischio di infortuni. Anche per quest’area non è superfluo rammentare che il sistema procedurale se avulso dagli altri componenti e quindi da principi e valori effettivamente applicati, e rischi adeguatamente valutati, diviene solo inutile burocrazia interna che non crea valore per nessuno.

Informazione e Comunicazione

Questo elemento è particolarmente significativo ai fini della sicurezza sul lavoro in quanto un’adeguata condivisione delle informazioni unita alla formazione e comunicazione è l’elemento chiave per diffondere a tutti i livelli dell’organizzazione la consapevolezza di come ciascuno a qualsiasi livello può aumentare o diminuire il rischio di accadimenti negativi. Sul tema della formazione, in particolare, torneremo nella parte finale dello scritto.

Monitoraggio

I sistemi di controllo interno vanno adeguatamente monitorati per verificare nel tempo la qualità e continuità nelle proprie performance.

In analogia al funzionamento di un motore queste valutazione possono avvalersi di sistemi di indicatori e spie che consentano un monitoraggio continuo nel tempo e che come vedremo vanno operate a tutti i livelli della struttura organizzativa. Ed esattamente come per i motori è opportuno che periodicamente si facciano dei controlli generali al pari di quando portiamo a fare il cd bollino per la manutenzione programmata della nostra auto. Pensiamo a cambiamenti dei processi produttivi anche conseguenti a innovazioni tecnologiche quanto possano impattare sull’ organizzazione del lavoro e quindi sui correlati temi della sicurezza.

1/2 to be continued

LEGGI QUI l’articolo successivo 2/2, Governance dei controlli: declinare il modello delle tre linee di difesa ai processi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro


Per approfondimenti, consultare i seguenti link e/o riferimenti:

F. Accardi (2021) “Governo e controllo dei rischi – Manuale per scelte consapevoli e sostenibili. Metodologia, casi ed esemplificazioni“; Franco Angeli Editore. Il capitolo 6 è relativo a “ Sostenibilità e Salute e Sicurezza sul lavoro”.

(1) sulle dinamiche dell’evento ed il tema dei controlli si veda: “Incidente ferroviario, nel mirino della procura il sistema dei controlli” Il Sole 24 Ore, giovedì 7 settembre 2023

(2) richiamo a tal proposito quanto pubblicato in tema di approcci alla compliance nei due recenti contributi recentemente pubblicati su questa piattaforma in tema di disegno del sistema dei controlli (3 luglio 2023) e sfide per le funzioni di assurance (23 giugno 2023)

(3) CoSO (Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission) (1992 – rev 2013) –“Internal Control Integrated Framework” edizione italiana a cura di Pricewaterhouse Coopers, “Il sistema di Controllo Interno: Un modello integrato per la Gestione dei Rischi Aziendali”. Ed Il Sole 24 Ore



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