La quantità di risorse che sta per essere attivata dal Recovery Fund e dai provvedimenti EU collegati alla risposta alla crisi determinata dalla pandemia del Covid19 è destinata a determinare un impatto “gigantesco”, nel bene e/o nel male.
Basti pensare che, calcolato in rapporto al PIL, per alcuni Paesi (segnatamente Italia, Spagna e anche Francia) la quantità di risorse attivate dalla UE per reagire alla pandemia (ca. il 19%) sono di gran lunga superiori a quelle messe in campo, nel secondo dopoguerra, dal piano MARSHALL (che si aggirò intorno al 12%).
Uno tsunami di queste dimensioni non può non avere ripercussioni sulle attività di compliance e su chi di queste attività si occupa. Qui cercheremo di anticipare che cosa queste risorse possano implicare per le attività di compliance. Continua a leggere