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C’è il Cloud nel futuro del settore finanziario?

27 novembre 2020

Redazione

In anni recenti, i dipartimenti IT di molte istituzioni finanziarie hanno adottato il cloud. Il motivo di tanto successo è legato agli evidenti vantaggi e per questo i progetti cloud attraggono una grossa fetta degli investimenti complessivi. E questa tendenza è destinata a continuare.

Le istituzioni finanziarie che, nel corso di quest’anno, hanno avviato processi di cambiamento digitale (digitalizzazione) stanno costruendo sopra le fondamenta gettate dai “primi utenti del cloud“. Questi ultimi sono un gruppo relativamente piccolo di pionieri del cloud che hanno aperto la strada, rendendo di fatto il passaggio al cloud sempre più efficace e più veloce. Nel frattempo, anche gli stessi ambienti cloud sono maturati e si sono ulteriormente sviluppati.

La standardizzazione e lo sviluppo delle best practices hanno fatto il resto attirando l’attenzione dei decision maker della direzione. I vantaggi sono sempre più evidenti. Questo ha determinato all’interno del settore finanziario stimoli sempre maggiori per preparare le organizzazioni al cloud e, comunque a garantire una certa compatibilità dei sistemi esistenti con il cloud.

Un ulteriore fattore che contribuisce è che le preoccupazioni su come è progettato un cloud (Software as a Service, Platform as a Service, ecc.) si sono molto attenuate o sono addirittura svanite. La standardizzazione e lo sviluppo delle best practices diffuse determinano una maggiore rapidità del processo decisionale in merito all’adozione del cloud e con sempre minori discussioni interne fra i diversi reparti/responsabili interessati.

La rapida adozione del cloud è spesso vista dal punto di vista del cliente. Le parti che rendono possibile questa tecnologia – i.e sviluppatori e aziende provenienti dal mondo fintech – passano in secondo piano sebbene siano quelle che hanno determinato la maturazione del cloud e siano corresponsabili della trasformazione digitale attualmente in atto nel settore finanziario.

I gruppi responsabili dell’implementazione del cloud all’interno delle organizzazioni sono spesso definiti “tribù” perché formati da persone provenienti da reparti diversi e quindi trasversali all’organizzazione. Le tribù accrescono le loro conoscenze molto rapidamente grazie a programmi predefiniti di certificazione e formazione spesso offerti dai provider del cloud. Il risultato è una forte crescita dei talenti in ambito cloud che accelerano e migliorano ulteriormente lo sviluppo e l’implementazione dei programmi di cloud.

MIGRAZIONI PIÙ EFFICACI

L’ottimizzazione del cloud per ridurre i costi e migliorare i lavori operativi è attualmente una delle maggiori priorità dei decision maker della direzione. Un’altra forte tendenza è il frequente uso di container spesso definita containerisering.

Tradizionalmente, le modifiche alla configurazione a livello di framework richiedevano agli amministratori di eseguire le stesse azioni su 20 o più ambienti. Un processo estremamente laborioso, in cui se uno o due server non venivano inclusi nelle attività, la configurazione doveva essere fatta nuovamente. L’uso dei container ha apportato un notevole miglioramento a tutto il processo di configurazione. Infatti, una volta che la configurazione è stata eseguita con successo su un server, può essere facilmente distribuita su tutti gli altri server. La “containerizzazione” riduce la possibilità di commettere errori e contribuisce efficacemente alla diffusione dell’approccio CI/CD (Continuous Integration/Continuous Development).

La rapidità di adozione del cloud nel settore finanziario è destinata a continuare. Anzi, grazie al continuo sviluppo dei talenti, all’emergere di metodi di lavoro moderni (Agile), a benchmark più evoluti e alle innovazioni dirompenti (disruption) ci si aspetta che le istituzioni finanziarie diano una vera spinta ai loro programmi di trasformazione sul cloud nei prossimi anni.

 



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