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La Legge 132/2025 sull’intelligenza artificiale: impatti e prospettive sulla responsabilità da reato di persone fisiche ed enti

La Legge 132/2025 sull’intelligenza artificiale: impatti e prospettive sulla responsabilità da reato di persone fisiche ed enti

10 ottobre 2025

di Marta VALENTINI

Il ricorso sempre più ampio a soluzioni di intelligenza artificiale (IA) “autonoma”(1), accanto alle indubbie opportunità che offre, ha acceso un vivace dibattito sui rischi connessi al suo impiego e sulle nuove sfide – etiche e giuridiche – che essa pone alla tutela delle libertà individuali e alla tenuta delle istituzioni democratiche.

In questo scenario si inseriscono le numerose iniziative normative avviate a livello internazionale, europeo e nazionale, finalizzate a definire una regolamentazione tempestiva, capace di governare gli usi dell’IA nei diversi ambiti della società.

L’obiettivo è duplice: da un lato, permettere a cittadini, istituzioni e imprese di sfruttarne appieno i benefici; dall’altro, garantire la salvaguardia degli interessi nazionali e dei principi fondamentali, quali i diritti umani, la protezione dei dati personali, la sicurezza, l’equità e la trasparenza.

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Innovazione AML/CFT tra rischi e opportunità: dall’indagine di Banca d’Italia alle soluzioni tecnologiche emergenti

Innovazione AML/CFT tra rischi e opportunità: dall’indagine di Banca d’Italia alle soluzioni tecnologiche emergenti

8 ottobre 2025

di Lorenzo BIZZI

La digitalizzazione dei servizi finanziari ha accelerato profondamente il dibattito intorno alle modalità con cui gli intermediari vigilati possono garantire il rispetto degli obblighi di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo.

Le esigenze di rapidità e fruibilità da parte della clientela si intrecciano con la necessità di rafforzare i presidi di sicurezza e i controlli sull’identità digitale.

Questo scenario è stato recentemente al centro dell’attenzione della Banca d’Italia, che con la pubblicazione dell’Indagine qualitativa sull’adozione di strumenti innovativi per l’adempimento degli obblighi AML/CFT del 2 settembre 2025, ha analizzato come le nuove tecnologie possano essere impiegate a supporto delle funzioni di controllo.

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Partenariato Pubblico-Privato (PPP) e Governance: come la “G” degli ESG rende sostenibile la gestione degli impianti sportivi

Partenariato Pubblico-Privato (PPP) e Governance: come la “G” degli ESG rende sostenibile la gestione degli impianti sportivi

6 ottobre 2025

di Alessandro MICOCCI

Il Partenariato Pubblico-Privato (in breve “PPP”) rappresenta oggi uno degli strumenti strategici più promettenti. Come già ho avuto modo di illustrare anche in un precedente articolo(1), lo strumento non deve essere considerato unicamente come leva finanziaria, ma come spinta per l’innovazione, la sostenibilità e il coinvolgimento attivo di attori privati nella promozione del benessere sociale.

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Consolidare per competere: perché l’Europa ha bisogno di meno banche, ma più forti

Consolidare per competere: perché l’Europa ha bisogno di meno banche, ma più forti

3 ottobre 2025

Redazione

Tra dossier caldi, timori politici e l’appello di Draghi a investire €800 mld l’anno, la finestra per la grande razionalizzazione bancaria europea si sta aprendo. A due condizioni: regole davvero uniche e disciplina di rischio affidabile anche a costo di sembrare noiosa. Il punto di partenza: un consolidamento che non può più aspettare

La mappa del credito europeo resta iper-frammentata: circa 4.400 istituti, con mercati nazionali dove —come in Germania e, anche in Italia — la banca “di città” è ancora la norma. Nel frattempo, negli Stati Uniti un pugno di operatori serve la gran parte di una base clienti comparabile per dimensioni. La situazione è radicalmente diversa: negli USA su una popolazione di circa 350 milioni di persone, l’80% del mercato è controllato da appena cinque grandi banche. In Europa, pur avendo 450 milioni di abitanti, lo stesso 80% del mercato è diviso tra circa ottanta istituti.

Il risultato è noto: efficienza, valutazioni di Borsa e capacità d’investimento si concentrano oltreoceano. Se l’Europa vuole colmare il gap con USA e Cina — come chiede Mario Draghi — servono banche più grandi, più produttive e più profittevoli, capaci di sostenere fino a €800 miliardi l’anno di investimenti in innovazione, energia e sicurezza.

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Cessione dei Crediti in blocco come cessione di Ramo d'Azienda: cherry picking dell'art. 58 T.U.B.

Cessione dei Crediti in blocco come cessione di Ramo d’Azienda: cherry picking dell’art. 58 T.U.B.

1 ottobre 2025

di Gianluca BOZZELLI

            A molti sorprende il rinvio che la Legge sulla cartolarizzazione (art. 2 L. 130/99) opera in relazione all’art. 58 del Testo Unico Bancario, che governa la cessione di aziende o rami di aziende bancarie (rapporti giuridici in blocco).

Gli interpreti – giudici, avvocati e operatori – non pare abbiano ancora ben compreso le ricadute di questo rinvio, limitandosi al c.d. cherry picking: invocano la normativa di rinvio solo per poter beneficiare dell’estensione dei privilegi e delle garanzie riconosciute dall’ordinamento bancario alle cessioni previste dal Testo Unico Bancario.                

            Eppure, la logica sottesa a tale rinvio di favore emerge con tutta evidenza laddove si tengano in considerazione gli istituti giuridici civilistici generali, nei quali la disciplina speciale si inserisce.

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La presunzione di conformità dei modelli 231 MOGC conformi agli standard UNI-INAIL o ISO 45001

La presunzione di conformità dei modelli 231 MOGC conformi agli standard UNI-INAIL o ISO 45001

29 settembre 2025

di Flavio CONTURSI

La presunzione di conformità dei Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo definiti conformemente agli standard UNI-INAIL o ISO 45001: il ruolo dell’art. 30 del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. Nota a Cassazione, sez. IV, 1° settembre 2025, n. 30039. 1. Introduzione

A oltre vent’anni dall’entrata in vigore del D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, la responsabilità amministrativa degli enti continua a suscitare ampi dibattiti, specie nei settori nei quali l’illecito da reato si intreccia con la disciplina della prevenzione degli infortuni sul lavoro. L’art. 25-septies del D.lgs. n. 231/2001, introdotto nel 2007, ha esteso la responsabilità degli enti ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione della normativa antinfortunistica.

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Gestione del rischio operativo con Basilea IV  

Gestione del rischio operativo con Basilea IV  

26 settembre 2025

di Marco FERFOGLIA

1. Definizione del Rischio Operativo 

Il rischio operativo(1) può manifestarsi per: – Cause interne errori umani, inefficienze dei processi, malfunzionamenti dei sistemi informatici, frodi interne; oppure per – Cause esterne interruzioni di servizi essenziali come la fornitura di elettricità, gestione errata di servizi affidati a fornitori esterni, attacchi informatici, catastrofi naturali.

Il rischio operativo è un “rischio asimmetrico” in quanto non è controbilanciato dalla generazione di relativi ricavi, a   differenza invece di quanto avviene per il rischio di credito e quello di mercato. Il rischio operativo è strettamente connesso al modello di business della singola banca e della sua modalità distributiva commerciale, articolata tra sportelli fisici e canali online.

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Declino Urbano, Artigiani e Spirito d'Impresa

Declino Urbano, Artigiani e Spirito d’Impresa

24 settembre 2025

di Giovanni COSTA

Prosegue l’inesorabile contrazione del numero di negozi e di aziende artigiane di produzione e di servizi. Cresce il numero dei titolari che si ritirano senza un ricambio. Nei sette capoluoghi del Veneto tra il 2012 e il 2024 sono stati chiusi oltre 2.500 negozi con diminuzioni che oscillano tra circa il 30% di Belluno e il 20% di Padova. Nel Veneto in dieci anni sono «evaporati» circa 44 mila artigiani.

Questo non ha comportato l’aumento della dimensione media, della solidità e dell’attrattività delle aziende rimaste: lo si deve alle farraginosità normative, alla competizione non sempre trasparente e soprattutto alla difficoltà di coinvolgere i giovani in formule imprenditoriali innovative.

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Le misure restrittive internazionali: da rischio normativo a leva di governance

Le misure restrittive internazionali: da rischio normativo a leva di governance

22 settembre 2025

di Annamaria GALLO

L’attuazione delle Linee Guida EBA attraverso le Note Banca d’Italia 48 e 52 del 2025 Premessa: il nuovo paradigma delle misure restrittive internazionali

Il panorama delle misure restrittive internazionali ha subito una trasformazione radicale negli ultimi anni, evolvendosi da strumento di natura eccezionale a elemento strutturale del sistema finanziario globale.

Le crescenti tensioni geopolitiche, i conflitti internazionali e la necessità di contrastare fenomeni criminali transnazionali hanno determinato una proliferazione senza precedenti di regimi sanzionatori, rendendo le misure restrittive una componente ordinaria dell’operatività bancaria e finanziaria.

In questo contesto, la capacità di governare efficacemente il rischio sanzioni non rappresenta più un mero adempimento normativo, ma costituisce un fattore differenziante di competitività e sostenibilità aziendale.

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La FED taglia i tassi: focus sui rischi del mercato del lavoro

La FED taglia i tassi: focus sui rischi del mercato del lavoro

18 settembre 2025

di Ivo INVERNIZZI

1. La Fed segnala altri due tagli nel 2025. Powell: “altri due tagli sono una probabilità, non una certezza.”

    Alla vigilia del meeting FOMC del 17 settembre 2025, gli investitori attendevano un taglio dei tassi di 25 basis point e nessuna modifica alle politiche di bilancio Fed. Il dot plot avrebbe forse rivelato che il membro mediano del FOMC desiderava ulteriori due tagli nel 2025.

Alcuni esperti si aspettavano che i dati in entrata nei mesi successivi a settembre avrebbero forse indotto i policymaker Fed a tre tagli nel 2025. Le preoccupazioni relative all’equilibrio sul mercato del lavoro non si erano attenuate nell’intervallo temporale dal discorso del Presidente Powell a Jackson Hole del 22 agosto.

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