Bitcoin Ripresa

Il ruolo dei governi centrali nella volata del Bitcoin

4 gennaio 2021

Redazione

In questi giorni il Bitcoin ha battuto ogni record, solo ieri ha superato 27.000 Euro, e la corsa sembra destinata a continuare.

Di record in record, il record assoluto è della scorsa settimana con un incremento di valore a doppia cifra +25% e la capitalizzazione di mercato che in un giorno è aumentata di 70MLD USD.

LA CORSA DEL BITCOIN E IL RUOLO DEI GOVERNI CENTRALI

La marcia del Bitcoin è iniziata quando i governi centrali hanno cominciato a vivere a credito per resistere alla crisi economica scatenata dal Covid-19. A marzo scorso, il valore del Bitcoin era di circa 4.500 Euro ad oggi ha fatto registrare un + 580%. I grandi investitori stanno acquistando forti posizioni in Bitcoin e, al tempo stesso, i governi centrali fanno gli straordinari per “stampare moneta”.

 

Bitcoin_2020-2021

Source: Coindesk, Evoluzione Bitcoin 

La quantità di moneta legale (fiat) stampata negli ultimi mesi è tale che ha intaccato – e diminuitola fiducia degli investitori professionali nella moneta fiat. È notizia recente che il colosso americano delle assicurazioni Massachusetts Mutual ha investito l’equivalente di 100 MLN USD in Bitcoin; si tratta solo dello 0,017% del totale del capitale investito ma è comunque un chiaro segnale per il mercato.

A questo si aggiunga che diversi e importanti operatori del mondo finanziario e delle gestioni patrimoniali hanno iniziato a offrire prodotti in Bitcoin.

PORTAFOGLI ELETTRONICI PIENI DI BITCOIN

Il Bitcoin esce dal recinto dei nerds e dei circuiti criminali e si propone come valuta sempre più ampiamente accettata anche se rimane il carattere fortemente speculativo. Diverse le società che recentemente hanno investito in Bitcoin fra cui: Ruffer Investment nota società di gestione patrimoniale che ha investito 750 MLN USD pari al 2,7% del totale del portafoglio con l’obiettivo di proteggersi dall’incertezza monetaria e dai tassi di interesse oltremodo bassi da molto tempo; la Banca d’investimento Guggenheim che ha investito 690 MLN USD nonché alcuni gestori di fondi tradizionali come il miliardario degli hedge fund Paul Tudor Jones, tutti con posizioni in Bitcoin. A questo si aggiunga che società come Fidelity – uno dei più grandi gestori di fondi al mondo – è diventata fornitore di Bitcoin per gli investitori istituzionali.

Fa pensare il ruolo che è toccato proprio i governi centrali. Gli stessi che non sono mai stati favorevoli alla natura anarchica del network Bitcoin sono oggi quelli che hanno contribuito all’ascesa del Bitcoin. A questo proposito, anche la creazione del Registro delle Criptovalute da parte di diverse Autorità di Vigilanza ha contribuito a creare e alimentare un clima di fiducia verso il Bitcoin.

Gli operatori di aziende crypto – e che offrono prodotti in criptovaluta si trovano di fronte un nuovo scenario, impensabile fino a pochi mesi fa. Infatti, fino all’anno scorso era per loro ben difficile avvicinare gli investitori professionali in quanto per questi ultimi non era raccomandabile investire in Bitcoin. Ma oggi la situazione è totalmente cambiata.

Oro, opere d’arte e Bitcoin stanno performando molto bene. Da evidenziare che la corsa del Bitcoin non è una novità solo degli ultimi mesi: già da marzo scorso gli hedge fund americani più aggressivi hanno preso forti posizioni – soprattutto – in Bitcoin e fin da gennaio 2020 sono diminuiti del 20% i Bitcoin disponibili sui mercati. Tutti depositati nei portafogli elettronici.

I portafogli elettronici con i Bitcoin e le altre criptovalute portano anche nuove sfide per le società che li detengono. Il mercato dei Bitcoin è tipicamente un mercato altamente speculativo e molto volatile. L’azienda può considerare i Bitcoin un asset ma come vanno registrati in bilancio? In base ai principi IFRS non si tratta di un vero strumento finanziario. Spesso oggi è registrato in bilancio come disponibilità ma secondo molti esperti si tratta invece di un investimento puro.

PARTE LA CORSA VERSO 1 MLN USD

Nuovi Bitcoin si possono guadagnare/estrarre solo attraverso il mining ossia la soluzione di pesanti calcoli aritmetici che consumano ingenti quantità di elettricità. La quantità di Bitcoin è prestabilita e saranno al massimo 21 MLN di criptomonete. Quest’anno la quantità di Bitcoin che si possono estrarre con il mining si è dimezzata. E la scarsità dei Bitcoin ha un suo peso. Infatti, proprio a causa della quantità “predefinita” il Bitcoin è considerato come la criptovaluta più preziosa fra tutte le criptovalute. In questi primi 11 anni sono già stati estratti circa l’88% del totale dei Bitcoin disponibili a termine. Nonostante l’incertezza che caratterizza l’economia reale tutto sta aumentando e dallo scoppio del Covid-19 molti miliardi sono stati pompati nell’economia.

Questo scenario apre alle richieste di discussione a 360 gradi: il focus esclusivo sulla capitalizzazione di mercato del Bitcoin può essere fuorviante. Il Bitcoin è una tecnica che ha molte manifestazioni. È una conseguenza della nostra società digitale e le sue possibilità applicative sono tuttora sottovalutate. Attualmente, il prezzo del Bitcoin non equivale al suo valore reale e alla sua sottostante tecnologia blockchain.

Gli investitori di Bitcoin affermano che il valore del Bitcoin è ancora molto basso e, secondo le loro previsioni – entro 5 anni – raggiungerà il valore di 1 MLN USD. “I picchi di valore si stanno alzando e gli scivoloni sono meno profondi. Sicuramente ci saranno ancora molte anomalie nell’andamento del valore ma con variazioni non maggiori del 50%. Gli investitori professionali non intendono più stare in disparte ma vogliono essere attori di questo mercato altamente speculativo e volatile”.

ORO DIGITALE VERSUS ORO

Il valore totale di mercato del Bitcoin nonostante sia notevolmente aumentato nel corso del 2020 rimane pur sempre intorno a 600 MLD USD per cui si tratta di un “giocatore” relativamente piccolo. La “tecnica” (il Bitcoin, ndr) definita “nuovo oro” dagli investitori più affezionati ha, in realtà, poco da che spartire con l’oro vero che ha pur sempre una capitalizzazione di mercato di circa 10.000 MLD Euro. Gli investitori sono convinti che le cose possano velocemente cambiare e prevedono che, nel corso del 2021, il valore del singolo Bitcoin si attesti fra 60.000 e 150.000 Euro. Il Bitcoin come “nuova riserva di valore” perché le giovani generazioni lo preferiscono all’investimento in oro. La paura per il crash del mercato rimane limitata per la convinzione che oggi il mercato è dominato dagli investitori professionali che hanno in genere una visione di lungo periodo mentre nel 2017 quando il Bitcoin raggiunse il picco di 20.000 USD sul mercato operavano molti piccoli consumatori-investitori che erano entrati in massa ma uscirono altrettanto velocemente.

E come cambia il valore delle criptomonete quando ci sono dei provvedimenti delle Autorità di Vigilanza? Questo nel prossimo articolo sul tema.

 



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