Nuovi fondi per la ricapitalizzazione di MPS

10 gennaio 2017

MPS, la banca più antica del mondo non si arrende. Assiduamente continua la ricerca di nuovi capitali in consultazione con il Ministero delle Finanze, la Banca Centrale Europea e investitori privati per ottenere i fondi necessari a garantire la sopravvivenza di questa bella e antica Banca.

Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (la “Banca”) informa che – dopo aver preso atto dell’impossibilità di completare l’operazione di rafforzamento di capitale per complessivi Euro 5 miliardi, comunicata al mercato lo scorso 25 ottobre (l’ “Operazione”) e autorizzata lo scorso 23 novembre dalla Banca Centrale Europea (“BCE”) e da Banca d’Italia per quanto di competenza, – in data 23 dicembre ha inviato alla BCE un’istanza di sostegno finanziario straordinario e temporaneo per l’accesso alla misura della “ricapitalizzazione precauzionale”. In pari data la Banca ha inviato alla Banca d’Italia e al Ministero dell’Economia e delle Finanze un’istanza per ammissione alla garanzia dello Stato di cui all’art. 7 del Decreto Legge n. 237, approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 dicembre 2016, e quindi per ottenere la possibilità di emettere ulteriori passività garantite dallo Stato.

Successivamente la Banca ha ricevuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze due lettere redatte dalla BCE, indirizzate allo stesso Ministero che, oltre a confermare la sussistenza dei requisiti necessari per accedere alla misura della “ricapitalizzazione precauzionale”, in conformità alla normativa vigente, evidenziano quanto segue:

* per quanto riguarda i dati a livello consolidato, la Banca è tuttora solvente, rispettando i requisiti minimi di capitale stabiliti dall’Articolo 92 Regolamento (EU) No 575/2013. Sono altresì rispettati i requisiti di Pillar 2 per quanto concerne il capitale;

* i risultati dello stress test del 2016 hanno registrato uno shortfall, solo nello scenario avverso, nel parametro del CET 1 fully loaded a fine 2018 pari a -2,44%, da mettersi in relazione con una soglia dell’8%; tale shortfall si traduce, secondo ECB, in un fabbisogno di capitale di Euro 8,8 miliardi, comprensivo di tutte le componenti dei fondi propri così come previsti dalla normativa vigente;

* la posizione di liquidità della Banca ha subito un rapido deterioramento tra il 30 novembre 2016 e il 21 dicembre 2016, come evidenziato dal calo significativo della counterbalancing capacity (da EUR 14,6 miliardi a EUR 8,1 miliardi) e della liquidità netta a 1 mese (da EUR 12,1 miliardi, pari al 7,6% del totale delle attività, a EUR 7,7 miliardi, pari al 4,78% del totale delle attività).

La Banca ha tempestivamente avviato le interlocuzioni con le Autorità competenti al fine di comprendere le metodologie sottese ai calcoli effettuati da BCE di dare corso alle misure di ricapitalizzazione precauzionale come sopra riassunte.

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