di Fabio NEROZZI
La “mafia trasparente” e la nuova borghesia mafiosa che opera senza clamore di armi.
Attilio Bolzoni è uno dei più autorevoli cronisti italiani specializzati in mafia e criminalità organizzata. Nato nel 1955, ha iniziato sul finire degli anni ’70 al quotidiano L’Ora di Palermo e dal 1982 è stato inviato de “la Repubblica” per quasi quarant’anni raccontando la Sicilia e le metamorfosi di Cosa Nostra.
Le sue inchieste coraggiose ne hanno fatto una firma di punta del giornalismo d’inchiesta antimafia. Oggi Bolzoni scrive per il quotidiano Domani e continua a denunciare con lucidità gli intrecci mafiosi e i loro cambiamenti più recenti.
Nel corso della sua carriera ha pubblicato numerosi libri sui clan e sulle loro vittime: dalla vita del boss Totò Riina in “Il capo dei capi” (1993) alle confessioni dei mafiosi in “Parole d’onore” (2008), fino ai ritratti degli eroi antimafia assassinati come Falcone e Borsellino in “Uomini soli” (2012).
In tempi più recenti Bolzoni ha rivolto la sua attenzione anche all’antimafia “deviata”, smascherando figure insospettabili: è particolarmente emblematico “Il padrino dell’antimafia” (2019) sul caso Montante, l’imprenditore che da paladino della legalità si rivelò a capo di un sistema di corruzione.
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