1. I mercati anticipano la fine dell’‘incubo inflazione’
Alla vigilia del meeting monetario Fed del 26 luglio 2023, gli esperti attendevano che Powell affermasse che il rafforzamento dei tassi era probabile, pur mantenendo l’opzione dello stand-by.
La maggior parte dei membri del FOMC riteneva necessario un riequilibrio tra domanda e offerta che consentisse un ritorno al consolidamento dei tassi. Il raffreddamento dell’economia statunitense si stava concretizzando con lentezza, pur essendo accompagnato dalla prosecuzione della disinflazione.
Il rialzo di tassi di 25 basis point era scontato dai mercati e il fulcro delle attese ruotava intorno alla guidance di politica monetaria esposta in call da Powell:
dipendenza dai dati; 2% d’inflazione (target Fed); ‘tightening bias’ (rialzo di tasso immediato e ‘forse’ ulteriori rialzi); ridurre l’inflazione senza penalizzare la produzione. Continua a leggere