di Marta VALENTINI
Il ricorso sempre più ampio a soluzioni di intelligenza artificiale (IA) “autonoma”(1), accanto alle indubbie opportunità che offre, ha acceso un vivace dibattito sui rischi connessi al suo impiego e sulle nuove sfide – etiche e giuridiche – che essa pone alla tutela delle libertà individuali e alla tenuta delle istituzioni democratiche.
In questo scenario si inseriscono le numerose iniziative normative avviate a livello internazionale, europeo e nazionale, finalizzate a definire una regolamentazione tempestiva, capace di governare gli usi dell’IA nei diversi ambiti della società.
L’obiettivo è duplice: da un lato, permettere a cittadini, istituzioni e imprese di sfruttarne appieno i benefici; dall’altro, garantire la salvaguardia degli interessi nazionali e dei principi fondamentali, quali i diritti umani, la protezione dei dati personali, la sicurezza, l’equità e la trasparenza.
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