Alla vigilia dell’ultimo round monetario BCE del 2025, gli investitori prevedevano che i policymaker mantenessero la loro posizione attendista. Pochi erano i dubbi sul responso monetario a tassi invariati, in base alle aspettative, ai prezzi di mercato e alle posizioni di alcuni tra i membri più influenti del Governing Council BCE (Kazaks, Villeroy, Simkus). Tutte le nuove informazioni sarebbero state veicolate mediate proiezioni macroeconomiche BCE aggiornate.
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Lo stato dell’arte dell’AI nella lotta al financial crime
L’ 11 novembre AML Intelligence e SymphonyAI hanno pubblicato i risultati della survey FinCrime Frontier 2025-26, che rappresenta un interessantissimo report sullo stato dell’arte nell’adozione di sistemi AI nel contrasto al financial crime.
Lo studio ha preso in esame interviste a 250 rappresentanti del mondo AML e AFC operanti nel settore bancario, assicurativo e nelle fintech, delineando sia gli attuali sviluppi sia le sfide che la maggior parte dei professionisti e delle organizzazioni dovranno affrontare.
Continua a leggereLa FED taglia ancora i tassi. Powell: “Siamo ben posizionati per attendere le evoluzioni dell’economia”
Dopo la pubblicazione posticipata del rapporto sull’occupazione di settembre e il government shutdown, buona parte dei player di mercato aveva modificato la sua previsione di un taglio dei tassi Fed a dicembre e forse posticipando tale taglio al 2026. Le prospettive di base non erano cambiate; la Fed avrebbe tagliato il tasso di riferimento al 3.0-3.25%; precisamente una Fed in cerca di dati confortanti ma cauta.
Dopotutto, il messaggio del Presidente Powell nella conferenza stampa di ottobre era aggressivo: un taglio dei tassi a dicembre non era scontato, anzi “tutt’altro”, aggiungendo che la mancanza di dati disponibili avrebbe potuto rendere difficile per il FOMC effettuare i tagli.
Continua a leggereAzzardo e Mafie: Come il Gioco d’Azzardo è Diventato la Lavatrice Preferita della Criminalità Organizzata
Il rapporto “Azzardo Mafie” di Libera solleva il velo su uno degli aspetti più inquietanti del gioco d’azzardo in Italia: il suo utilizzo sistematico per ripulire denaro sporco. I numeri sono impressionanti e allarmanti. Nel primo semestre del 2025, l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia ha ricevuto 6.433 segnalazioni di operazioni sospetteprovenienti dagli operatori del settore dei giochi e delle scommesse, per un importo complessivo di 728 milioni di euro. Un incremento del 37% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Non si tratta di un’anomalia statistica, ma di un sistema consolidato che le organizzazioni criminali hanno perfezionato negli anni, trasformando sale giochi, slot machine e piattaforme online in veri e propri strumenti di riciclaggio.
Continua a leggereGestione del rischio ambientale in azienda: indicazioni dalla Cassazione n. 33791/2025
di Michele RIITANO
Gestione del rischio ambientale in azienda e deficit organizzativiLa Cassazione torna ad occuparsi di rischio ambientale con la sentenza n. 33791/2025, mettendo in risalto specifici presidi di controllo per una corretta gestione dei rifiuti in azienda, volti ad evitare l’applicazione di sanzioni previste e punite ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001.
Continua a leggereBusiness Judgment Rule: una prospettiva sistematica per le funzioni di Risk & Compliance
di Marco AVANZI
Nell’attuale contesto normativo e regolatorio, caratterizzato da una crescente complessità dei sistemi di governance e da un continuo innalzamento delle aspettative nei confronti degli organi amministrativi, la Business Judgment Rule (BJR) si configura come un principio cardine nella valutazione dell’operato degli amministratori, rappresentando al contempo un criterio di delimitazione della responsabilità gestionale e una guida metodologica per la strutturazione dei processi decisionali.
Tale principio, lungi dall’essere una mera clausola di esonero, si innesta in una visione moderna dell’impresa che valorizza l’adozione di procedure decisionali informate, la robustezza dei sistemi di controllo interni, la qualità dei flussi informativi e l’integrazione organica tra risk management, compliance, internal audit e Modello 231.
Continua a leggereBloccato il Registro dei Titolari Effettivi: eppure c’è!
La questione sull’accesso al registro TE è stata sottoposta dal Consiglio di Stato (ordinanza n. 3532/2024) alla valutazione della Corte GUE affinché decida chi sono i soggetti che possono avere un interesse legittimo ad accedervi, in cosa consista un interesse legittimo e se sia consentito l’intervento di un’autorità giurisdizionale per dirimere le controversie relative.
Nel frattempo l’Italia è sottoposta a procedura di infrazione da parte della Commissione UE per mancata applicazione effettiva del registro. Il Governo. Il recente progetto di decreto legislativo da parte del governo, necessario per sanare la procedura di infrazione dell’Italia per mancata attuazione del registro tenendo conto della scure della CGUE del 2022, propone una modifica dell’art. 21 del d.lgs. 231/2007.
Continua a leggereDalla repressione alla prevenzione: la legge “Terra dei Fuochi” come volano per la green compliance?
di Marta VALENTINI
Con la legge di conversione del c.d. decreto “Terra dei Fuochi” (Legge 147/2025(1)) il legislatore torna a mettere mano alla disciplina dei reati ambientali.
L’operazione normativa si sviluppa lungo due direttrici principali.
Da un lato, vengono scomposte e rimodellate alcune condotte già note, che non sono più relegate al ruolo di semplici circostanze aggravanti, ma vengono trasformate in autonome fattispecie di reato. Dall’altro lato, si assiste a un progressivo abbandono dello schema tradizionalmente contravvenzionale, che ha a lungo caratterizzato il diritto penale dell’ambiente, a favore della qualificazione come delitti di numerose violazioni. Il combinato effetto di questi interventi è un marcato irrigidimento del trattamento sanzionatorio complessivo, pensato per rafforzare la tutela rispetto ai c.d. ecodelitti.
Continua a leggereIl Tallone d’Achille del Reporting Finanziario: Come il Management Override Aumenta il Rischio Frode
Indipendentemente dal fatto che si tratti di un’organizzazione quotata, privata, no-profit o governativa, poiché il management è il principale responsabile della progettazione, implementazione e mantenimento dei controlli interni, le organizzazioni sono potenzialmente esposte al rischio di un aggiramento del sistema di controllo da parte dello stesso management.
Quando l’opportunità di aggirare i controlli interni si concilia poi con la presenza di forti incentivi a raggiungere determinati obiettivi contabili, il management può essere indotto a commettere frodi soprattutto legate al reporting finanziario.
Continua a leggereCome individuare le politiche di Earnings Management: analisi di bilancio, SIC, Centrale Rischi e profili di rischio–reato
di Cristiano ROMAGNOLI
IntroduzioneL’earnings management, inteso come gestione discrezionale dell’utile attraverso le politiche di bilancio, non ha solo ricadute contabili ma incide direttamente sull’accesso al credito delle PMI e sui profili di rischio–reato per imprese e intermediari.
In un contesto in cui banche e soggetti vigilanti basano le proprie valutazioni su bilanci, informazioni creditizie e segnalazioni alla Centrale Rischi, diventa essenziale comprendere come tali manovre possano essere individuate e quali conseguenze producano quando oltrepassano il confine della liceità, sfociando nel fraudolent accounting.
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