Il Rischio Brexit: la guida completa

8 agosto 2018

 

La Commissione Europea ha diffuso un documento con le attività in corso per prepararsi all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

Il D-Day per la Brexit è il 30 marzo 2019 (ore 00:00 del 30-03-2019, orario Europa Centrale), quando il Regno Unito lascerà l’UE e diventerà a un Paese Terzo. La data dipende dalla data di comunicazione, il 29-03-2017, da parte del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea. 

Brexit_Pianificazione 2017-2019

Ad oggi sono identificabili 2 scenari:

  1. accordo di recesso ratificato che preveda una data diversa dal 30 marzo 2019;
  2. intesa fra Consiglio Europeo all’unanimità e Regno Unito per posporre la data di cessazione dell’applicazione dei trattati;
  3. accordo di recesso sarà stato ratificato prima del 30 marzo 2019. In questo caso è previsto un periodo i transizione di 21 mesi e il diritto dell’UE nei confronti del Regno Unito cesserà di applicarsi il 1º gennaio 2021;
  4. accordo di recesso non sarà stato ratificato prima del 30 marzo 2019. In questo caso non ci sarà alcun periodo transitorio e il diritto dell’UE cesserà di applicarsi al Regno Unito il 30 marzo 2019 (scenario “nessun accordo” o “del precipizio).

Gli stakeholders (cittadini, imprese, amministrazioni pubbliche), le autorità nazionali, l’UE devono essere pronti a due evenienze: ratifica prima del 30 marzo 2019 e lo scenario “nessun accordo”.

Gli effetti dell’uscita dall’UE saranno possibili su introduzione di nuovi controlli alle frontiere, validità di certificati, licenze, autorizzazioni, norme per il trasferimento di dati, etc.

A livello europeo l’obiettivo è preparare un accordo che garantisca il recesso ordinato ma occorre prepararsi ad ogni evenienza. D’altra parte, accordo o non accordo, anche operatori economici e soggetti privati devono prepararsi al fatto che il Regno Unito cesserà di essere uno Stato membro e perderà i benefici legati allo status. Ognuno deve prepararsi ad ogni evenienza ed assumersi le relative responsabilità.

Il Risk Assessment si rende necessario per tutti gli stakeholders e specialmente coloro che hanno rapporti economici e commerciali con il Regno Unito.

La Commissione Europea ha pubblicato recentemente la documentazione relativa ai preparativi in corso per la Brexit fra cui una guida in 7 punti dedicata alle imprese e ai privati per sensibilizzare e sottolineare i punti più critici, un sito web apposito, gli avvisi sulla preparazione per la Brexit dedicati agli operatori del settore finanziario, industriale, commercio, etc.

Per completezza, pubblichiamo anche il recente paper del Fondo Monetario Internazionale sull’impatto della Brexit sull’Unione Europea nel lungo periodo.

 

Per i riferimenti normativi, consultare i link sotto-riportati:

Brexit: sito internet UE

UE: Risk Assessment – Avvisi settoriali sulla preparazione alla Brexit

(esempio Avviso Banking and Payment Services)

UE: documenti di preparazione alla Brexit

UE: Guida in 7 punti: Things Business Need to Know, 19-07-2018

UE: Attività di preparazione alla Brexit, 19-07-2018

UE: Attività di preparazione alla Brexit, 19-07-2018-Allegato

UE: Conclusioni del Consiglio Europeo (art.50), 29-06-2018

UE: Orientamenti del Consiglio Europeo (art.50), 23-03-2018

IMF Paper: Long Term Impact of Brexit on the EU, luglio 2018

 

 

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