di Gennaro Giancarlo TROISO
E torniamo all’accordo di libero scambio, senza dazi e quote. Si tratta di un accordo che evita di mettere a rischio gli scambi tra il Regno Unito e i 27 paesi della UE.
Nel 2019 la Gran Bretagna ha infatti esportato il 43% dei propri beni verso l’Unione Europea, mentre i singoli Paesi europei erano notevolmente meno esposti, dal momento che essi hanno esportato in media il 6,5% delle proprie merci verso Londra e per quel che riguarda in particolare il nostro Paese, Il Regno Unito è il quinto importatore di beni italiani.
È vero che l’accordo ha eliminato tariffe e quote, ma ha introdotto un gran numero di barriere non tariffarie come dichiarazioni doganali, licenze speciali, formalità e certificazioni, test di conformità e controlli, che si prevede potranno rallentare le procedure alle frontiere.