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Cessione dei Crediti in blocco come cessione di Ramo d'Azienda: cherry picking dell'art. 58 T.U.B.

Cessione dei Crediti in blocco come cessione di Ramo d’Azienda: cherry picking dell’art. 58 T.U.B.

1 ottobre 2025

di Gianluca BOZZELLI

            A molti sorprende il rinvio che la Legge sulla cartolarizzazione (art. 2 L. 130/99) opera in relazione all’art. 58 del Testo Unico Bancario, che governa la cessione di aziende o rami di aziende bancarie (rapporti giuridici in blocco).

Gli interpreti – giudici, avvocati e operatori – non pare abbiano ancora ben compreso le ricadute di questo rinvio, limitandosi al c.d. cherry picking: invocano la normativa di rinvio solo per poter beneficiare dell’estensione dei privilegi e delle garanzie riconosciute dall’ordinamento bancario alle cessioni previste dal Testo Unico Bancario.                

            Eppure, la logica sottesa a tale rinvio di favore emerge con tutta evidenza laddove si tengano in considerazione gli istituti giuridici civilistici generali, nei quali la disciplina speciale si inserisce.

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La presunzione di conformità dei modelli 231 MOGC conformi agli standard UNI-INAIL o ISO 45001

La presunzione di conformità dei modelli 231 MOGC conformi agli standard UNI-INAIL o ISO 45001

29 settembre 2025

di Flavio CONTURSI

La presunzione di conformità dei Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo definiti conformemente agli standard UNI-INAIL o ISO 45001: il ruolo dell’art. 30 del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. Nota a Cassazione, sez. IV, 1° settembre 2025, n. 30039. 1. Introduzione

A oltre vent’anni dall’entrata in vigore del D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, la responsabilità amministrativa degli enti continua a suscitare ampi dibattiti, specie nei settori nei quali l’illecito da reato si intreccia con la disciplina della prevenzione degli infortuni sul lavoro. L’art. 25-septies del D.lgs. n. 231/2001, introdotto nel 2007, ha esteso la responsabilità degli enti ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione della normativa antinfortunistica.

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Gestione del rischio operativo con Basilea IV  

Gestione del rischio operativo con Basilea IV  

26 settembre 2025

di Marco FERFOGLIA

1. Definizione del Rischio Operativo 

Il rischio operativo(1) può manifestarsi per: – Cause interne errori umani, inefficienze dei processi, malfunzionamenti dei sistemi informatici, frodi interne; oppure per – Cause esterne interruzioni di servizi essenziali come la fornitura di elettricità, gestione errata di servizi affidati a fornitori esterni, attacchi informatici, catastrofi naturali.

Il rischio operativo è un “rischio asimmetrico” in quanto non è controbilanciato dalla generazione di relativi ricavi, a   differenza invece di quanto avviene per il rischio di credito e quello di mercato. Il rischio operativo è strettamente connesso al modello di business della singola banca e della sua modalità distributiva commerciale, articolata tra sportelli fisici e canali online.

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Declino Urbano, Artigiani e Spirito d'Impresa

Declino Urbano, Artigiani e Spirito d’Impresa

24 settembre 2025

di Giovanni COSTA

Prosegue l’inesorabile contrazione del numero di negozi e di aziende artigiane di produzione e di servizi. Cresce il numero dei titolari che si ritirano senza un ricambio. Nei sette capoluoghi del Veneto tra il 2012 e il 2024 sono stati chiusi oltre 2.500 negozi con diminuzioni che oscillano tra circa il 30% di Belluno e il 20% di Padova. Nel Veneto in dieci anni sono «evaporati» circa 44 mila artigiani.

Questo non ha comportato l’aumento della dimensione media, della solidità e dell’attrattività delle aziende rimaste: lo si deve alle farraginosità normative, alla competizione non sempre trasparente e soprattutto alla difficoltà di coinvolgere i giovani in formule imprenditoriali innovative.

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Le misure restrittive internazionali: da rischio normativo a leva di governance

Le misure restrittive internazionali: da rischio normativo a leva di governance

22 settembre 2025

di Annamaria GALLO

L’attuazione delle Linee Guida EBA attraverso le Note Banca d’Italia 48 e 52 del 2025 Premessa: il nuovo paradigma delle misure restrittive internazionali

Il panorama delle misure restrittive internazionali ha subito una trasformazione radicale negli ultimi anni, evolvendosi da strumento di natura eccezionale a elemento strutturale del sistema finanziario globale.

Le crescenti tensioni geopolitiche, i conflitti internazionali e la necessità di contrastare fenomeni criminali transnazionali hanno determinato una proliferazione senza precedenti di regimi sanzionatori, rendendo le misure restrittive una componente ordinaria dell’operatività bancaria e finanziaria.

In questo contesto, la capacità di governare efficacemente il rischio sanzioni non rappresenta più un mero adempimento normativo, ma costituisce un fattore differenziante di competitività e sostenibilità aziendale.

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La FED taglia i tassi: focus sui rischi del mercato del lavoro

La FED taglia i tassi: focus sui rischi del mercato del lavoro

18 settembre 2025

di Ivo INVERNIZZI

1. La Fed segnala altri due tagli nel 2025. Powell: “altri due tagli sono una probabilità, non una certezza.”

    Alla vigilia del meeting FOMC del 17 settembre 2025, gli investitori attendevano un taglio dei tassi di 25 basis point e nessuna modifica alle politiche di bilancio Fed. Il dot plot avrebbe forse rivelato che il membro mediano del FOMC desiderava ulteriori due tagli nel 2025.

Alcuni esperti si aspettavano che i dati in entrata nei mesi successivi a settembre avrebbero forse indotto i policymaker Fed a tre tagli nel 2025. Le preoccupazioni relative all’equilibrio sul mercato del lavoro non si erano attenuate nell’intervallo temporale dal discorso del Presidente Powell a Jackson Hole del 22 agosto.

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Nuovi Standard B Corp: Requisiti, Certificazione e Strategie per le Imprese

Nuovi Standard B Corp: Requisiti, Certificazione e Strategie per le Imprese

17 settembre 2025

di Alberto MORIANI

Nel nuovo impianto normativo della certificazione B Corp, le imprese non sono più valutate solo per le buone intenzioni, ma per l’effettiva capacità di generare impatti positivi, misurabili e documentabili.

Oltre ai requisiti legati a governance, lavoro equo, inclusione e diritti umani, il framework si completa con tre aree decisive per affrontare le sfide globali della sostenibilità: azione per il clima, tutela ambientale e circolarità, affari governativi e azione collettiva. Questi ambiti richiedono obiettivi concreti: riduzione delle emissioni, modelli circolari, trasparenza fiscale e impegno in iniziative di advocacy. La responsabilità cresce con le dimensioni e il settore, ma resta centrale l’obbligo di adottare strategie credibili, misurabili e coerenti con una visione rigenerativa d’impresa.

I paragrafi che seguono offrono una guida ai requisiti, agli indicatori e agli obiettivi progressivi previsti dal nuovo standard B Corp, strutturato su un percorso di miglioramento quinquennale con ricertificazione obbligatoria ogni tre anni.

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Nuova Partnership: Joint Services (JS) e Risk & Compliance, insieme per rafforzare la lotta ai crimini finanziari

Nuova Partnership: Joint Services (JS) e Risk & Compliance, insieme per rafforzare la lotta ai crimini finanziari

15 settembre 2025

Redazione

Nel panorama finanziario europeo la sfida contro il riciclaggio e le frodi si gioca sempre di più sul terreno della tecnologia e della compliance. È in questo contesto che nasce la nuova partnership tra Joint Services (JS) e Risk & Compliance.

Questa collaborazione rappresenta un ulteriore passo avanti in una missione condivisa: promuovere trasparenza, qualità e integrità, offrendo al contempo ai membri della community un accesso esclusivo a tecnologie di ultima generazione e a una rete di contatti di altissimo livello.

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BCE in 'stand by': ma è una pausa, non uno stop ai tagli di tasso

BCE in ‘stand by’: ma è una pausa, non uno stop ai tagli di tasso

12 settembre 2025

di Ivo INVERNIZZI

1. Lagarde in modalità ‘wait and see data dependent’ con tassi invariati almeno fino a fine ottobre 

Se il meeting monetario BCE di luglio aveva portato i messaggi di sospensione dei tagli, di politica monetaria neutrale con inflazione al di sotto delle aspettative per il 2026 considerata temporanea, tale scelta appariva almeno per il momento coerente.

I dati di giugno, nel complesso, indicavano alcuni rischi al ribasso riguardo alla proiezione d’inflazione al 2% per il 2027 (riconducibile alle tariffe e all’apprezzamento dell’euro), ma non giustificavano una modifica sostanziale della guidance.

Una parte consistente degli investitori prevedeva che BCE avrebbe mantenuto una posizione neutrale e attendista nel meeting dell’11 settembre, senza modificare i tassi. 

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La settimana lavorativa di quattro giorni: tra intelligenza artificiale, produttività e benessere

La settimana lavorativa di quattro giorni: tra intelligenza artificiale, produttività e benessere

10 settembre 2025

Redazione

Negli ultimi anni il dibattito sulla settimana lavorativa di quattro giorni ha guadagnato sempre più spazio. Non si tratta più di un’utopia da visionari o di esperimenti isolati, ma di una scelta concreta che alcune grandi aziende hanno già adottato, con risultati che vanno oltre le attese.

La spinta decisiva arriva dall’intelligenza artificiale, che rende possibile mantenere la produttività, e in alcuni casi addirittura accrescerla, pur lavorando meno ore.

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