Redazione
L’illusione della calma nell’adozione dell’IAQuando nel novembre 2022 è arrivato ChatGPT, l’eco mediatica è stata enorme. Alcuni hanno immaginato un futuro imminente di uffici vuoti e intere professioni spazzate via. Altri, più ottimisti, si sono concentrati sull’idea di una produttività mai vista.
A distanza di quasi tre anni, la realtà è molto meno spettacolare. Non c’è stata un’ondata di licenziamenti di massa e nemmeno un’impennata della produttività paragonabile alle grandi rivoluzioni industriali del passato.
Eppure, sarebbe un errore interpretare questa apparente tranquillità come segno che l’intelligenza artificiale (IA) sia un fenomeno marginale.
Continua a leggere