

Redazione
La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) comporta l’obbligo per migliaia di aziende di rendicontare la propria sostenibilità; con notevoli ricadute sulle aziende sia per quelle obbligate, sia per quelle non obbligate alla rendicontazione. I primi standard/principi di rendicontazione sono già noti.
Nel 2021 la Commissione Europea ha pubblicato una proposta per la CSRD che adesso è diventata definitiva(1). Dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, l’Italia ha a disposizione 18 mesi per recepire la direttiva nella legislazione nazionale.
Adesso sarà compito dell’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) – ente tecnico che si occupa dei principi contabili a livello internazionale – elaborare i principi europei di informativa sulla sostenibilità (ESRS, European Sustainability Reporting Standards), che andranno a specificare ulteriormente tutte le componenti che devono essere segnalate.
Redazione
Come si dimostra la corruzione internazionale? È diventato praticamente quasi impossibile. Questa è un amara constatazione a seguito del rapporto OCSE pubblicato lo scorso 13 ottobre.(1)
L’OCSE è l’Organizzazione a cui aderiscono i Paesi Sviluppati del mondo e conduce, fra l’altro, studi economici per i Paesi membri. Oggi aderiscono all’OCSE 38 Paesi, Italia compresa.
Il report OCSE sulla lotta alla corruzione internazionale in Italia – pubblicato in questi giorni – dipinge un quadro in chiaro-scuro e, soprattutto, è molto critico sul modo in cui i giudici italiani considerano le prove nei procedimenti penali internazionali.(2) Tuttavia, si riconoscono e si apprezzano gli sforzi italiani e gli adeguamenti legislativi per combattere la corruzione internazionale ma si evidenzia anche come tanti, tantissimi procedimenti vengano archiviati o gli imputati siano prosciolti.
Fra gli esempi di corruzione all’estero riportati nell’Allegato 1 – e già definitivi – viene esaminato il caso del giacimento petrolifero OPL 245 in Nigeria che ha visto il coinvolgimento di ENI e SHELL.
Redazione
L’uso della tecnologia per trasformare industrie ed imprese negli ultimi anni è ben noto. Ma il rapido ritmo dell’innovazione e dei progressi tecnologici, porta con sé non solo vantaggi ma anche svantaggi.
Prendiamo ad esempio l’industria sanitaria americana, nonostante le apparenze è irrimediabilmente arretrata. Inviare fax tra operatori e assicuratori sanitari, digitare dati che i pazienti compilano su moduli cartacei, sono tutte operazioni manuali all’ordine del giorno. Il settore sanitario americano sconta il fatto che fu uno dei primi a implementare la digitalizzazione decenni fa: cioè è stato costruito attorno a pratiche, procedure e sistemi ormai diventati obsoleti, anche se taluni sono ancora utilizzati. Continua a leggere
Redazione
I danni causati dalle intrusioni informatiche continuano ad aumentare ogni anno. Migliaia di miliardi di dollari vengono investiti nella sicurezza in tutto il mondo.
Ma una nuova, inaspettata tecnologia si affaccia sull’orizzonte a difesa degli attacchi da parte dei cybercriminali:
Internet Quantistico
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Quasi tutte le istituzioni finanziarie hanno l’obbligo di avere una Funzione di Compliance che sia efficace ed indipendente. Per dare corpo all’indipendenza della Funzione di Compliance non ci sono grosse difficoltà ma garantirne l’efficacia è un altro discorso. Ma come fare per garantire l’efficacia della Funzione di Compliance?
E, come funziona in pratica l’efficacia in un contesto aziendale di prodotti e operazioni aziendali sempre più complesse, processi in continua evoluzione, ricambio fisiologico del personale e gestione di grandi quantità di dati (big-data)?
L’approccio compliance by design e compliance by default è un approccio specifico per realizzare e assicurare efficacia alla Funzione di Compliance.
Redazione
Per la funzione di Compliance del settore bancario e finanziario è fondamentale essere a conoscenza delle modifiche e degli aggiornamenti normativi di leggi e regolamenti emessi dalle principali istituzioni dell’UE.
Redazione
Quali fattori sono da considerare quando si vuole istituire in azienda la funzione di Compliance?
Per istituire con successo la funzione di Compliance in azienda occorre partire dalla cd. ruota della Compliance. La ruota e gli elementi che la compongono, sono una guida per ottenere una funzione di compliance efficace e indipendente.
Redazione
I rischi di riciclaggio negli Stati Uniti variano a seconda dello Stato. Sempre più spesso circolano sugli organi di stampa(1) notizie che riguardano le attività di alcuni Stati degli USA impegnati a fornire valide basi giuridiche alle istituzioni finanziarie che riconoscono la segretezza, e quindi, il segreto bancario ai propri clienti.
Nella valutazione del rischio geografico, i soggetti obbligati alla normativa AML, considerano in genere gli USA come un unico Paese.
Invece, gli istituti finanziari e gli altri obbligati AML farebbero bene a distinguere tra le singole giurisdizioni all’interno degli USA e, di conseguenza, valutare i rischi di integrità legati alle attività commerciali condotte dalla propria clientela.
A ben guardare non si tratta di una sorpresa; già nel 2020 gli USA erano al 2° posto – subito sotto le Isole Cayman – nella classifica della segretezza finanziaria Financial Secrecy Index elaborata dal Tax Justice Network(2).
Redazione
Questa intervista è stata registrata in occasione dell‘International Risk Congress che si è svolto il 29 aprile nella sede di Euroclear a Bruxelles e, organizzato da Risk & Compliance. Il tema scelto, la lotta alla criminalità economico finanziaria e al riciclaggio hanno appassionato la platea.
Hanno partecipato diversi relatori provenienti da Paesi Bassi, Austria, Germania, Belgio e da altri paesi fra cui Jean-Paul Servais (FSMA), Olivier Goffard, Global Director Compliance Euroclear, Jan van Koningsveld e David Lewis.
Il tema della criminalità finanziaria ed economica internazionale e transfrontaliera è stato il filo conduttore del programma, con contributi su pratiche di truffa internazionali, regolamenti sulle criptovalute e il ruolo che le società offshore svolgono a livello internazionale nella lotta contro il riciclaggio di denaro.
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Il Difensore Civico europeo (European Ombudsman) ha avviato un’indagine sul passaggio di personale della Banca Centrale Europea (BCE) al settore privato. L’Autorità di Vigilanza intende accertarsi che la BCE abbia adottato tutti i provvedimenti necessari per la prevenzione di un eventuale conflitto di interessi(1).
L’Ombudsman europeo (Difensore Civico) è un organo – indipendente e imparziale – previsto dal Trattato sul Funzionamento dell’UE con sede a Strasburgo ed eletto dal Parlamento europeo per la durata della legislatura e il suo mandato è rinnovabile. Attualmente, il ruolo è ricoperto all’irlandese Emily O’Reilly. Il suo ruolo è vigilare sulle istituzioni e agenzie dell’EU per garantire il livello più elevato possibile di buone pratiche amministrative a vantaggio dei cittadini dell’Unione.