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Conformità e sicurezza finanziaria: le nuove frontiere della collaborazione pubblico‑privato

Conformità e sicurezza finanziaria: le nuove frontiere della collaborazione pubblico‑privato

2 luglio 2025

di Giulia ALECCE, Andrea DI CORRADO e Mirco DI LORENZO

Resoconto del Financial Crime & Compliance Forum  “Conformità e sicurezza finanziaria in un contesto innovativo” – Senato della Repubblica, 14 aprile 2025

La criminalità economico finanziaria sta vivendo una trasformazione profonda: dai tradizionali traffici illeciti all’uso di sofisticati veicoli societari, dall’impiego di tecnologie evolute alla ricerca di nuove aree di vulnerabilità normativa. 

Il 14 aprile 2025, presso la sala Zuccari del Senato della Repubblica, rappresentanti delle principali istituzioni italiane ed europee si sono confrontati sull’evoluzione dei fenomeni, sull’impatto delle riforme continentali e sul ruolo strategico dei partenariati pubblico-privati (PPP) nella tutela dell’economia legale. Di seguito, una sintesi ragionata degli interventi.

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Due diligence e sostenibilità: come le nuove regole UE (CS3D e CSRD) riducono gli obblighi per le imprese

Due diligence e sostenibilità: come le nuove regole UE (CS3D e CSRD) riducono gli obblighi per le imprese

30 giugno 2025

Redazione

Sostenibilità sotto revisione: l’Unione Europea punta a norme più leggere per le grandi imprese

In un momento storico in cui la sostenibilità continua a occupare un posto di rilievo nelle agende politiche internazionali, l’Unione Europea sceglie un cambio di passo strategico. Le regole europee sulla responsabilità delle imprese nei confronti dell’ambiente, dei diritti umani e delle condizioni di lavoro lungo le filiere globali stanno per essere profondamente modificate.

L’obiettivo non è abbandonare la direzione intrapresa, ma piuttosto calibrare gli strumenti legislativi per evitare che diventino un ostacolo alla crescita. Nei fatti, si apre una nuova fase in cui si cerca di bilanciare due esigenze apparentemente opposte: la tutela responsabile e la competitività economica.

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Le infiltrazioni mafiose nel mondo delle energie rinnovabili

Le infiltrazioni mafiose nel mondo delle energie rinnovabili

27 giugno 2025

di Andrea DANIELLI

L’Italia si posiziona tra i paesi europei con una significativa penetrazione delle energie rinnovabili nel mix energetico nazionale. Nel 2023, tali fonti hanno contribuito per il 44% della produzione elettrica nazionale totale, con un trend in crescita rispetto agli anni precedenti.

Come è composto il mix di produzione?

La principale fonte è l’idroelettrico, che copre dal 38 al 40% del totale delle rinnovabili, seguito dal fotovoltaico (24-26%) ed eolico (18-20%); la distribuzione geografica del fotovoltaico vede primeggiare, per potenza prodotta, la Puglia, seguita da Lombardia ed Emilia Romagna. Nell’eolico, vediamo un grande protagonismo del meridione, dove nuovamente in testa troviamo la Puglia, seguita da Campania e Sicilia(1).

Le rinnovabili in Italia hanno raggiunto una capacità complessiva di oltre 78 GW (78.050 MW), con circa 1 milione e seicentomila impianti attivi.

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Trump valuta nuovi candidati per la Federal Reserve: cosa cambia per mercati e politica monetaria dopo il vertice NATO

Trump valuta nuovi candidati per la Federal Reserve: cosa cambia per mercati e politica monetaria dopo il vertice NATO

26 giugno 2025

Redazione

Trump accelera sulla successione alla guida della Fed: “Tre o quattro candidati in valutazione”

Durante la conferenza stampa conclusiva del vertice NATO a L’Aja, il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato di essere in fase avanzata di valutazione per individuare il prossimo presidente della Federal Reserve. Secondo quanto dichiarato, sarebbero “tre o quattro” i nomi attualmente in lizza per subentrare a Jerome Powell, il cui mandato terminerà nel 2026.

Non si esclude che la nomina possa venire annunciata con largo anticipo rispetto alla scadenza formale del mandato di Powell. Si parla già di un possibile annuncio tra settembre e ottobre, o addirittura entro l’estate, ipotesi che, se confermata, romperebbe la prassi di una transizione a ridosso della fine del mandato.

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Come la funzione Compliance può semplificare e aggiornare le regole interne d'impresa

Come la funzione Compliance può semplificare e aggiornare le regole interne d’impresa

25 giugno 2025

di Maurizio RUBINI

Nel contesto economico attuale, segnato da una crescente competitività e da rapidi cambiamenti tecnologici, ogni attività d’impresa, in qualsiasi settore e a qualsiasi livello dimensionale, non può essere lasciata all’improvvisazione; al contrario, essa necessita di adeguata pianificazione e organizzazione; ciò non significa irrigidire l’impresa in modo burocratico, ma semplicemente che occorre decidere in maniera preventiva come operare, in modo da garantire un esercizio responsabile dell’impresa, evitando il più possibile rischi che possono minarne la sostenibilità o perfino la sua stessa esistenza.

A ciò si aggiunge il fatto che la tecnica del legislatore si è, ormai, spostata dal tema della “repressione” o della “punizione” dei destinatari della norma alla tecnica della “prevenzione”.

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Sostenibilità: come Rendicontarla?

Sostenibilità: come Rendicontarla?

23 giugno 2025

di Alessandro MICOCCI

Le novità della CSRD e la sfida degli ESRS per PMI e grandi aziende

Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 125 del 10 settembre 2024, l’Italia ha recepito la direttiva europea n. 2022/2464, nota come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). In base a questa normativa, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2024, le grandi imprese sono state le prime a dover fornire una documentazione più completa ed esaustiva sugli impatti ambientali e sociali delle loro attività, adottando il principio della doppia materialità.

Contestualmente alla predisposizione dei primi documenti, è emersa la necessità di semplificare gli obblighi normativi stabiliti dalla direttiva europea e dai successivi ESRS (principi di rendicontazione europei previsti dalla CSRD e adottati con la direttiva 2023/2772 del 23 dicembre 2024), senza venire meno ai principi che promuovono gli investimenti verso un’economia più sostenibile e garantendo al contempo l’omogeneizzazione dei criteri di rendicontazione.

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Powell rimanda ancora i tagli di tasso ma Trump preme

Powell rimanda ancora i tagli di tasso ma Trump preme

19 giugno 2025

di Ivo INVERNIZZI

1. La Fed ancora in stand-by sui tassi  

   All’approssimarsi del meeting FOMC del 18 giugno 2025, i funzionari Fed avevano una visione più chiara, seppure non definitiva, sull’evoluzione dei dazi imposti da Trump concludendo che i rischi su entrambi i target del doppio mandato Fed erano aumentati (maggiore disoccupazione e maggiore inflazione).

Le attese sulle proiezioni macroeconomiche Fed aggiornate a giugno forse avrebbero suggerito un’inflazione in graduale stand by che avrebbe giustificato un taglio di tassi non tanto nel 2025, ma posticipato al 2026. 

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Cartolarizzazioni e Esternalizzazioni di Funzioni: La Crisi delle Regole del Gioco

Cartolarizzazioni e Esternalizzazioni di Funzioni: La Crisi delle Regole del Gioco

18 giugno 2025

di Gianluca BOZZELLI

Cartolarizzazioni e esternalizzazioni di funzioni. Come nel gioco dell’oca, si torna alla casella di partenza

            Se non fosse drammatico il contesto della crisi delle economie familiari e delle imprese italiane (specie di quelle che hanno fatto utilizzo – e spesso abuso – dei finanziamenti garantiti dallo Stato),  si potrebbe dire che i protagonisti della vicenda delle cartolarizzazioni dei crediti bancari in sofferenza fanno credere di aver confuso le regole del gioco.

Più che al Risiko delle acquisizioni nelle operazioni di cessione, delle verifiche delle dimensioni e qualità delle garanzie, alcuni tifosi della massima deregolamentazione possibile pensano di giocare al Gioco dell’oca e di poter tornare alla casella di partenza e – proseguendo con la metafora del gioco – magari ritirare anche il premio (opportunità prevista nel Monopoly) del risparmio dei costi di gestione.

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Piccoli Comuni, Grandi Rischi: la sfida della cybersicurezza per gli enti locali

Piccoli Comuni, Grandi Rischi: la sfida della cybersicurezza per gli enti locali

16 giugno 2025

di Viviana BELLEZZA

Sistemi pubblici sotto attacco: come affrontare e prevenire i rischi informatici nella PA decentrata

Mai come nell’ultimo periodo, la cybersecurity e la protezione dei dati personali hanno progressivamente cessato di essere tematiche circoscritte ai reparti IT, per assumere una rilevanza di interesse generale. Un settore dove, oggi più che mai, anche gli enti di piccole e medie dimensioni sono chiamati a una presa di coscienza.

In questo contesto la trasformazione digitale dei processi amministrativi (SPID, PagoPA, NOIPA, IT Wallet, ecc.) ha introdotto significativi vantaggi in termini di efficienza e trasparenza. Ma, come spesso accade, a questi benefici si accompagnano nuovi rischi.

Attacchi ransomware, phishing mirato ai dipendenti pubblici, intrusioni nelle reti degli enti locali, blocchi delle ASL e delle università: sono eventi che la cronaca riporta con preoccupante frequenza(1).

In questo scenario, la sicurezza informatica costituisce una sfida che deve essere gestita anche dagli enti pubblici di medie/piccole dimensioni, indipendentemente dall’inclusione o meno nel perimetro di applicazione delle nuove normative sulla cyber resilienza(2).

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Contratti pubblici e Antiriciclaggio: Il Nuovo Ecosistema Digitale Anticorruzione

Contratti pubblici e Antiriciclaggio: Il Nuovo Ecosistema Digitale Anticorruzione

13 giugno 2025

di Nicola LORENZINI

Digitalizzazione del Ciclo di Vita dei Contratti Pubblici  (D.Lgs. 36/2023 e correttivo 209/2024). Integrazione tra Codice dei Contratti Pubblici e la normativa della Responsabilità degli Enti e AML (D.Lgs. 231/2001 e D.Lgs. 231/2007).

La recente riforma dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023 e correttivo 209/2024) ha introdotto l’obbligo di digitalizzare integralmente il ciclo di vita degli appalti pubblici, imponendo l’uso di piattaforme digitali certificate e interoperabili.

Questa trasformazione, sostenuta dal PNRR, rafforza la trasparenza, riduce il rischio di corruzione e consente il controllo in tempo reale delle procedure. Il nuovo Codice interagisce strettamente con il sistema di responsabilità degli enti previsto dal D.Lgs. 231/2001, che sanziona gli illeciti come la corruzione e incentiva le imprese a dotarsi di Modelli Organizzativi 231.

La digitalizzazione, quindi, non è solo uno strumento tecnologico, ma diventa leva essenziale per integrare in modo efficace le misure di prevenzione della corruzione e del riciclaggio nel sistema degli appalti pubblici.

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