basilea 4

BASILEA4: il framework normativo

15 luglio 2019

di Marco FERFOGLIA

1.   QUADRO SINTETICO BASILEA4

Con la denominazione “Basilea 4” si fa riferimento a normative di diversa origine e natura che modificano le precedenti regole prudenziali adottate dalle banche denominate “Basilea 3”.

Pertanto il “Framework normativo Basilea 4” prevede sinteticamente:

  • 1. Una progressiva entrata in vigore dal 2021 al 2027.
  • 2. La limitazione delle complessità delle regole prudenziali per la gestione dei rischi.
  • 3. Le diverse componenti di rischio saranno considerate sulla base di evidenze maggiormente “risk sensitive“.
  • 4. L’Adozione di nuovi Modelli Standard per la misurazione dei rischi: creditizi, mercato e operativi.
  • 5. Il contenimento dell’applicazione dei Modelli Avanzati. Imponendo dei limiti quantitativi minimi facendo riferimento alle evidenze definite con il Metodo Standard (output floor).
  • 6. Modifica delle regole di misurazione delle attività ponderate per il rischio (Risk Weighted Assets, RWA), da applicare a taluni segmenti di attività e clientela.

Con l’applicazione di Basilea 4 sarà più semplice confrontare i diversi rischi ed i conseguenti impatti in capo alle singole banche; anche se, specie per quelle di maggiori dimensioni, verrà a manifestarsi un aggravio dei relativi “fondi propri”.

2.   RISCHIO CREDITIZIO “METODO STANDARD”, BASILEA4

Il nuovo metodo Standard che verrà utilizzato dal 2021 principalmente dalle banche medie e piccole per la determinazione dei fondi propri atti a fronteggiare il rischio creditizio, prevede essenzialmente una modifica dei fattori di ponderazione degli attivi (Risk Weighted Assets) maggiormente articolata e granulare.
Ad esempio per le “operazioni di finanziamento ipotecarie” si potrà manifestare un incremento dei relativi fondi propri, che terranno congiuntamente in considerazione:

  •  La destinazione dell’immobile, ad uso abitativo o aziendale.
  • La proporzione tra l’entità del finanziamento e il valore dell’immobile (Loan to Value)
  • Specifica controparte aziendale finanziata, Corporate o PMI.

Mentre per le “operazioni di finanziamento aziendali” sono contemplate, anche in tal caso, delle modifiche dei parametri di ponderazione RWA, atte a considerare contemporaneamente:

  • L’eventuale assegnazione di un Rating alle aziende Corporate.
  • Le dimensioni aziendali del prenditore, Retail oppure Corporate.
  • La destinazione del finanziamento, di tipo ordinario o di natura specifica (specialised lending).

3.   RISCHIO CREDITIZIO “METODI AVANZATI”, BASILEA4

I modelli di valutazione del rischio creditizio basati sull’applicazione dei rating interni (IRB-Foundation, IRB-Advanced) saranno modificati dal 2022 nel tentativo di renderli meno “personalizzabili” e quindi più confrontabili tra le banche significant.

Le principali modifiche regolamentari contemplano:

  • 1. L’impossibilità di utilizzare il metodo avanzato per: i crediti riferiti alle aziende Corporate, le posizioni verso le banche e i portafogli azionari.
  • 2. L’adozione di parametri non inferiori a valori minimi prestabiliti (Pd, EAD, LGD, Maturity) per quantificare la corrispondente “perdita attesa”.
    Le banche significative e quelle che hanno optato per l’utilizzo di “modelli interni” dovranno confrontare i valori complessivi del RWA con quanto calcolato dal relativo Metodo Standard, applicando a quest’ultimo un “output floor” del 72,5%.

4.   RISCHIO DI MERCATO “STANDARD APPROACH” e “INTERNAL MODEL APPROACH”, BASILEA4

Le indicazioni predisposte dal Comitato di Basilea sul tema del “rischio di mercato” definiscono nuove regole in termini di assorbimento di capitale e comparabilità tra le diverse banche e giurisdizioni.
Le relative novità possono così sintetizzarsi:

  • Definizione di criteri oggettivi per individuare il portafoglio di negoziazione della banca (Fundamental Review of the trading Book, FRBT).
  • Predisposizione di un nuovo approccio standard (Standard Approach, SA) con un impiego più ampio e predittivo di parametri statistici, come il Delta e il Vega. Oltre all’introduzione di un nuovo elemento per misurare il rischio di default (Default Risk Charge).
  • Una nuova modalità di calcolo avanzata (Internal Measurement Approach, IMA), con misurazioni giornaliere del rischio di mercato utilizzando il parametro “Expected Shortfall“.
  • Le banche che utilizzano il modello interno IMA dovranno manifestare dei risultati in termini di RWA comunque non inferiori al 72,5% (output floor) di quanto misurato con lo Standard Approach.

L’applicazione dell'”output floor” avverrà in modo graduale dal 2022 al 2027, questi plausibilmente ridurrà i benefici in termini di assorbimento di capitale per le banche che utilizzano i “modelli interni”.

5.   RISCHIO DI OPERATIVO “METODO STANDARD”, BASILEA4

Tutte le banche, sia quelle “less significant” sia quelle “significant“, dovranno usare unicamente il nuovo metodo Standard.
Questo nuovo metodo vuole rendere confrontabile le relative evidenze delle banche europee presenti anche a differenti latitudini.
Sinteticamente la definizione dei “fondi propri” (Operational Risk Capital) con il Metodo Standard è condizionata da:

  • 1. “BIC, Business Indicator Component“, in altre parole dalla dimensione aziendale e dalle diverse tipologie di attività svolte.
  • 2. “ILC, Internal Loss Multipler“, dall’entità e dalla frequenza delle “perdite operative” effettivamente registrate dalla singola banca.

Le banche di maggior dimensione, che obbligatoriamente abbandoneranno i modelli interni, dovranno plausibilmente predisporre una più ampia consistenza di fondi propri.

6.   RISCHI DIVERSI, BASILEA4

“Il Framework Basilea 4” – oltre a definire con nuove modalità di calcolo il capitale proprio relativo al rischio di credito, mercato e operativo – contempla ulteriori interventi di carattere solo apparentemente secondari come per il:

  • Rischio di controparte, con un nuovo modello Standard.
  • Rischio tasso d’interesse, con un nuovo approccio Standard.
  • Credit Valuation Adjustment (CVA), con un nuovo approccio Standard.
  • Grandi esposizioni, che verranno coperte unicamente da capitale Tier1.
  • Cartolarizzazioni, con la predisposizione di tre nuove metodologie di calcolo.
  • Fattore di sostegno da applicare parzialmente anche alle PMI (Supporting factor), alle operazioni superiori a 1,5 milioni.
  • Esposizioni verso controparti centrali (CCP) saranno trattate in modo differenziato.
  • Leverage ratio, consolidamento della modalità di calcolo e previsione di una componente aggiuntiva per le banche sistemiche G-SIB.
  • NSFR (Net Stable Funding Ratio), conferma dell’adozione dell’indicatore, specie per le banche sistemiche.
  • TLAC(Total Loss Absorbing Capacity)/MREL(Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities), le istituzioni Sistemiche (G-SII) dovranno predisporre specifici “cuscinetti di passività”.

7.   IMPATTI E CONSEGUENZE CON BASILEA4

Gli osservatori economici e alcune simulazioni formulate dall’EBA valutano che a regime le banche, a seguito dell’avvento del nuovo framework normativo Basilea 4, saranno plausibilmente sottoposte a richieste aggiuntive di capitale proprio. In particolare questo vale per le banche sistemiche (G-SIB) e quelle “significative” che utilizzano i “modelli interni”, poiché dovranno allineare le loro risultanze di rischio con quanto quantificato dall’applicazione dei nuovi “modelli standard” in una misura almeno pari al 72,5% (output floor).

Inoltre la nuova struttura dei coefficienti da utilizzarsi per la determinazione dei Risk Weighted Assets probabilmente metterà in difficoltà quegli enti finanziari che operano prevalentemente nell’erogazione di mutui e leasing immobiliari.

Conseguentemente l’avvento di Basilea 4 costringerà le banche nel orientare i loro “business model” per concentrarsi quindi su aree di maggior specializzazione, impegnando in modo adeguato le relative disponibilità di capitale e ricercando pricing remunerativi.

 


Per approfondimenti, consultare i seguenti link:

Basel3, Capital Monitoring Report, March 2019, EBA

Basel3, Report on Liquidity Measures, March 2019, EBA

Basel3, International Regulatory Framework, BIS

Basel3, Transitional Arrangements 2017-2027, BIS

Basel3, Minimum Capital Requirements for Market Risk, February 2019, BIS

G-SIBs, List of Global Sistemically Important Banks, Nov 2018 (latest), FSB

G-SIBs, Requirements, FSB

 



Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono segnati con *