Negli ultimi dieci anni, il fenomeno delle aggressioni fisiche e verbali nei confronti del personale sanitario ha assunto una dimensione di emergenza strutturale, non più episodica. Dati provenienti da fonti ufficiali — Ministero della Salute, INAIL, ANAAO, FNOMCeO e Ordini professionali — segnalano un incremento costante di episodi di violenza ai danni di medici, infermieri, operatori socio-sanitari e personale tecnico-amministrativo, tanto nei pronto soccorso quanto nei reparti di degenza, nei servizi territoriali e nei contesti psichiatrici o di emergenza-urgenza.
L’aggressione al personale sanitario non rappresenta solo un rischio per l’integrità fisica o psicologica dei lavoratori, ma un vero e proprio rischio organizzativo e sistemico, capace di compromettere la qualità dell’assistenza, la sicurezza dei pazienti e la stabilità del clima lavorativo.
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