Santo Fabiano

Santo Fabiano

Formatore, esperto sui temi del management pubblico, dell’ecologia relazionale e dell’integrità
Risk & Compliance, autore a maggio 2018

Funzionario pubblico dal 1984 (Ministero della Pubblica Istruzione) al 2002, anno in cui lascia il Ministero dell’Interno con la qualifica di Viceprefetto aggiunto. È stato Direttore generale di Enti locali e per un breve periodo, dirigente della Presidenza del Consiglio con incarico di Direttore della sede di Acireale della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.
È stato docente di “Comunicazione politico istituzionale” presso la facoltà di Sociologia dell’Università La Sapienza di Roma e docente di “diritto degli enti locali” presso l’Univeristià Roma Tre.
Ha svolto attività di consulenza presso la Camera dei Deputati in tema di pianificazione e controllo, presso il Comune di Milano per la progettazione dei sistemi di valutazione, presso il Comune di Roma con l’incarico di progettare ed erogare formazione in materia di prevenzione della corruzione, trasparenza amministrativa e privacy.
Attualmente svolge, prevalentemente, l’attività di formatore sui temi del management pubblico, Prevenzione della corruzione, Trasparenza, Privacy, Performance e sistemi di valutazione.
Pubblica amministrazione

Riprogettiamo il modo di valutare la performance

28 maggio 2018

di Santo FABIANO

 

La funzione valutativa: riprogettiamo il “modo” di valutare la performance

Cominciamo dalla fine: l’articolo 5, comma 11-quater, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con la legge 135/2012 afferma che “ciascuna amministrazione monitora annualmente, con il supporto dell’Organismo indipendente di valutazione, l’impatto della valutazione in termini di miglioramento della performance e sviluppo del personale, al fine di migliorare i sistemi di misurazione e valutazione in uso.”

Dall’esperienza di formatore traggo una interessante conclusione al riguardo: il dettato dell’articolo è assolutamente sconosciuto!

La legge in cui è inserito l’articolo tratta di “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario. E l’articolo 5, reca in rubrica “Riduzione di spese delle pubbliche amministrazioni”.

Certamente si tratta di una norma che aveva lo scopo di racchiudere in sé diverse emergenze del momento, pur se nello stesso testo normativo. E ciò dà ancora più valore alla riflessione, che si rende necessaria, sulla “utilità” del sistema di valutazione.

Non si tratta di discutere sulla utilità, in senso assoluto, di esprimere una valutazione sulla performance o sui dirigenti, quanto, invece, sulla funzionalità dei sistemi attualmente impiegati.

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burocrazia

Lo straordinario potere del burocrate regolatore

7 maggio 2018

di Santo FABIANO

 

Il termine “burocrazia” deriva della fusione di due vocaboli, il primo “bureau” di origine francese, che vuol dire “ufficio” e il secondo “kratos”, di origine greca, che vuol dire “potere”. Anche se il termine viene coniato intorno al XVIII secolo, non si tratta di un fenomeno moderno. Abbiamo esempi di burocrazie, cioè di funzionari al servizio del sovrano, nell’antico Egitto, nell’Impero cinese, in Persia, in India e nel più vicino Impero romano. Essa nasce dall’esigenza, avvertita dal sovrano, di potere contare su di un apparato che fosse in grado di amministrare, garantendo unitarietà di azione, anche là dove il sovrano non riusciva ad arrivare in modo diretto. Continua a leggere