di Giulia ALECCE, Andrea DI CORRADO e Mirco DI LORENZO
Resoconto del Financial Crime & Compliance Forum “Conformità e sicurezza finanziaria in un contesto innovativo” – Senato della Repubblica, 14 aprile 2025
La criminalità economico finanziaria sta vivendo una trasformazione profonda: dai tradizionali traffici illeciti all’uso di sofisticati veicoli societari, dall’impiego di tecnologie evolute alla ricerca di nuove aree di vulnerabilità normativa.
Il 14 aprile 2025, presso la sala Zuccari del Senato della Repubblica, rappresentanti delle principali istituzioni italiane ed europee si sono confrontati sull’evoluzione dei fenomeni, sull’impatto delle riforme continentali e sul ruolo strategico dei partenariati pubblico-privati (PPP) nella tutela dell’economia legale. Di seguito, una sintesi ragionata degli interventi.
1 | Dalle cosche alle holding: il quadro tracciato dal Gen. Michele Carbone
Il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia ha ricostruito l’evoluzione della criminalità organizzata dagli anni ’70 ad oggi: le storiche “famiglie” si sono riconfigurate in reti di imprese capaci di riciclare capitali sempre più ingenti provenienti da narcotraffico, estorsioni e immigrazione clandestina. Uno studio CGIA di Mestre stima in 150 mila le imprese potenzialmente contigue ai clan. I nuovi business? Frodi fiscali su larga scala – Iva, accise e crediti d’imposta – attuate tramite società cartiere e false fatturazioni. Carbone ha auspicato un maggior coinvolgimento delle Pubbliche Amministrazioni (PA) nelle segnalazioni di operazioni sospette, sottolineando la convergenza – ricordata anche da ANAC – fra presidi anticorruzione e antiriciclaggio.
2 | L’analisi finanziaria potenziata dai dati: la visione di Enzo Serata (UIF)
Il Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia ha evidenziato il valore delle Segnalazioni di Operazioni Sospette (SOS): non tanto nel volume, quanto nella qualità e tempestività delle informazioni. La UIF sta investendo in data science e machine learning per affinare i modelli di selezione, ma il salto di qualità richiede collaborazione pubblico‑privato e accesso ai dati, nel rispetto delle tutele normative. Serata ha ricordato il processo di armonizzazione europea e la nascita della nuova AML Authority (AMLA) come leve decisive per un presidio più integrato.
3 | Il nuovo assetto normativo europeo secondo Aldo Stanziale (Banca d’Italia)
Il Vice‑Capo dell’Unità di Supervisione Antiriciclaggio di Banca d’Italia ha illustrato il pacchetto legislativo AML dell’UE, fondato su tre pilastri:
- Sistema di vigilanza europeo integrato con AMLA, autorità nazionali e FIU.
- Single Rulebook composto da quattro atti, che uniformerà le regole.
- Strumenti di supervisione rafforzata, sia diretta che indiretta.
La novità cardine è l’AMLA, che avvierà l’operatività il 1° luglio 2025 con poteri di vigilanza sugli intermediari a più alto rischio di riciclaggio.
4 | Operazioni sospette e cooperazione investigativa: l’impegno della Guardia di Finanza – Gen. Stefano Lombardi
Il Comandante del Nucleo speciale di polizia valutaria ha illustrato le best practice adottate dal Corpo, tra cui il recente memorandum con la Procura Europea (EPPO) (marzo 2024) e un progetto pilota con Intesa Sanpaolo per Piemonte e Valle d’Aosta. Un caso emblematico: una PA che, a seguito di “bad news” su un socio, ha presentato una SOS rivelatasi decisiva per scoprire un’autoriciclaggio di fondi pubblici.
5 | Tavola rotonda: dati, tecnologia e partnership come leva di sistema
5.1 | Alessandro Romano (INPS)
Con 1,8 milioni di datori di lavoro assicurati e 300 miliardi di entrate contributive, l’INPS gestisce un patrimonio informativo unico. Il sistema SI.B.I.L.L.A. consente di contrastare compensazioni indebite e somministrazione illecita di manodopera. La collaborazione con UIF, GDF e procure – ad esempio Milano – ha già prodotto risultati tangibili, smascherando “teste di legno” in settori ad alto rischio.
5.2 | Antonio Graziano (Poste Italiane)
Il Gruppo Poste affronta il rischio reputazionale legato al riciclaggio con protocolli d’intesa con Polizia Postale, GDF e Carabinieri. Formazione continua e PPP sono gli ingredienti fondamentali per intercettare i nuovi schemi criminali che sfruttano pagamenti istantanei e identità fittizie.
5.3 | Luca Cattarossi (Intesa Sanpaolo)
Cattarossi ha salutato con favore l’art. 75 del nuovo Regolamento UE, che apre alla condivisione di dati oggettivi e soggettivi fra intermediari e con il settore pubblico. Intesa Sanpaolo partecipa dal 2021 a un PPP transnazionale promosso da Europol, ha attivato un protocollo con UIF‑GDF‑DNA (settembre 2023) e investe in modelli di AI proprietari – grazie anche al consorzio Digital Hub con il Politecnico di Torino – mantenendo però la supervisione umana per garantire spiegabilità e governance del rischio.
5.4 | Alberto Pioletti (Procura Europea)
Il Procuratore Europeo ha spiegato come l’EPPO colmi i limiti territoriali delle procure nazionali nella lotta alle frodi carosello e ad altri reati transnazionali. Ha denunciato i casi di soggetti condannati per mafia che ottengono fondi UE e ha ribadito che, per l’EPPO, il riciclaggio è una costante: l’obiettivo è bloccare preventivamente i flussi illeciti.
Conclusioni
Dalle analisi macro della DIA alle iniziative sul campo di FIU, GDF, INPS, grandi gruppi finanziari e Procura Europea, emerge un consenso netto: solo una cooperazione strutturata pubblico‑privato, supportata da dati di qualità e da un quadro normativo armonizzato, può arginare l’evoluzione del crimine finanziario. L’entrata in funzione dell’AMLA e l’art. 75 del nuovo Regolamento UE offrono l’opportunità di superare barriere informative e duplicazioni di sforzi.
Resta cruciale, come hanno sottolineato tutti i relatori, coltivare competenze ibride – giuridiche, tecnologiche e investigative – e mantenere l’uomo al centro dei processi decisionali, affinché l’innovazione sia davvero al servizio della legalità e della libera concorrenza.
Ti interessano questi temi? Sei parte di una istituzione finanziaria?
Oggi nel corso di un webinar dedicato, un approfondimento su “AI nella lotta ai crimini finanziari”.
Puoi ancora iscriverti al webinar utilizzando questo link diretto: LINK
Intervento di:
Giulia ALECCE | Compliance & Risk Management Advisor, JS, Joint Services
Andrea DI CORRADO | AML Senior Business Consultant , JS, Joint Services
Mirco DI LORENZO | AML & Compliance Specialist, JS, Joint Services

Joint Services è una società di consulenza specializzata nella trasformazione IT in ambito Anti Financial Crime e Compliance.
Grazie al suo team di ingegneri informatici ed esperti di tematica, JS è un partner tecnico e consulenziale per i propri clienti e facilita la traduzione dei “business requirements” in soluzioni tecniche su misura.
JS attualmente opera in Italia, Francia, Austria, Svizzera, Belgio, Albania, Romania, Singapore, USA e Canada.
Sito Internet: www.joint-services.com