L’organismo di vigilanza del sistema 231 come possibile gestore del canale di segnalazione whistleblowing. Riflessioni alla luce del d.lgs. 24/2023, come interpretato dalle Linee Guida ANAC e dalla Guida Operativa Confindustria.
Il D.lgs. 10 marzo 2023, n. 24 (“Decreto”) ha riscritto, tra le altre cose, anche le regole per l’istituzione e la gestione dei canali whistleblowing, senza indicare in maniera tassativa chi possa essere il “destinatario” della segnalazione, vale a dire il soggetto incaricato di ricevere e di gestire le segnalazioni oggetto della nuova disciplina.
L’art. 4 co. 2 ne individua, infatti, solamente i requisiti: “(l) la gestione del canale di segnalazione è affidata a una persona o a un ufficio interno autonomo dedicato e con personale specificamente formato per la gestione del canale di segnalazione ovvero è affidata a un soggetto esterno, anch’esso autonomo e con personale specificamente formato”.
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