Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha ribadito che nell’Area Unica dei Pagamenti in Euro, i pagamenti fatti con carta di debito oppure i prelievi Bancomat in uno Stato membro della zona Euro non devono mai costare di più della stessa transazione effettuata nel proprio Stato membro. Il caso specifico riguardava alcune banche spagnole.
Il regolamento (CE) n 924/2009 relativo ai pagamenti transfrontalieri obbliga i fornitori di servizi di pagamento (PSP) ad applicare le stesse commissioni per operazioni transfrontaliere e transazioni nazionali quando le operazioni (pagamenti) sono fatte in euro.
Questo vale anche per i prelievi ATM: il titolare della carta paga le stesse commissioni applicabili al prelievo contanti ATM nel proprio Stato Membro.
In alcuni Stati membri, i gestori ATM possono addebitare una commissione il titolare della carta mentre la banca emittente la carta non applica alcuna commissione. Questo addebito diretto da parte dei gestori ATM è limitato alle transazioni nazionali. L’utilizzo dell’addebito diretto nel contesto transfrontaliero comporterebbe una tariffazione diversa per le transazioni nazionali e transfrontaliere.
Inoltre, nel caso dei pagamenti / prelievi transfrontalieri:
- la Banca che emette la carta è responsabile della corretta applicazione ed eventualemnte di correggere l’addebito per la transazione;
- gli Stati membri e le loro autorità di vigilanza devono garantire la corretta applicazione del regolamento (CE) n. 924/2009 da parte degli operatori di mercato nei loro rispettivi paesi.
I Paesi aderenti al SEPA sono 36: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna; Bulgaria, Croazia, Danimarca, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria; Città del Vaticano, Andorra, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Principato di Monaco, Svizzera e San Marino.
