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Governance, Risk & Compliance – GRC. Dalle origini dell’acronimo ai recenti sviluppi: una visione integrata

Governance, Risk & Compliance – GRC. Dalle origini dell’acronimo ai recenti sviluppi: una visione integrata

25 agosto 2025

di Fabio ACCARDI

Premessa 

Nel precedente contributo sullo stesso argomento pubblicato su questa piattaforma(1) abbiamo messo in evidenza le origini dell’acronimo GRC e presentato due approcci, Red Book (OCEG) e  Frame of Reference (Racz, Weippl, & Seufert), che in modo diverso hanno declinato il termine che stiamo analizzando. 

Proviamo  a delineare cosa accomuna questi due approcci e cosa li differenzia.

Certamente la comunanza di  vedute attiene ad una visione integrata dei  componenti, Governance, Risk e Compliance, già preconizzata da Rasmussen. Nell’intendere cioè che le tre aree non possono essere trattate come silos separati ma come ambiti strettamente interconnessi. Delineando, quindi, la necessità di avere una visione olistica e integrata, per garantire che l’organizzazione possa raggiungere i propri obiettivi (governance), affrontare incertezze (risk management) e agire nel rispetto di leggi, regolamenti e valori interni (compliance).

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A Jackson Hole Powell rassicura i mercati: apre a un taglio di tassi a settembre

A Jackson Hole Powell rassicura i mercati: apre a un taglio di tassi a settembre

23 agosto 2025

di Ivo INVERNIZZI

1. Forse il 17 settembre 2025 la svolta dovish: un taglio da 25 o 50 basis point?

   Il simposio economico di Jackson Hole il cui titolo 2025 era “Mercati del lavoro in transizione: demografia, produttività e politica macroeconomica” avrebbe offerto a Jerome Powell col suo speech del 22 agosto l’opportunità di modificare la policy di comunicazione della Fed e gli schemi o di rinviare il taglio dei tassi di settembre.

La decisione finale sul meeting FOMC di settembre sarebbe stata preceduta da un dibattito tra la fazione dovish, rinvigorita dal rapporto più debole sull’occupazione e dall’inflazione che non cresce così rapidamente come alcuni avevano previsto, e la fazione hawkish, che riteneva che i dati sull’inflazione leggermente più elevati del previsto avrebbero giustificato un rinvio dei tagli di tasso.

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Oltre il presente: l’utilizzo dell’analisi di scenario nel risk management e l’importanza del pensiero critico

Oltre il presente: l’utilizzo dell’analisi di scenario nel risk management e l’importanza del pensiero critico

22 agosto 2025

di Marco AVANZI

Introduzione

Nel contesto attuale, in cui le dinamiche complesse dei mercati, geopolitiche, ambientali, normative e tecnologiche evolvono con rapidità e discontinuità e sono tipicamente altamente correlate e influenzate vicendevolmente, limitarsi a un’analisi dei rischi basata esclusivamente sul contesto dello scenario presente significa esporre l’organizzazione a fragilità strategiche e operative frutto di un metodo di analisi potenzialmente parziale o riduttivo.

Le crisi recenti – dalla guerra in Ucraina alla pandemia, dalle politiche in materia di dazi fino alle tensioni USA-Cina – hanno evidenziato quanto sia ormai necessaria una gestione del rischio che includa anche la prospettiva del possibile e non solo del probabile. In questa prospettiva si inserisce l’analisi di scenario, e la creazione di possibili scenari – foresight – tramite la considerazione di metodologie che consentono di costruire visioni alternative del futuro per prepararsi a sfide sistemiche, come quelle che oggi impattano profondamente sulle catene di fornitura globali.

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Sanzioni UE contro Russia e Bielorussia: cosa prevede il 18° pacchetto e come si previene l’elusione

Sanzioni UE contro Russia e Bielorussia: cosa prevede il 18° pacchetto e come si previene l’elusione

20 agosto 2025

di Annamaria GALLO

Dal febbraio 2022, con l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, l’Unione Europea ha progressivamente adottato un articolato sistema di misure restrittive volte a colpire le fonti di finanziamento della guerra, limitare l’accesso della Russia a beni e tecnologie strategiche e ridurre l’influenza geopolitica di Mosca.

I primi pacchetti di sanzioni UE hanno riguardato il congelamento di beni, il divieto di viaggio per soggetti individuati, il blocco delle riserve valutarie della Banca centrale russa detenute in Europa e il divieto di accesso ai mercati finanziari dell’UE.

Con il tempo, i pacchetti successivi hanno assunto una portata sempre più ampia e sofisticata, includendo restrizioni all’export di tecnologia dual-use, sanzioni nel settore energetico (petrolio, carbone, gas liquefatto), misure nel settore finanziario (esclusione dal sistema SWIFT di principali banche russe), limiti alla fornitura di servizi professionali e divieti alla propaganda mediatica filorussa.

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Trasparenza come vantaggio competitivo: la sfida di Max Burger-Scheidlin

Trasparenza come vantaggio competitivo: la sfida di Max Burger-Scheidlin

18 agosto 2025

di Ingrid GACCI

Dall’OECD, l’intervista esclusiva a Max Burger-Scheidlin

In questo video esclusivo dall’OECD Anti-Corruption Forum, Max Burger-Scheidlin, direttore ICC Austria – International Chamber of Commerce condivide la sua visione approfondita sulle sfide e le strategie nella lotta alla corruzione a livello globale.

Attraverso un dialogo ricco di spunti, Max Burger-Scheidlin evidenzia come, nonostante i progressi legislativi degli ultimi 25 anni, sia necessario andare oltre la semplice compliance normativa per combattere efficacemente la corruzione, specialmente nei paesi in via di sviluppo.

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Payback dispositivi medici: ancora uno sconto, ma la partita è davvero finita?

Payback dispositivi medici: ancora uno sconto, ma tanta delusione

13 agosto 2025

di Matteo CORBO

1. Per le aziende una scelta difficile

Dopo mesi di tensione, ricorsi e attesa, la sentenza del TAR Lazio dello scorso maggio ha confermato la legittimità del meccanismo del Payback previsto per i dispositivi medici, rigettando in blocco i ricorsi presentati da numerose imprese e associazioni di categoria(1).

Una decisione che ha riacceso il dibattito sulle conseguenze operative e giuridiche di un sistema che, sin dall’inizio, ha generato incertezza e preoccupazione tra gli operatori del settore.

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La rivoluzione che non aspetta: come l' IA sta cambiando lavoro, settore legale e governance aziendale

La rivoluzione che non aspetta: come l’ IA sta cambiando lavoro, settore legale e governance aziendale

11 agosto 2025

Redazione

L’illusione della calma nell’adozione dell’IA

Quando nel novembre 2022 è arrivato ChatGPT, l’eco mediatica è stata enorme. Alcuni hanno immaginato un futuro imminente di uffici vuoti e intere professioni spazzate via. Altri, più ottimisti, si sono concentrati sull’idea di una produttività mai vista.

A distanza di quasi tre anni, la realtà è molto meno spettacolare. Non c’è stata un’ondata di licenziamenti di massa e nemmeno un’impennata della produttività paragonabile alle grandi rivoluzioni industriali del passato.

Eppure, sarebbe un errore interpretare questa apparente tranquillità come segno che l’intelligenza artificiale (IA) sia un fenomeno marginale.

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Credit Risk Scoring Automatizzato: un delicato equilibrio tra algoritmi di intelligenza artificiale e fattore umano

Credit Risk Scoring Automatizzato: un delicato equilibrio tra algoritmi di intelligenza artificiale e fattore umano

8 agosto 2025

di Vincenzo Giovanni DRAGONE

La valutazione del merito creditizio costituisce – come noto – uno dei capisaldi del rapporto banca-cliente e, nei tempi più recenti, ha visto una progressiva introduzione di nuove tecnologie di machine learning e intelligenza artificiale per il calcolo e attribuzione di rating.

Nell’operatività, i sistemi di credit risk scoring automatizzato sono utilizzati tanto dalle banche quanto dai sistemi di informazioni creditizie (tra i quali figurano, Schufa, Crif ed Experian) per la raccolta e l’analisi, tramite sistemi algoritmici, di un’ampia congerie di dati del cliente, anche con approccio prognostico circa i comportamenti futuri.

Tra i dati trattati da codesti sistemi si annoverano quelli socio-demografici, quelli delle agenzie di credito e financo le tendenze comportamentali.

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False Fatturazioni e Sfruttamento del Lavoro: La Mappa della Criminalità Organizzata nella Relazione Annuale DIA

False Fatturazioni e Sfruttamento del Lavoro: La Mappa della Criminalità Organizzata nella Relazione Annuale DIA

6 agosto 2025

di Andrea DI CORRADO

Negli ultimi anni la criminalità organizzata si è evoluta attraverso due pilastri operativi interconnessi: da un lato, il ricorso sistemico a false fatturazioni per alterare il sistema economico e fiscale; dall’altro, la gestione illecita della manodopera, attraverso lavoro nero, caporalato, intermediazione illecita, cooperative spurie e impiego di immigrati irregolari.

Il legame tra questi due ambiti – economico-fiscale e occupazionale – è sempre più stretto e strategico: la criminalità, soprattutto quella di stampo mafioso, utilizza strutture imprenditoriali legali solo in apparenza, per emettere fatture per operazioni inesistenti, creando fondi neri da impiegare per pagare in nero la manodopera, per eludere i vincoli imposti dai contratti collettivi e per evadere il fisco, soprattutto attraverso le frodi IVA (c.d. carosello).

Questi stessi meccanismi sono utilizzati per l’aggiudicazione di appalti al ribasso, alterando il libero mercato e consolidando il controllo economico e sociale sul territorio.

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Pay or Consent: il Garante Privacy apre la consultazione pubblica su consenso informato e profilazione online

Pay or Consent: il Garante Privacy apre la consultazione pubblica su consenso informato e profilazione online

4 agosto 2025

di Paola GRIBALDO

Il consenso libero e informato e i modelli “Pay or Consent”: l’attuale scenario e la consultazione pubblica avviata dal Garante per la protezione dei dati personali

La nota vicenda dei modelli c.d. “Pay or Consent” o “Pay or Ok” che ha catturato l’attenzione (e le critiche) degli utenti, interessato le Autorità di controllo europee e mobilitato le associazioni di categoria del settore della pubblicità digitale negli ultimi anni, non si è ancora conclusa ma potrebbe essere ad un punto di svolta.

Si tratta della pratica adottata, ormai da alcuni anni, da editori di testate giornalistiche e da piattaforme online che, per continuare ad offrire agli utenti l’accesso ai propri servizi digitali, richiedono a questi ultimi di scegliere tra due opzioni: (i) prestare il consenso al trattamento dei propri dati personali per finalità di profilazione ai fini di marketing oppure (ii) decidere di pagare un corrispettivo, spesso sotto forma di abbonamento e ottenere così l’accesso al servizio online, senza quindi che i dati personali siano trattati per finalità di profilazione.

La mancata scelta comporta il blocco dell’accesso al sito web e dunque l’impossibilità per l’utente di visualizzarne i contenuti.

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