Cipriano Ficedolo

Cipriano Ficedolo

Avvocato penalista d’impresa e General Counsel
Risk & Compliance, autore da settembre 2019 ad agosto 2023

Avvocato penalista d’impresa, abilitato al patrocinio dinanzi alle Magistrature Superiori oltre a svolgere l’attività legale in favore di persone fisiche ed enti in ambito giudiziale, svolge l’attività di consulenza in materia di Compliance aziendale, avendo conseguito il titolo di Senior Compliance Manager rilasciato da Assocompliance, associazione professionale di cui è membro effettivo. Ha conseguito inoltre, un Master di II livello in materia di Responsabilità degli Enti ex D.Lgs. 231/2001.

È membro di ODV nonché, consulente in materia di responsabilità degli enti. Ricopre il ruolo di General Counsel per diversi gruppi societari vantando una pluriennale esperienza in diritto penale societario, tributario, finanziario e fallimentare.

È docente e relatore per diverse società di formazione.
CDA Frode Concorso Reato

False fatturazioni quando i membri del CdA concorrono nel reato

1 agosto 2023

di Cipriano FICEDOLO

La Corte di Cassazione con la sentenza 31017/2023(1) affronta una questione molto interessante che fino ad oggi ha avuto pochi precedenti in sede di legittimità, ovvero in quali occasioni i membri del CdA che non hanno sottoscritto la dichiarazione fraudolenta con false fatture, rispondono in concorso del reato con l’amministratore che invece l’ha firmata?

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Messa alla prova degli Enti

Cassazione: Le sezioni unite dicono no alla messa alla prova degli enti

24 aprile 2023

di Cipriano FICEDOLO

Le Sezioni Unite Penali della Suprema Corte con la sentenza n° 14840/2023 – depositata lo scorso 6 aprile hanno posto finalmente fine alla vexata quaestio sull’ammissibilità o meno degli enti alla messa alla prova ex art. 168bis c.p..(1)

L’istituto della messa alla prova:

Prima di entrare nel merito della vicenda squisitamente giuridica, è il caso di inquadrare l’istituto della messa alla prova.

L’istituto della messa alla prova introdotto con la legge 68 del 28 aprile 2014, entrato in vigore nel nostro ordinamento in data 17 maggio 2014, costituisce una nuova causa di estinzione del reato.

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sicurezza posto lavoro

Un anno di novità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro

20 gennaio 2023

di Cipriano FICEDOLO

Il 2021 si è chiuso con una importante novità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, Il 22 dicembre è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 17 dicembre 2021, n. 215 recante la “Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto-legge 21 ottobre 2021, n.146, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili“.

Il Capo III del Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2021, n. 215 con gli articoli 13 e 13bis ha apportato una vera e propria mini-riforma all’impianto normativo del D.Lgs. 81/08, intervenendo in maniera profonda per cercare di arginare il triste fenomeno degli infortuni sul lavoro che, nel nostro paese, si susseguono senza soluzione di continuità al ritmo di più di tre morti al giorno, specialmente nel campo dell’edilizia dove, una recente indagine ha stabilito che oltre il 90% dei cantieri edili non sarebbe in regola rispetto alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Una delle novità più importanti riguarda la formazione dei datori di lavoro, infatti fino ad allora per i datori di lavoro non era previsto alcun obbligo formativo in materia di sicurezza, salvo il caso in cui il datore di lavoro cumulasse su di sé anche il ruolo di R.S.P.P..

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Certificazione 231

La certificazione del modello 231 – l’ennesimo bollino o una vera opportunità

3 ottobre 2022

di Cipriano FICEDOLO

Diversi anni fa durante uno dei tanti convegni a cui sono intervenuto in veste di relatore sul tema della 231 un partecipante mi avvicinò e mi disse, sa ho elaborato un sistema di certificazione del modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2011, una vera e propria novità assoluta.

Gli risposi, mi dispiace per lei ma già altri l’hanno preceduta, e lui con tono piccato mi disse e chi sarebbero costoro?

Sono i 165 Tribunali italiani perché, allo stato, l’unica istituzione che può certificare la validità ed efficacia di un modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 è il Tribunale o, in alcuni casi, la Procura della Repubblica.

L’aneddoto, assolutamente veritiero, rende bene l’idea dello stato dell’arte a distanza di oltre 20 anni dall’entrata in vigore della normativa in tema di responsabilità amministrativa degli enti.

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231 Corte Suprema Cassazione

Come è cambiata la normativa 231 in conseguenza delle decisioni della Cassazione

4 maggio 2022

di Cipriano FICEDOLO

Lo scorso anno la normativa ex D.Lgs. 231/2001, nota ai più come 231, ha compiuto 20 anni.

Sul tema sono stati versati fiumi di inchiostro per evidenziare come la normativa sia mutata nel corso degli anni in conseguenza dei continui e, ripetuti aggiornamenti da parte del legislatore che ha inserito, fra i reati presupposto, oramai quasi tutti i reati presenti nel codice penale e nelle leggi speciali.

Con il presente contributo invece, si vuole offrire una prospettiva diversa ovvero, come la normativa 231 sia mutata a seguito delle sentenze della Suprema Corte di Cassazione.

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Business Judgment Rule

Adeguati assetti organizzativi VS Business Judgment Rule

14 febbraio 2022

di Cipriano FICEDOLO

All’amministratore di una società non può essere imputato a titolo di responsabilità ex art. 2392 c.c. di aver compiuto scelte inopportune dal punto di vista economico, giacché una siffatta valutazione attiene alla discrezionalità imprenditoriale e può, pertanto, eventualmente rilevare come giusta causa di revoca dell’amministratore, non come fonte di responsabilità contrattuale nei confronti della società.

Di talché, il giudizio sulla diligenza dell’amministratore nell’adempimento del proprio mandato non può mai investire le scelte di gestione, o le modalità e circostanze di tali scelte.

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Gestire Sistemi Complessi

Compliance Manager – Ruoli, funzioni e prospettive future

20 settembre 2021

di Cipriano FICEDOLO e Alessandro CERBONI

Nel mese di aprile l’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione, comunemente conosciuta come ISO, ha pubblicato la norma 37301 Compliance Management System, di cui si parla ampiamente in altra sezione di questo sito(1).

Occorre a monte di qualsiasi considerazione chiarire che la Compliance è ormai divenuta non più un aggettivo ma, una disciplina professionale ben precisa che richiede un approccio multidisciplinare e trasversale a molte altre discipline professionali.

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Impresa Organizzazione

I rapporti fra Collegio Sindacale e OdV: un’osmosi necessaria

26 maggio 2021

di Cipriano FICEDOLO

L’art. 375 del D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 (Riforma della crisi d’impresa e dell’insolvenza) ha rivoluzionato in maniera copernicana il modo di gestire l’impresa nel nostro ordinamento.

Il titolo del vecchio art. 2086 c.c. “Direzione e gerarchia dell’impresa” recitava testualmente:

“Direzione e gerarchia nell’impresa L’imprenditore è il capo dell’impresa e da lui dipendono gerarchicamente i suoi collaboratori.“

La nuova formulazione, invece, è “Gestione dell’impresa”, ed al primo comma che è rimasto immutato, se ne è aggiunto un secondo che dispone:

“Gestione dell’impresa

L’imprenditore è il capo dell’impresa e da lui dipendono gerarchicamente i suoi collaboratori. L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.“

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Sicurezza sul lavoro

L’evoluzione giurisprudenziale in ambito di sicurezza sul lavoro

1 marzo 2021

di Cipriano FICEDOLO

Il punto di svolta in tema di responsabilità degli enti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro si è avuta con la famosa ed oramai arcinota sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione sul caso ThyssenKrupp la n. 38343/2014(1), con la quale è stato stabilito come debbano essere intesi i requisiti di interesse e vantaggio in riferimento ai delitti colposi di cui all’art. 25-septies, d.lgs. n. 231 del 2001(1).

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