Questo è l’augurio che dobbiamo farci all’inizio di questo anno.
L’art 30 dello schema di decreto legislativo del nuovo codice degli appalti approvato in via preliminare il 15 dicembre 2022 dal Consiglio dei Ministri (predisposto da una Commissione speciale del Consiglio di Stato) prevede che, nella fase di valutazione delle offerte, sia possibile far ricorso strumenti riconducibili all’intelligenza artificiale e ai “registri distribuiti” (tra cui la blockchain).
Ci si dimentica che il problema fondamentale dei nostri appalti è rappresentato dalla vaghezza dei nostri capitolati(1)!
Applicare un algoritmo a offerte stese sulla base di capitolati vaghi che risultato potrà mai dare? Se l’algoritmo è ben impostato si dovrebbe bloccare. Temo che non sarà così.
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