Una delle principali novità del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII)(1) è la tempestiva rilevazione dei sintomi della crisi e la conseguente attivazione della procedura di early warning con la previsione di figure esterne alle aziende, che svolgano l’attività periodica di controllo, con l’intento di evitare gli eventi traumatici della crisi e consentire di preservare la continuità aziendale.
News
Responsabilità penale dell’OdV secondo la Cassazione
La sentenza della Cassazione, n. 18168/2016(1), allo stato la prima ed unica sul tema, ha chiarito, anche se solo in parte, le responsabilità penali in capo all’OdV, statuendo che, i membri dell’Organismo di Vigilanza non possono essere ritenuti responsabili di avere omesso la segnalazione al C.d.A. e la mancata pretesa da parte di quest’ultimo e, dei direttori generali della società, di porre in essere ogni utile rimedio al fine di scongiurare le carenze in tema di prevenzione dagli infortuni sul lavoro che venivano puntualmente segnalate all’interno del cantiere.
Di conseguenza, non commettono il delitto di omissione dolosa di cautele antinfortunistiche i membri dell’Organismo di Vigilanza, qualora non siano provate le carenze e le manchevolezze dei presidi di sicurezza da essi dolosamente ignorate.
Essere Compliance Manager a 360 gradi
Redazione
Il Compliance Manager è una figura complessa che sa muoversi su piani ampi e diversificati seguendo il filo rosso della Conformità e dell’Integrità. Si possono individuare 4 aree del sapere (know-how):
il comportamento umano; l’organizzazione ed il risk management; la regolamentazione, il monitoraggio e l’applicazione delle norme; i dati e le tecnologie.Più poteri alle FIU contro riciclaggio e terrorismo transnazionali
di Lorenzo SAVASTANO
Scambio di informazioni tra FIU: una prima analisi della Direttiva UE n. 2019/1153
1. LA DIRETTIVA UE N. 2019/1153: INQUADRAMENTO GENERALE
La Direttiva UE n. 2019/1153 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019(1), recante “Disposizioni per agevolare l’uso di informazioni finanziarie e di altro tipo a fini di prevenzione, accertamento, indagine o perseguimento di determinati reati” (in avanti: “direttiva“, pubblicata sulla G.U.U.E. lo scorso 11 luglio, stabilisce nuove misure volte ad ottimizzare ed accelerare lo scambio di dati ed informazioni finanziarie tra gli Stati membri dell’Unione Europea allo scopo di perseguire con rinnovato vigore ed efficacia non solo una serie di reati cd. gravi, di cui si dirà a breve, ma soprattutto i fenomeni transnazionali del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.
Legalità, trasparenza, etica e correttezza per prevenire i rischi
di Ermelindo LUNGARO, Carlo REGOLIOSI, Corrado PAPA
Il sistema dei controlli delineato dalla “231” – Le opportunità della correlazione tra l’Organismo di Vigilanza e la Funzione di Compliance…. verso una Compliance 2.0
UNA RIFLESSIONE SISTEMICA CONCLUSIVA
Un’ulteriore riflessione nella visione sistemica delineata è utile focalizzare sull’approccio che deve guidare il controllo nell’ottica tracciata dal Legislatore 231 e, più in generale, nella costruzione ed implementazione di un assetto idoneo alla prevenzione dei rischi aziendali.
I profili di questo approccio, a parere di chi scrive, devono incentrarsi sugli aspetti di seguito indicati.
Video-Intervista con l’Avv. Michela Barbarossa – Compliance e GDPR “in movimento”
Redazione
È il momento delle donne, di talento!
In Europa, alla Presidenza della Commissione Europea e della BCE ci sono due donne. In Italia molte donne siedono nei Cda aziendali. Inclusione e diversità di genere sono valori da perseguire per migliorare coesione, competenze e prospettive nei team.
Per questo siamo lieti di poter intervistare l’Avvocato Michela Barbarossa, Legal Manager del Gruppo Danone e specialista in Privacy e Compliance.
La sinergia della Compliance, longa manus dell’Organismo di Vigilanza
di Ermelindo LUNGARO, Carlo REGOLIOSI, Corrado PAPA
Il sistema dei controlli delineato dalla “231” – Le opportunità della correlazione tra l’Organismo di Vigilanza e la Funzione di Compliance…. verso una Compliance 2.0
LE OPPORTUNITÀ DELLA CORRELAZIONE TRA L’ORGANISMO DI VIGILANZA E LA FUNZIONE DI COMPLIANCE
Il sistema di controllo interno delineato dalla normativa 231 individua – lo si è detto in premessa – l’attore principale nell’Organismo di Vigilanza, ovvero in un Organismo appositamente costituito, dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, e incaricato del precipuo scopo di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello (cioè dello stesso sistema di controllo interno) e di curarne l’aggiornamento.
EMIR REFIT: cosa cambia per le controparti non finanziarie
di Damiano DI MAIO e Luca POMPEI
Il Regolamento REFIT (Regulatory Fitness and Performance Programme): i nuovi impatti sul business dei derivati OTC per le controparti non finanziarie
La normativa europea sui mercati finanziari continua ad evolversi, cercando di garantire, almeno questi sono i propositi, un equilibro tra le esigenze di business degli operatori e la tutela del mercato.
La semplificazione oltre ad un approccio più proporzionato dei settori riguardanti gli strumenti derivati, settori trattati dal regolamento (UE) n. 648/2012 (EMIR) costituiscono il principale programma della Commissione, volto a verificare quindi l’adeguatezza e l’efficacia della regolamentazione varata in questi ultimi anni.
Dalla comunicazione della Sostenibilità alla gestione del rischio Environmental, Social & Governance (ESG)
di Francesco Domenico ATTISANO
Partendo dalle conclusioni è ormai chiaro che comunicare non è più sufficiente, bisogna gestire in maniera efficace per creare efficienza ed economicità. Infatti, la triste realtà è che i rischi ambientali e sociali si stanno tramutando in eventi sempre più ripetuti e ravvicinati, e non solo ciclici nel medio termine, con una rilevanza – per l’ampiezza e vastità dei danni che ne conseguono – non solo per le aziende ma per tutti gli stakeholder, quindi per gli investitori ma in ultima analisi per noi cittadini.
Nell’ultimo triennio, l’attenzione da parte degli stakeholder alle questioni ambientali e sociali, nonché l’evoluzione normativa internazionale e nazionale, hanno dato una spinta esponenziale al tema delle performance non finanziarie.
Il modello 231 fra l’Organismo di Vigilanza e la Funzione di Compliance
di Ermelindo LUNGARO, Carlo REGOLIOSI, Corrado PAPA
Il sistema dei controlli delineato dalla “231” – Le opportunità della correlazione tra l’Organismo di Vigilanza e la Funzione di Compliance…. verso una Compliance 2.0
UNA PREMESSA DI CONTESTO
L’8 giugno 2019 la “231(1)” ha celebrato il diciottesimo anno di età ed è dunque divenuta “maggiorenne”.
Questo simbolico evento di celebrazione deve, a parere di chi scrive, rappresentare un momento di riflessione sul sistema delineato da questa normativa che ha posto nel panorama giuridico italiano le fondamenta di una modalità di organizzazione, gestione e controllo aziendale per un verso semplice, organica ed autoregolamentata e, per altro verso, idonea a garantire una conduzione aziendale efficace e trasparente in un contesto di continuità di medio e lungo termine e coerentemente con gli obiettivi strategici che ciascuna realtà persegue.