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Negli ultimi anni il dibattito sulla settimana lavorativa di quattro giorni ha guadagnato sempre più spazio. Non si tratta più di un’utopia da visionari o di esperimenti isolati, ma di una scelta concreta che alcune grandi aziende hanno già adottato, con risultati che vanno oltre le attese.
La spinta decisiva arriva dall’intelligenza artificiale, che rende possibile mantenere la produttività, e in alcuni casi addirittura accrescerla, pur lavorando meno ore.
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L’illusione della calma nell’adozione dell’IAQuando nel novembre 2022 è arrivato ChatGPT, l’eco mediatica è stata enorme. Alcuni hanno immaginato un futuro imminente di uffici vuoti e intere professioni spazzate via. Altri, più ottimisti, si sono concentrati sull’idea di una produttività mai vista.
A distanza di quasi tre anni, la realtà è molto meno spettacolare. Non c’è stata un’ondata di licenziamenti di massa e nemmeno un’impennata della produttività paragonabile alle grandi rivoluzioni industriali del passato.
Eppure, sarebbe un errore interpretare questa apparente tranquillità come segno che l’intelligenza artificiale (IA) sia un fenomeno marginale.
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Sostenibilità sotto revisione: l’Unione Europea punta a norme più leggere per le grandi impreseIn un momento storico in cui la sostenibilità continua a occupare un posto di rilievo nelle agende politiche internazionali, l’Unione Europea sceglie un cambio di passo strategico. Le regole europee sulla responsabilità delle imprese nei confronti dell’ambiente, dei diritti umani e delle condizioni di lavoro lungo le filiere globali stanno per essere profondamente modificate.
L’obiettivo non è abbandonare la direzione intrapresa, ma piuttosto calibrare gli strumenti legislativi per evitare che diventino un ostacolo alla crescita. Nei fatti, si apre una nuova fase in cui si cerca di bilanciare due esigenze apparentemente opposte: la tutela responsabile e la competitività economica.
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Trump accelera sulla successione alla guida della Fed: “Tre o quattro candidati in valutazione”Durante la conferenza stampa conclusiva del vertice NATO a L’Aja, il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato di essere in fase avanzata di valutazione per individuare il prossimo presidente della Federal Reserve. Secondo quanto dichiarato, sarebbero “tre o quattro” i nomi attualmente in lizza per subentrare a Jerome Powell, il cui mandato terminerà nel 2026.
Non si esclude che la nomina possa venire annunciata con largo anticipo rispetto alla scadenza formale del mandato di Powell. Si parla già di un possibile annuncio tra settembre e ottobre, o addirittura entro l’estate, ipotesi che, se confermata, romperebbe la prassi di una transizione a ridosso della fine del mandato.
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Tra retention e sorveglianza invisibile: cosa si cela dietro ai “regali” delle piattaforme onlineNel mondo sempre più complesso della gestione del rischio digitale e della compliance normativa, anche un aneddoto informale può diventare la cartina tornasole di dinamiche sofisticate. Durante una pausa in ufficio, un episodio apparentemente banale ha acceso una riflessione ben più profonda: quali tecnologie di tracciamento si attivano quando un utente tenta di lasciare una piattaforma digitale?
E come queste pratiche si interfacciano con i principi di trasparenza, consenso e accountability richiesti dal Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR), in particolare dagli articoli 5 (principi di trattamento), 6 (liceità del trattamento), 7 (consenso) e 25 (privacy by design e by default), nonché dalle linee guida del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB)?
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Malta non potrà più rilasciare i cosiddetti passaporti d’oro. Lo ha stabilito ieri la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, dichiarando che il programma maltese, che consente ai cittadini stranieri facoltosi di acquistare la cittadinanza, viola il diritto dell’Unione.La sentenza1 arriva in un contesto in cui altri Stati membri dell’UE avevano già adottato schemi simili, poi abbandonati sotto la pressione della Commissione europea.
Sebbene gli Stati membri abbiano il diritto di determinare autonomamente le modalità per concedere o revocare la cittadinanza del singolo Stato, i giudici europei hanno stabilito che la pratica maltese mina il principio di fiducia reciproca tra i Paesi dell’Unione. La decisione della Corte va contro il parere dell’avvocato generale – della stessa Corte di Giustizia UE -, che si era espresso a favore del mantenimento del programma.
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Andrea Enria, ex presidente del consiglio di sorveglianza della Banca Centrale Europea, è stato nominato oggi membro del Comitato per la Regolamentazione Prudenziale (Prudential Regulation Committee) dal Governatore della Banca d’Inghilterra, Andrew Bailey.
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Dal 17 gennaio 2025, le istituzioni finanziarie in tutta Europa saranno obbligate a rispettare le nuove normative introdotte dalla Digital Operational Resilience Act (DORA). Questa normativa mira a rafforzare la capacità delle banche, assicurazioni, fondi pensione e gestori patrimoniali di resistere alle minacce digitali e garantire la continuità operativa, riducendo così i rischi legati agli attacchi informatici o interruzioni globali dei computer.
Tuttavia, con l’avvicinarsi della scadenza, secondo gli esperti, molte istituzioni non sono ancora pronte. Per questo è ancora più importante sapere cosa fare e, soprattutto, quali sono le priorità a cui lavorare.
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SommarioIn concomitanza con la Giornata Internazionale contro la Corruzione, il Ministero degli Affari Esteri italiano ha ospitato una conferenza di grande rilievo. Gli interventi dei vari relatori, tra cui il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio hanno enfatizzato la centralità della lotta alla corruzione come elemento cruciale per la sicurezza e la stabilità economica del Paese.
La corruzione viene vista non solo come un problema nazionale, ma come una questione transnazionale che richiede un approccio coordinato e globale. I relatori hanno sottolineato il ruolo della cooperazione internazionale, in particolare con i Paesi del Sud America e del Sud-est asiatico, per affrontare la corruzione e la criminalità organizzata, evidenziando l’importanza della diplomazia giuridica e di sicurezza.
La conferenza ha messo in luce le iniziative e i progetti già avviati, oltre a discutere le strategie necessarie per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni italiane e quelle straniere.
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Un nuovo incontro ed una nuova intervista: l’ex-magistrato Gian Carlo CASELLI non ha bisogno di presentazioni.
In questa interessante chiacchierata percorriamo insieme i tratti fondamentali della storia italiana e come si sono evoluti gli strumenti per la lotta all’economia illegale, alla mafia, al terrorismo: il fil rouge sono le informazioni. Le informazioni fornite: dai pentiti del terrorismo e della mafia, dalle segnalazioni delle operazioni sospette, dai media nonché l’utilizzo che viene fatto anche di informazioni a fin di bene ma anche, per colpire pesantemente le persone.
Le informazioni sono essenziali per arrivare al cuore dell’economia illegale nelle sue tre principali declinazioni: l’evasione fiscale, la corruzione e la mafia. Un “affare” da 330 miliardi di Euro all’anno: una rapina colossale di soldi che vengono portati via, risorse sottratte scientemente alla collettività e alla giustizia sociale: un campo sportivo in meno, un centro anziani fatiscente, l’abbandono della tutela del territorio...
Si comprende bene che l’economia illegale è una vera e propria piaga da combattere – con ogni mezzo – perché corrode il nostro vivere civile e minaccia costantemente il nostro futuro.
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